7

474 16 0
                                    

Simon mi porta nel cortile della scuola dove mi fa sedere e aspetta che le mie lacrime si fermino. 

"Dovresti andare in classe, sei all'ultimo anno e non voglio farti perdere le lezioni" gli dico una volta che mi sono calmata

"Tu sei più importante delle lezioni" ribatte lui asciugandomi sotto gli occhi

"Almeno a qualcuno interessa di me" rispondo 

"Certo che mi importa, sei mia sorella" dice ovvio ma io non sono d'accordo

"Anche Ryan è mio fratello, eppure non mi ha mai consolato o dato un consiglio"

"Ha solo 17 anni, non capisce molto della vita"

"Tu ne hai diciotto, non sei così adulto" 

"Ne so più di voi. E so che tu starai meglio. Nathan non merita le tue lacrime, quindi adesso tu ti ricomponi e mi aspetti qui fino alla fine delle lezioni e poi andiamo a casa insieme, okay?"

"Solo se a casa guardi con me The Seven Deadly Sins" 

"Va bene, ma tu rilassati e stai qui per un'altra ora. Non ti devi allontanare" mi ordina e io sorrido leggermente per il tono. Non riesco a prenderlo sul serio a volte perché quando dà un ordine non lo dice in tono autoritario, ma con della dolcezza che solo chi lo conosce bene riesce a percepire

Quando se ne va io prendo il telefono e apro WhatsApp vedendo che ho dei messaggi da Giulia

Giulia: So che dovrei essere con te a consolarti, ma ho avuto un impegno improvviso e devo andare. Prometto che mi faccio perdonare

Non le rispondo. È da un po' di tempo che è assente come amica, non mi cerca più come faceva prima e il tempo che passiamo insieme diminuisce sempre di più. Non so che cosa le prende ultimamente, però vorrei che mi stesse accanto e che mi ascoltasse. Una volta mi faceva parlare per ore, adesso invece non fa che scappare e dire che ha degli impegni.  È la mia migliore amica e mi dispiace non averla affianco e soprattutto vorrei riavere la nostra amicizia indietro, ma so che non è possibile, almeno ora come ora. 

"Ehi" qualcuno mi riporta al mondo reale e scopro che è Lucas. Alzo gli occhi al cielo sapendo che inizierà a fare le sue solite battute e io non sono in vena

"Se sei venuto a prendermi in giro ti risparmio la fatica. Mi sento già una stupida io... Puoi non metterti a fare battute anche su questa situazione?"

"Non sono qui per prenderti in giro, ma per dirti che mi dispiace" mi sorprende invece

"Non voglio la tua pietà e adesso vattene" gli rispondo e subito dopo prendo le cuffie dallo zaino e le attacco al telefono

"Posso stare qui con te? Giuro che non dico nulla" e io, non volendo litigare anche con lui, annuisco. Si siede accanto a me e mi prende una cuffia, infine se la mette nell'orecchio. Passiamo il tempo così, ad ascoltare la musica ed è talmente rilassante che a un certo punto appoggio la testa sulla sua spalla. A lui non sembra dare fastidio e mi lascia fare. Chiudo gli occhi lasciandomi andare alla musica che mi porta in un mondo tutto mio dove c'è solo pace  e tranquillità. 

Quando Simon torna e mi vede insieme a lui subito lo attacca chiedendogli in modo brusco che ci fa con me. A Lucas non importa il tono di voce e il modo in cui si è rivolto a lui e risponde dicendo che mi stava semplicemente compagnia perché non aveva voglia di andare agli allenamenti e infine dopo avermi salutato se ne va sfidando con lo sguardo mio fratello. Io alzo gli occhi al cielo pensando che non cambierà mai e poi mi rivolgo a Simon

"Smettila di guadare male qualunque ragazzo mi si avvicina"

"Lucas Johnson non è un qualunque ragazzo, ma  uno stronzo che fa piangere le ragazze come te"

"Io non sono così stupida da cadere nella sua trappola del ragazzo affascinante, soprattutto dopo quello che è successo con Nathan. E adesso andiamo a casa a vedere il mio anime preferito e smettiamola di parlare di ragazzi" 

Una volta arrivati a casa vediamo qualche puntata dei SDS e poi lui alle cinque e mezzo esce per andare agli allenamenti di basket, mentre io prendo un pacchetto di patatine  e successivamente mi ributto sul divano a non fare nulla. 

Proprio quando sto per iniziare un altro episodio suonano al campanello e svogliatamente mi alzo

"Le chiavi che le hai a fare?" dico a Ryan 

"Le ho dimenticate" alza le spalle lui ed è in quel momento che noto che accanto a lui c'è Giulia e mi rabbuio. Non bastava la presa in giro di Nathan, ma ci si doveva mettere anche lei e le sue scomparse quando ne ho più bisogno.

Entra insieme a mio fratello anche se una parte di me voleva chiuderle la porta in faccia e mentre Ryan si ruba le mie patatine, Giulia guarda il pavimento

"Mi dispiace non esserci stata oggi... È solo che avevo da fare" 

"Non è solo oggi e lo sai anche tu. È da un po' di tempo che non ci sei mai e mi dai buca all'ultimo. Io ci sono sempre stata per te, ogni volta che tu volevi parlare e sfogarti io ti ascoltavo. E tu invece? Dove sei stata oggi? Che ci facevi con mio fratello alla porta? E non dire che è stata una coincidenza, ce ne sono troppe"

"Ti giuro che è davvero così. Stavo venendo da te perché non mi rispondevi ai messaggi e ho incontrato lui. Non ti mentirei mai"

Non riesco a crederle, ci sono troppe cose che non mi tornano e che mi nasconde. Vorrei solo sapere cosa per affrontare insieme la cosa, ma se lei non si fida di me non posso farci nulla. Fa male sentire questa distanza tra noi, ma non so che fare... Una parte di me sa che nulla tornerà come prima e mi rende triste, perdere un'amica non è mai bello, soprattutto se era la tua migliore amica

"C'è qualcosa che non mi dici e sono stanca di tutto ciò. Ci siamo sempre dette tutto, ma ora sei diversa e non so cosa ti prende. Quando sarai pronta per parlare io ci sarò, ma fino ad allora non posso contare su di te perché non ci sei mai. Adesso per favore vattene che voglio stare sola"




Without me  (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora