Tornai in camera e ci trovai Greta, avevo tante domande da farle ma non volevo spaventarla o altro.
-Amore.
Lei alzò la testa da un libro e mi sorrise.
-Ehi, ho appena finito, andiamo a fare un giro?
-Prima devo parlarti.
Greta si tirò indietro con la schiena e si accigliò per poi sospirare.
-Anch'io.
Disse lasciandomi perplesso.
-Greta, che mi stai nascondendo? È successo qualcosa? Dimmelo ti prego.
Lei si alzò e aggrottò la fronte preoccupata.
-Antony calmati, non è successo nulla.
-E allora cos'hai?
Lei mi prese le mani e provò a tranquillizzarmi con un sorriso.
-Proprio niente, è solo che ultimamente stavo pensando a molte cose e non so come dirtele.
Le strinsi più forte le mani.
-Dimmele e basta.
Le cascò una ciocca blu davanti all'occhio, che presto però, portò dietro all'orecchio.
-Beh, io stavo pensando al futuro, sai, il nostro futuro.
Mi irrigidii.
-Che vuoi dire?
-Antony, non sarebbe bello se andassimo a vivere insieme, se avessimo dei figli, una famiglia?
Alla parola 'figli' il mio cuore accelerò.
-C-certo Greta, quando saremo un po' più grandi e maturi...
-Ok, forse non mi sono fatta capire, Antony, voglio un figlio.
Sgranai gli occhi. Mi dovetti appoggiare al muro per non cadere a terra.
-Greta, mi hai colto davvero alla sprovvista io...
Lei chinò la testa e provò a trovare comprensione.
-Tu cosa?
-Io credo sia troppo presto, stai correndo troppo, ho quasi 20 anni e tu 21, per me è presto Greta, scusami.
Lei abbassò lo sguardo ma poi lo rialzò con un pizzico di rabbia e delusione negli occhi.
-Che ti importa dell'età? Se vogliamo un figlio, facciamolo.
-Greta io...
Mi guardò delusa e allargò leggermente la bocca.
-Tu non vuoi un figlio, vero?
La sentii trattenere delle lacrime con dei respiri profondi.
-Greta, un figlio è una grande responsabilità.
Lei non parlò. Non sapevo più cosa dire, né come difendermi.
-Ho bisogno di aria.
Annunciai.
-Lascia stare, me ne vado io.
Disse lei con voce spezzata dirigendosi in fretta fuori dalla cabina.Uscii anch'io e lasciai il corridoio per respirare all'aria aperta, inspirai più che potevo e provai a mantenere la calma.
Cazzo, di tutto mi aspettavo, di tutto tranne che volesse già costruire una famiglia, anch'io lo volevo, ma era troppo presto e sperai che lei non avesse frainteso. Mi avvicinai al bordo della nave e studiai i movimenti dell'oceano che in quel momento era calmo. Il sole batteva sulla mia testa, ma grazie alla fresca arietta marina si riusciva a stare bene. Nonostante la rilassante situazione, io non ero tranquillo per niente. Strinsi i pugni nervoso e anche un po' impotente, o questo è quello che provavo.Sentii qualcuno chiamare il mio nome, mi voltai verso Lorenzo e Sofia.
-Vuole un figlio.
Dissi con tono disperato verso Lorenzo, poi la mia espressione cambiò verso Sofia.
-Tu lo sapevi.
Le puntai un dito contro ma non si mosse.
-Ovvio che lo sapevo, ed è anche ovvio che io non potevo dirtelo.
-Vaffanculo Sofia.
Sputai portando le braccia al petto.
-Che le hai detto?
Domandò Lorenzo.
-Non vedi la mia faccia sconvolta? Io non voglio una famiglia adesso!
Sofia si lasciò sfuggire una risata e la fulminai con lo sguardo.
-Che c'è?
-Greta non ti parlerà per un bel po', lo sai questo?
Alzai gli occhi al cielo.
-Lo pensi tu, Greta non è arrabbiata, lo capirà.
La bionda alzò le mani in segno di resa.
-E va bene.GRETA POVS
Uscii dalla cabina dopo aver preso la borsa che prima avevo dimenticato e sbattei la porta violentemente per sfogarmi.
-Ehi, Greta!
Sofia mi raggiunse con difficoltà, visto che camminavo alla svelta a testa alta.
-So da dove proviene la tua rabbia.
Affermò facendomi stringere i pugni.
-Sto andando dal parrucchiere, vieni con me?
Domandai cercando di mantenere un tono calmo e pacato.
-Greta non... non tenere tutto dentro.
Mi fermai di colpo e tirai un sospiro tremolante.
-Ero così sicura che anche lui lo volesse.
Tirai su col naso e trattenni a stento alcune lacrime.
-Dai, lui non si sente pronto.
La guardai con gli occhi ancora lucidi.
-Non difenderlo.
Sofia sospirò e mi abbracciò prima che potessi fare altro.ANTONY POVS
Ritornai con cautela nella cabina dopo aver affrontato una lunga giornata, non avevo visto Greta a cena e non avevo avuto il coraggio di chiamarla, il pensiero che Sofia avesse ragione sul fatto che lei fosse incazzata con me mi spaventava.
Almeno la trovai in stanza, si stava preparando per andare a dormire e avrei tanto voluto aiutarla con il togliersi i vestiti.
-Ehi.
Notai subito che i suoi capelli erano diversi, ora li aveva neri e più lunghi dei precedenti, la sua bellezza mi lasciò senza fiato, ma non fui sorpreso del suo nuovo cambiamento.
-Sei bellissima.
Aggiunsi quando notai che non aveva risposto al mio saluto.
-Il nero è il mio colore preferito sui tuoi capelli.
Greta mi ignorò nuovamente e si avvicinò all'armadio iniziando a sistemare delle cose.
-Greta, per favore, parlami.
-Non voglio farlo.
Disse raggiungendo il letto e iniziando a rimboccare le coperte.
-Credo che sia inutile quello che stai facendo.
-Allora se credi che anche il nostro futuro insieme sia inutile, vaffanculo!
Urlò con le lacrime che le attraversavano il volto limpido non coperto dal make-up.
-Non ho mai detto questo, Greta io voglio una famiglia con te, ma non sono pronto in questo momento. Cazzo non ho un lavoro, tu devi ancora finire gli studi, mi spieghi come facciamo a mantenere un neonato?
Lei sembrò non ascoltarmi, odiavo quando faceva così. Si sdraiò nel letto e mi voltò le spalle.
-Io ti amo, lo sai.
Sussurrai ormai senza risorse.
-Notte, Antony.
Allungò il braccio verso la lampada e spense l'unica fonte di luce interna della stanza.Restai al buio per qualche secondo aspettando che i miei occhi si abituassero all'oscurità. Sapevo che Greta stava facendo finta di dormire, ma ci rinunciai, era arrabbiata e, anche se mi faceva stare male, dovevo aspettare che si calmassero le acque.
#spazioautrice
So che il capitolo è cortino sorry, stasera provo a fare una doppia pubblicazione.😁
Però questo non significa che non dovete stellinare (?) e commentare quello che ne pensate eh 😘
Ci vediamo dopo 💫
~gretassmjle
STAI LEGGENDO
Ugly Heart 2.//Greta Menchi e Antony Di Francesco
Hayran KurguGreta Menchi e Antony Di Francesco Sequel di Ugly Heart. "Se credevate che la nostra fantastica avventura piena di disagi e complicazioni fosse finita qui beh... vi capisco,lo credevo anch'io."