capitolo 12

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<< e quindi?>>
<< e quindi non so come comportarmi. Sono incavolata nera per ieri sera , ma non posso farglielo capire senza che lui scopra che sono anche gelosa! È tutta una merda!>>
Mi lamentai io nascondendo il volto sotto le mani.
Sentii la mano di Sara accarezzarmi la spalla per consolarmi, e io gliene fui grata.
Mentre mi stavo avviando verso la fermata , dopo aver parlato con Cam, non avevo saputo se urlare o piangere.
Ma poi mi era tornato in mente il quasi bacio con Shawn , e un altro tipo di confusione mi aveva assalito.
Shawn iniziava a piacermi , e tanto. Era bello , premuroso , intelligente e simpatico. Non aveva difetti , e ogni volta che parlava mi vibrava il cuore.
Ma poi c'era quella gelosia che provavo nei confronti di Cam che non riuscivo a spiegarmi.
Ormai lo avevo capito che il mio baby sitter non mi era del tutto indifferente, però pensavo che, incontrato un altro , in un certo senso me ne sarei fatta una ragione , e avrei incominciato a vederlo più come...come un fratello maggiore magari.
Aveva quel carattere schifoso, si credeva chissà chi e pretendeva di avere sempre ragione.
Faceva sempre tutto di testa sua e non dava mai spiegazioni ,ma... nonostante tutto c'era quella dannata gelosia!
<< dai dai amica mia non ci pensare ! Qui c'è un bacio da festeggiare>> mi ricordò Sara euforica, con tanto di rima.
<<quasi bacio>> la corressi io
<<sono dettagli. Vedrai che la prossima volta che uscirete... altro che bacio!>>
Arrossii per l'allusione cui aveva accennato la mia compagna e le diedi una gomitata divertita.
<< a proposito , vi siete già sentiti ?>>
<< No...>> accennai io osservando il cellulare acceso.
Nessun nuovo messaggio...
Sospirai frustrata, e cercai di concentrarmi su ciò che stava spiegando il prof.
<< bene ragazzi. Ho riportato i compiti che avete fatto la settimana scorsa. Per tutti coloro i quali voti non superino il 5, ci sarà un test extra di recupero.>>
Il prof iniziò a riconsegnare i compiti , e a momenti mi scappò un'imprecazione quando vidi il bel quattro rosso sopra il foglio.
<< come è andata a te?>> Mi chiese Sara curiosa.
Sibilai il voto disperata , e tornai a faccia in giù sul banco.
<<mamma mi ammazza stavolta>>
<< dai il prof ha detto che puoi fare un compito per recuperare il voto. Non è tanto grave>>
Riusciva sempre a vedere il lato positivo , e la cosa mi consolò.
Ma sì, che ci volava , in fondo avrei solo dovuto studiare per un compito che avevo anche già fatto. Quanto sarebbe potuto essere difficile ?

