Il lunedì arriva in fretta e io non ho per niente voglia di andare a scuola. Spengo la sveglia, mi alzo e mi trascino in bagno a lavarmi la faccia.
Ho pensato tutta la notte a Giulia e alla nostra amicizia. Mi manca e sono troppo orgogliosa per andare da lei e dirle che voglio fare pace. Non mi importa se non ha detto nulla di Ryan, voglio solo la mia migliore amica accanto a me.
Mi vesto e dopo aver preso lo zaino vado in salotto
"Buongiorno tesoro" mi saluta mamma
"Buongiorno"
"Oggi vi accompagniamo noi a scuola dato che Simon sta male"
"Va bene. Quando Ryan è pronto andiamo"
Ryan scende dieci minuti dopo con lo zaino in spalla e con lo sguardo sul telefono. Per poco non cade dalle scale e mia madre lo rimprovera.
In macchina mi isolo mettendomi le cuffie nelle orecchie come al solito, anche perché non voglio parlare con Ryan.
Mi chiedo come abbiano fatto a nascondere la loro relazione, ma poi ripenso a tutte le sparizioni di Giulia, alle scuse inventate all'ultimo minuto... E tutto mi torna. Ero così occupata nel domandarmi il perché che non ho visto che la verità era davanti ai miei occhi.
"Simon mi ha detto che sei tornata con Lucas sabato sera. Ti ho detto tante volte che non devi avvicinarti ai miei amici" mi dice quando scendiamo dall'auto
Sento una rabbia montarmi dentro, ma evito perché si stanno avvicinando i suoi amici
"Io mi avvicino a chi voglio. Mettetevelo in testa. Punto numero uno. E due, non darmi più ordini. Anche se siamo fratelli non significa che puoi dirmi quello che devo fare, a maggior ragione se non mi hai neanche chiesto come stavo quando ho rotto con Nathan. Me lo aspetto da Simon al quale importa qualcosa di me, ma tu Ryan, non puoi"
"Fa come ti pare. Sei così innocente che ti faresti fregare da chiunque"
"Questo è quello che credi tu. E per la cronaca, non sono io l'incoerente qui" dico riferendomi al fatto che sta insieme a Giulia. Non ascolto quello che dice perché me ne vado.
Entro in classe anche se non è ancora suonata la campanella, ma non voglio vedere nessuno ora.
"Gwen" mi sento chiamare e quando giro la testa vedo che è Giulia.
Fantastico
"Non adesso"
"Per favore. Mi manchi... Prometto che ti dirò tutto" la guardo indecisa e alla fine le dico di parlare dopo le lezioni.
Le prime due ore passano in fretta e così arriva la ricreazione dove Vanessa mi dice di ascoltarla senza saltare a conclusioni affrettate e poi si alza lasciando il posto a Giulia
"Come stai?" chiede
"Bene" le rispondo neutra
"Va bene... Mi dispiace di non esserci stata quando ne avevi bisogno. So che non è stato giusto nei tuoi confronti e ti chiedo scusa"
"L'hai già detto l'altra volta"
"Non trattarmi così. Ti sto chiedendo scusa e penso davvero quello che dico. Non buttiamo la nostra amicizia, non ne vale la pena"
"Però vale la pena mettere me in secondo male quando sto male per andare da Ryan?" non ce la faccio più e sputo il rospo
"Ryan? Che c'entra Ryan?"
"Non fare la finta tonta. Vi ho visti sabato"
"Come... Che ci facevi lì"
"Vanessa voleva da bere e siamo entrate, ma non è questo il punto. Lo sai che non mi sarei mai messa in mezzo a voi due e sì, sono delusa per averlo scoperto in questo modo. Ma ha fatto più male scoprire che ogni volta che dicevi di avere da fare, eri con lui. Anche io ho avuto un ragazzo, ma il tempo per te l'ho sempre avuto quindi... Non so cosa pensare o come comportarmi"
"È che è il primo con cui mi sento così e... Se prometto che non ti metterò in disparte mai più?"
"Se non è quello che vuoi non voglio che tu lo faccia"
"È quello che voglio, davvero. Mi manchi e mi manca quello che eravamo"
Guardandola negli occhi sembra sincera e dato che è mancata anche a me cedo. Annuisco e lei sorride buttandosi su di me facendomi quasi cadere dalla sedia.
***
Dopo scuola io e Giulia andiamo a casa con Ryan. Ovviamente Giulia va davanti con Ryan e a ma tocca stare con Lucas dietro. Vedo che Giulia si avvicina a Ryan per baciarlo, ma lui si scansa. Probabilmente pensa che io non sappia nulla e quando Giulia sta per dirgli qualcosa interrompo io
"Puoi evitare di fingere, so tutto" dico acida e successivamente metto le cuffie non volendo ascoltare nessuno.
Lucas non sa farsi gli affari suoi e mi fissa e io odio le persone che mi fissano. Lo fulmino con lo sguardo e dopo averlo mandato a quel paese torno a guardare fuori.
Non appena arrivata a casa io scendo dall'auto e mi avvio dentro e sto per andare in camera mia ma mi ferma Simon
"Possiamo parlare?"
Dopo lo scambio di messaggi non gli ho più rivolto la parola e voglio continuare così
"No"
"Gwen! Aspetta. Fammi spiegare" sento dire da Ryan nel frattempo
"Non voglio sentire neanche te. Sono stanca di entrambi. Tu" dico indicando Simon "sei sempre a controllarmi e mi stai addosso dicendomi chi devo e chi non devo frequentare. E tu" indico Ryan "fai finta di tenere a me, mi dici di stare alla larga dai tuoi amici e poi ti metti con la mia migliore amica. Smettetela entrambi, non vi ho chiesto nulla quindi lasciatemi in pace"
Una volta sfogata sorpasso Simon e mi chiudo in camera. Butto lo zaino a terra e poi dopo aver preso le cuffie mi sdraio sul letto.
Non mi interessa se ho fatto la scenata davanti a Lucas, volevo solo sfogare la mia rabbia e stare zitta in quel momento avrebbe solo peggiorato la situazione. Per non parlare della delusione e della tristezza che provo insieme alla rabbia. Non per Simon, con lui sono solo arrabbiata, mentre per quanto riguarda Ryan... Vorrei dimostrasse di tenere a me invece che fare lo stronzo. Che gli costa dirmi ogni tanto 'ti voglio bene' o abbracciarmi? So di non essere la persona più affettuosa del mondo, ma è mio fratello e mi piacerebbe averlo accanto a me. È vero, non lo sopporto e a volte potrebbe sembrare che lo voglia fuori dalla mia vita, ma non è così, e forse lui neanche si accorge del male che mi fa.
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Without me (IN REVISIONE)
Romance[COMPLETA] Vita. È quello che ti danno alla nascita i genitori. Quando si parla di vivere, la maggior parte delle persone pensa alle cose essenziali della vita, come respirare, bere, mangiare e dormire. Ma la vita è molto più di cosi. Vivere signifi...