Epilogo

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Se c'è una cosa che ho imparato dalla vita è che non è rose e fiori. Anzi, direi più che  è come una strada piena di ostacoli, una strada che non ha una fine. 

Avete presente la luce in fondo al tunnel di cui tutti parlano? Rappresenta il lieto fine, un inizio verso qualcosa di bello, di nuovo.

Lasciatevi dire la verità: il lieto fine non esiste. La felicità è qualcosa che dura un istante. Non ci rendiamo conto di essere felici fino al momento successivo: il dolore. 

Quindi no, il lieto fine, quello di cui parlano nelle favole, non esiste. E' una balla che ci raccontano da bambini, qualcosa di irragiungibile. 

Forse sono pessimista. Forse nella mia strada c'è qualcosa che non va. Forse faccio scelte sbagliate, ma sbagliare è umano, giusto? Allora perché io mi sento così in torto? Perché sento che non ne combino una giusta?

Questo è quello che penso, mentre osservo i bambini correre per il parco, vedo i loro genitori che chiacchierano tra di loro, coppie felici... 

E poi ci sono io: una madre single che non ha avuto il coraggio di dire al padre dei suoi figli che era incinta e che ha preferito prendersi i suoi insulti e sguardi pieni di odio. 

I gemelli stanno correndo, giocano ad acchiapparella con altri bambini e sorridono. I loro occhi risplendono di felicità e innocenza, un'innocenza che io ho perso tempo fa. E nel loro sguardo rivedo lui: Lucas, il ragazzo che mi ha rubato il cuore e che non vedrò mai più. O meglio, lo vedrò nei miei figli, perché hanno gli stessi occhi. 

FINE

E così siamo arrivati alla fine di questo libro. Una fine che avrà un nuovo inizio nel secondo. Io vi ringrazio per essere arrivati fino alla fine, per avermi dedicato tempo. Grazie davvero, spero vi sia piaciuto e spero vi piaccia pure il secondo

S.

Without me  (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora