Cam regnava furente sopra le nostre teste, e senza nemmeno accorgermene mi allontanai da Shawn di almeno un metro.
Gli occhi del ragazzo in piedi volavano come saette lungo il mio corpo , poi sfiorarono i miei occhi ma il contatto durò solo pochi secondi , e la sua attenzione si posò come un mattone su una finestra , su Shawn.
Quando parlò sembrò che fossero passati anni.
<<che cazzo sta succedendo? >>
Le parole uscirono filtrate dai denti stretti , e nonostante fosse rivolto a me , non osava guardarmi.
<<io...emh...noi...>> balbettai in cerca di una scusa plausibile del perché fossimo lì , in camera sua , a baciarci sul suo letto.
Ma forse avrei dovuto giustificare anche la mega festa al piano di sotto....oddio ma in che casino mi ero messa?
Puntai gli occhi a terra e mi alzai dal letto , ero a qualche metro da lui, ma non riuscivo a guardarlo lo stesso.
<<cosa?>> chiese . Nonostante non lo stessi vedendo ,potevo sentire benissimo la rabbia che rifletteva nella voce.
Ingoiai e iniziai << lo so che adesso sei arrabbiato , perché c'è tanta gente a casa e io dovevo studiare e tu mi avevi detto di non fare nulla e non ti ho detto quello che stavo facendo e>> parlavo infilando una parola dopo l'altra, e più aria mi usciva dai polmoni più mi rendevo conto che le cose per cui mi sarei dovuta scusare erano davvero troppe.
<<che cazzo ci fa quello in camera mia ? Che ci fate entrambi? >> Mi interruppe Cam , e quelle parole mi condussero ai suoi occhi.
Finalmente trovai la forza di guardarlo un faccia , e potei scoprire che anche lui mi stava osservando , il muscolo del collo teso, i muscoli delle braccia erano rigidi, le sue pupille ridotte a due fessure.
La sua domanda mi sorprese un po'.
In mezzo a tutto il casino al piano di sotto, la cosa che lo faceva arrabbiare in quel momento era la nostra presenza nella sua camera ?
Certo non doveva essere una cosa tanto piacevole trovarsi due pomiciare nel proprio letto, però adesso come adesso ci sarebbero dovute essere delle priorità...
<<ci stavamo solo... chiarendo,ma se ti dà fastidio che stiamo in camera tua tranquillo. Continueremo da un'altra parte >>
Mi girai di scatto verso Shawn , non era possibile che l'avesse detto davvero!
Ritornai preoccupata da Cam, e sembrava che stesse per esplodere da un momento all'altro.
<<attento.>> disse quasi in un sussurro.
Shawn si alzò e in un secondo me lo ritrovai al fianco, le mani di Cam si chiesero a pugno e io ebbi seriamente paura che iniziasse a picchiarlo.
Feci un passo avanti ,un pò per allontanarmi da Shawn, un pò per calmare Cam.
<<ok aspetta. Non è come dice Shawn. Gli stavo mostrando la casa. Noi non...>>
Noi non cosa?
Non ci stavamo baciando? Dubitavo che ci avrebbe creduto tanto facilmente.
<<cosa?>> Mi incalzò Cam, e come un eco Shawn chiese a sua volta <<si Ally. 'Noi non' cosa?>>
Entrambi adesso mi stavano scuoiando con gli occhi , e mi strusciai le mani sudate sui fianchi del vestito.
Non avevo la minima idea di cosa dire , era vero, noi ci stavamo baciando, ma non era stato quello il motivo per cui eravamo entrati in camera sua.
A dire la verità io non avevo mai voluta essere lì dentro, mi aveva costretto Shawn, e in quel momento ebbi il leggero dubbio che avesse fatto tutto di proposito. Che fosse stata sua intensione farci trovare lì che ci baciavamo da Cam.
Ma ... ma non poteva essere , Shawn non era... non avrebbe potuto...
Ah, ormai non riuscivo nemmeno a pensare! Avevo il cervello in pappa ed era tutta colpa mia.
Mia soltanto. Era inutile cercare di incolpare gli altri, era stata mia l'idea della festa , mia l'ottusità di conoscere il passato di Cam ,mia la colpa per non essermi voluta fare gli affari miei, mio lo sbaglio di essere entrata , e mio l'errore di provare qualcosa per Cam.
Perché non potevo più evitare l'evidenza , la mia curiosità , pensare a lui mentre stavo con un altro, non erano più fattori da sottovalutare.
E ora era tutto finito, mi avrebbero chiusa in una camere e lasciata là a marcire chissà quanti anni, e tutto per una stupida festa...!
Ma non ci potevo fare nulla , e l'unica cosa che mi restava era cercare di risolvere le cose.
Quindi feci un respiro profondo e ripresi.
<<noi ci stavamo baciando. Ma ti giuro che non avrei mai voluto entrare nella tua camera. E se il fatto che abbiamo disturbato la tua privacy ti fa arrabbiare tanto...mi scuso. Davvero. La festa al piano di sotto è stato un errore , però tu non sei stato a casa per tutto il giorno , e la solitudine e la stanchezza per la matematica mi ha spinto a fare ciò che c'è ora in salone. Se vuoi spengo la musica e dico a tutti di andare via.>>
Quando finii non avevo più fiato, il cuore impazzito minacciava di esplodermi tra le costole e sentivo tutta l'ansia scendermi ai piedi.
Ci volle una vita perché rispondesse, ma quando le sue labbra si mossero, sembrava come un sogno.
Solo un lieve <<no>> mosse il pavimento e scosse le pareti.
Come era possibile ? Ma avevo sentito bene?
Non aveva intenzione di fermare la festa ? Era uno scherzo?
<<non ce n'è bisogno. Ormai...godiamoci la festa finché dura. Ne riparliamo domani>> disse con lo sguardo chino, e quando uscì senza aggiungere altro mi pareva di aver immaginato tutto.
Mi ero persa qualcosa ?
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Il Mio Baby-sitter
Fanfiction"Mamma te l'ho detto , ormai sono grande ,ho 16 anni,non ho bisogno di un baby sitter!" dissi cercando di farle cambiare idea. Lei mi guardò un' ultima volta con sguardo stanco "vedila così , sarà il tuo 'compagno di giochi' mentre sto via'' Storsi...