Capitolo 31

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Pochi giorni dopo ci ritrovammo davanti casa ad aspettare Lorenzo con la macchina. Con la coda dell'occhio guardai Antony, era teso, teneva una mano chiusa intorno alla spallina dello zainetto, riuscivo a vedere le sue nocche sbiancare. Muoveva nervosamente un piede e aveva la mascella serrata.
-Ehi.
Presi la sua mano libera e ne accarezzai il palmo, lui si rilassò un po' e mi guardò sorridendo.
-Andrà tutto bene, Lorenzo non ce l'ha con te, anzi vuole solo che tu lo perdoni.
-Non è quello il problema, Greta, se solo ci riprovasse con te...
-Non succederà.
Cercai di assumere il tono più sicuro che avessi e funzionò. Antony si placò un po' di più.

La macchina di Lorenzo si fermò di fronte a noi e il rosso ci suonò facendoci cenno di salire.
Salimmo nei posti posteriori e Sofia ci salutò con la sua solita allegria.
-Ehi!
Esclamò quando le sorridemmo entrambi. Lorenzo, dal posto del guidatore, si limitò ad alzare una mano.
-Come state? Ah comunque Serena e Matteo vengono con un'altra auto e al lago ci aspetta mia cugina, scusate se non vi ho detto di lei ma sembrava un dettaglio irrilevante.
Ci informò Sofia. Stavo per dire che non importava se non ci avesse parlato di sua cugina ma Antony mi anticipò.
-Tua cugina?!
Esclamò con tono preoccupato che mi lasciò accigliata. Sofia annuì e tornò seduta per bene al suo posto. Guardai Antony.
-C'è qualche problema?
Lui sembrava abbastanza turbato.
-No... tutto bene.
Balbettò mentre sudava freddo.
-Antony?
Mi guardò negli occhi.
-Va tutto bene, Greta.
Scandì bene le parole poi prese a guardare il paesaggio fuori dal finestrino. Decisi di lasciar passare.

ANTONY POVS

Arrivammo al lago prima di quanto pensassi. Mi ricordai che ci eravamo già andati ma quello era diverso, sembrava più organizzato e esteticamente più bello. Uscii dalla macchina e notai Sofia avvicinarsi al porta bagagli, la presi da parte prima che Greta se ne accorgesse. I suoi occhi azzurri diventarono confusi.
-Che c'è?
-Che c'è Sofia? Perché cazzo non mi hai detto che c'era anche tua cugina!
Lei si accigliò.
-Perché? È importante?
-Lo sai il perché, vuoi che ti rinfreschi la memoria?
Sofia mise le mani sui fianchi e aspetto che parlassi.
-Forza allora, illuminami.

GRETA POVS

Scesi dall'auto e mi guardai in torno. Il lago era davvero bello, la riva era già occupata da un bel po' di gente, una rampa di legno attraversava l'acqua fino ad un gazebo sempre dello stesso materiale. Il mio sguardo si spostò su Antony e Sofia, si erano allontanati dall'auto e sembravano nel bel mezzo di una discussione piuttosto accesa. Mi accigliai e guardai Lorenzo che stava tirando fuori delle cose dal porta bagagli.
-Non credi che siano strani?
Domandai facendo alzare la testa al rosso.
-Sì, ma non mi preoccuperei tanto.
Prima che potessi replicare sentii qualcuno chiamarmi. Mi voltai e vidi Serena correre verso di me.
-Ehi!
Mi abbracciò, era tanto che non la vedevo e non potei fare a meno di sorridere.
-Come stai?
Domandò quando ci staccammo. Le sorrisi.
-Tutto bene e tu?
Nel frattempo Matteo ci aveva raggiunto e aveva messo un braccio in torno alla spalla della ragazza.
-Bene, dov'è mio fratello?!
Tornai a guardare dove prima stava parlando con Sofia e notai che ci avevano raggiunto. Il moro aveva una faccia che non si addiceva per niente alla situazione allegra che stavamo affrontando. Cercai il suo sguardo ma lui lo evitò facendomi innervosire. Serena corse ad abbracciarlo e lui sorrise, ma non sapeva proprio fingere, c'era qualcosa che non andava.