Quel giorno Cam mi lasciò tornare da sola , a quanto avevo capito era rimasto incastrato al supermercato, e fui contenta di ciò.
Mentre percorrevo la strada a piedi mi vibrò il telefonino , e quando lessi di chi fosse il messaggio mi spuntò un sorriso stupido sulle labbra.
Shawn scriveva *Hola shottino. Hai per caso da fare venerdì sera ?
Risi per il nomignolo con il quale mi aveva chiamata ,credo che la serata al locale ce la saremmo ricordata per un bel pó ,ma in fondo era meglio così.
Gli risposi in fretta che ero più che libera quel giorno , e un nuovo SMS non tardò ad arrivare.
*grandioso. Ti prenoto io allora. Ti passo a prendere per le otto ; )
Mi mancò un battito all'idea del nostro primo appuntamento.
Ma poi pensai a Cam, e sperai che non facesse troppe storie.
Non era in diritto di dire nulla , anche perché sennò avrei chiamato mamma.
Pensai che la scusa 'lo dico alla mamma' mi sarebbe stata molto utile in futuro, e quando varcai la porta di casa quasi non mi accorsi del casino che regnava nel salotto.
Fu quando entrai in cucina che l'immagine di un Cam infarinato dalla testa ai piedi in procinto di mettere un qualcosa dall'aria molto poco commestibile in una padella mi sorprese.
Avanzai un pò intimorita che un qualche mostro creato ai fornelli mi azzannasse la gola ,ma non accadde nulla.
Per il momento.
<< Ma che succede qui ? Si è scatenata la terza guerra mondiale in casa nostra e non sono stata avvertita ? >> scherzai io mentre scavalcavo delle buste sparse sul pavimento e raggiungevo una sedia.
<< ah ah ah>> finse di ridere Cam mentre si toglieva un pezzo di impasto dalla fronte.
<<stavo cercando di cucinare>>
<< stavi. Poi la cosa è degenerata in "o io ,o il cibo". E ha vinto il cibo.>>
Lui rimase a soppesare la situazione intorno a noi , e disse stanco << forse hai ragione... ti va una pizza?>>
Mi dispiaceva vederlo lì tutto deluso , tra un barattolo di pomodoro da una parte , e la confezione mezza vuota di uova dall'altro , così mi alzai e lo raggiunsi al bordo del lavello.
<< dai...non deve essere tanto male.>> Poi guardai timorosa la roba informe che troneggiava nella padella e aggiunsi cercando di non ridere <<dimmi un pò...cosa stavi preparando di preciso ? >>
Lui si spostò verso la dispensa e spruzzò un velo di formaggio sopra "la cosa".
<< dovrebbe essere parmigiana. Tua madre ha detto che ti sarebbe piaciuta.>>
Quella sua affermazione mi strappò un sorriso.
Si era preso il disturbo di chiamare la mamma per chiederle cosa mi piacesse mangiare. Ecco perché era al supermercato!
Gli posai la mano sulla spalla, e sentii la sua pelle fremere sotto il mio tocco << grazie>>
<< Beh... non c'è nulla da ringraziare. Come tu puoi ben vedere non è venuta proprio un granché. E poi...>>
Fece un passo verso di me , e io dimenticai di respirare.
<< ieri ho fatto il cretino. Davvero. Ho sbagliato... tutto.>>
Disse sottolineando soprattutto l'ultima parola.
Tutto...chissà se si stava riferendo anche alla ragazza che avevo sentito nel suo letto.
Gli sorrisi , sapevo che non lo avrei mai capito , e forse era meglio così.
Dire che ero rimasta scioccata era dir poco. Come facesse a stupirmi costantemente questo ragazzo non lo potevo sapere. Prima faceva lo stronzo , rispondeva acido ed era prepotente. Poi però era dolce e premuroso. Si preoccupava per me è faceva battute che mi faceva sbellicare dalle risate. Quante volte ancora sarebbe cambiato ?
Continuò ad armeggiare con "la cosa" ancora per un pò, e io intanto gli facevo compagnia raccontandogli quello che era successo a scuola.
<< oggi avevi matematica giusto?>>
Dannazione.
<< tua madre mi ha chiesto come va. Dice che non te la cavi granché.>>
<<Emh...>>
<< Ally >> mi ammonì lui serio. << che cosa é successo?>>
<< oggi hanno riportato il compito...e...>>
<<...e... ? Come è andato?>>
Quando risposi avevo la voce bassa , e dovetti ripeterlo perché penso Cam sperasse di non aver sentito bene.
<<dimmi che è uno scherzo>>
Non avevo la forza di guardarlo negli occhi , quindi tenni la testa china.
<<il prof ha detto che possiamo fare un compito ulteriore per recuperare.>>
Alla mia affermazione parve rilassarsi un poco , ma lui mi impauriva ancora
<< quando è il compito? >>
<< lunedì. Perché?>>
Fece qualche calcolo, e quando rispose non sapevo cosa dire
<< bene. Allora da venerdì in poi studierai con me, ventiquattro ore su ventiquattro. Voglio vedere un nove.>>
Non ebbi il coraggio di dirgli che la sera sarei uscita e per cui mi sarei dovuta preparare, ma pensai che in fondo non fosse un grande problema. E glielo avrei di sicuro detto più tardi.
Certo...

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