Quando iniziammo a camminare verso il lago lui iniziò a parlare con Serena e mi dispiacque interromperli.
-Te lo posso rubare un'attimo?
Dissi a Serena prendendo Antony per un braccio.
-Hai la priorità.
Disse sorridendo.
-Ehi non sono un oggetto.
Affermò scherzosamente Antony fingendosi offeso. Lo allontani dalla massa.
-Che ti prende, Menchi?
-Che prende a te! Ti ho visto parlare con Sofia, eri già strano in macchina, che succede?
Antony sospirò e mi guardò drizzando le spalle.
-Ok ehm, devi sapere che io e la cugina di Sofia... Insomma c'è stato qualcosa tra noi.
Mi accigliai.
-Ma, è successo parecchi anni fa, ero piccolo avevo solo 17 anni!
Si affrettò a dire.
-Perché non volevi dirmelo?
Antony allargò le braccia.
-Perché non mi sembrava importante!
Portai le braccia al petto e inarcai un sopracciglio.
-Dalla faccia che hai fatto quando Sofia ci ha detto che ci sarebbe stata anche lei, non sembrava così tanto irrilevante.
-Ma dai Greta è stato solo due botte e via! Anzi forse tre...
Sembrò pensarci su, protesi istintivamente le mani.
-Non entrare nei dettagli, grazie.
-Non lo sto facendo!
Alzai gli occhi al cielo e ripresi a camminare, dato che i ragazzi ci stavano aspettando perché eravamo rimasti indietro.
-Lo vedi come fai?! Ecco perché non te l'ho detto, cavolo ti arrabbi sempre!
Mi urlò dietro cercando poi di stare al mio passo.
-Sono arrabbiata perché mi hai mentito, Antony.
Mi afferrò una spalla facendomi fermare di nuovo. Chiusi gli occhi e cercai di mantenere la calma tirando un lunghissimo sospiro.
-Scusami, ok? Ho sbagliato, comunque non voglio che tu ti faccia problemi per la cugina di Sofia, è stato molto tempo fa e io non sono più il ragazzino stupido di una volta, lo sai.
Incontrai il suo sguardo sincero e non potei fare a meno di sorridere.
-Ok.
Antony sorrise e finalmente riprendemmo a camminare raggiungendo la riva del lago.

Notai che i ragazzi si erano fermati e riuscii a vedere Sofia parlare con una ragazza dai capelli rossi.
-È quella sua cugina?
Domandai quando notai che Antony la stava già fissando.
-Sì.
Disse prima che la ragazza incontrasse il suo sguardo, quando lo fece il suo sorriso si allargò.
-Antony!
Esclamò prima di correre verso di lui.
-Oddio da quanto tempo!
Lanciò le braccia intorno al suo collo tenendolo stretto in un'abbraccio. Notai la sorpresa di Antony sul suo volto ma poi ricambiò con un po' di esitazione.
-Cominciamo bene.
Affermai a denti stretti. La ragazza si staccò da Antony e mi guardò. Aveva due profondi occhi verdi e si riuscivano a vedere un po' di lentiggini sopra la sua pelle chiara.
-Ciao, sono Clara.
Mi porse la mano sorridendo.
-Greta.
Ricambiai la stretta e lanciai una fredda occhiataccia a Antony che si smosse dal suo stato.
-Lei è la mia ragazza.
Clara allargò la bocca in segno di stupore e spostò lo sguardo da Antony a me e viceversa.
-Oh, non lo sapevo, è un piacere conoscerti Greta.
Finsi il sorriso più falso del mio repertorio.
-Piacere mio.
Vidi Sofia farmi cenno di andare verso di lei, decisi di accontentarla nonostante non mi piacesse l'idea di lasciare quei due da soli.

Quando raggiunsi la bionda sembrò che stesse per dirmi qualcosa ma la interruppi.
-Tu lo sapevi.
Affermai lasciandola perplessa.
-Che cosa?
-Che Antony e Clara si erano frequentati.
Sofia si guardò le scarpe che stava grattando contro la terra.
-Io... è complicato.
Alzò di nuovo lo sguardo giusto per subirsi una mia occhiata.
-Cosa è complicato?
-Scusami Greta non me lo ricordavo! E poi dai, non ti devi preoccupare, sai benissimo che Antony è cambiato, che tu lo hai cambiato.
Voltai la testa verso Antony e Clara che stavano parlando con il sorriso sulle labbra e erano accompagnati da risate.
-È di lei che... ok scusa, dimentico che è tua cugina.
Vidi la riccia fare spallucce e poi guardarmi con aria impaziente.
-Tranquilla, offendila quanto ti pare, alla fine ho perso i contatti con Clara, tu sei la mia migliore amica, Greta, e poi mi fai ridere quando sei gelosa.
Mi voltai di scatto.
-Io non sono gelosa.
Scandii le parole e lei alzò le mani intimorita.
-Ok.
Tornai a guardare Antony e quella.
-Comunque l'hai vista prima? Dio si è lanciata sopra a lui come una sanguisuga, e quando Antony le ha detto che sono la sua ragazza ha fatto una faccia strana.
-Che tipo di faccia?
Tornai a guardarla decidendo di non fissare Antony e la rossa.
-Una faccia del tipo: "oh che peccato sei fidanzato, perché io avevo altre intenzioni oltre a fare il bagno nel lago!"
Feci una voce stridula che fece ridere Sofia.
-Stai esagerando.
-Forse, ma non mi convince.
Notai che la bionda stava guardando dietro le mie spalle sorridendo, prima che potessi voltarmi per capire cosa ci fosse, qualcuno mi coprì gli occhi e mi afferrò per un braccio. Riconobbi subito chi era quando sentii il suo fiato sul mio collo.
-Ti va un giro in canoa, mi lady?


#spazioautrice
Ehi scusate la lunga attesa, spero che questo capitolo vi piaccia.
Allora vi convince questa Clara? 😊😊
Lasciate tante stelline e commenti e ci rivediamo alla prossima. 💗
~gretassmjle

Ugly Heart 2.//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora