capitolo 24

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Quando sentii la porta aprirsi mi pareva di essere rimasta sola in casa da una vita.
Dopo essere scappati dal bar, Shawn mi aveva accompagnata con la macchina fino a casa , dove alla fine ci eravamo accordati per un successivo appuntamento.
E ora stavo sul divano,a vedere un qualcosa in tv di cui non capivo molto bene la trama, a pensare alle dita di Cam e Molly intrecciate.
<< Ally, o mamma! Ma perché non rispondi mai?!>> la voce di Cam irruppe nel filo dei miei pensieri , e piano piano spostai gli occhi sulla sua figura.
Quel giorno aveva una canottiera larga sulle maniche , che lasciava intravedere la linea dei pettorali perfetti. I pantaloni gli ricadevano lenti sui fianchi , e si distingueva benissimo l'elastico degli sleap.
Rimasi a bocca aperta di fronte alla sua bellezza come tutte le volte in cui lo vedevo, e feci fatica a riprendere il collegamento con il mondo esterno.
<<cosa?>> chiesi con un fil di voce.
Vederlo là , di fronte a me , dopo tutto quello che era successo , e conscia che ciò che provavo io nei suoi confronti non sarebbe mai stato ricambiato , mi faceva sentire ancora peggio.
Lui si sedette lentamente vicino a me sul divano , incrociò le mani e vi si appoggiò il mento con fare esausto.
<<Ally... ne vuoi parlare?>>
Quella domanda mi colse di sorpresa , e alla tristezza si aggiunse la paura che lui sapesse già tutto ,sarebbe stato molto imbarazzante convivere altri due mesi insieme se fosse stato così.
Cercai di sembrare calma ,ma non mi azzardai a voltarmi nella sua direzione,sarebbe stato troppo difficile.
<<non so di cosa tu stia parlando>>
Lui sospirò e si passò una mano tra i capelli scompigliati <<di quello che hai visto oggi. Lo so che ... può sembrarti strano. Ma non ti devi arrabbiare ,Avrei voluto parlartene prima , ma lei diceva che non eri ancora pronta>>
Aspetta, Molly pensava che non fossi pronta ? Ma se non mi conosceva nemmeno!
Iniziai a fare no con la testa un pò confusa <<Cam, tu non mi devi nessuna spiegazione. Lo hai detto tu ieri , la tua vita privata non è affar mio, e d'altronde perché mai, io sono solo il tuo lavoro, e non mi dovrebbe interessare sapere con chi esci.>> dissi tutta d'un fiato dimostrando di riuscire a guardare i suoi occhi senza scoppiare in lacrime.
Cam aggrottò le sopracciglia e mi strinse la mano.
Mi saltò un battito , e il suo contatto generò una serie di scosse che dal braccio mi correvano lungo tutto il corpo.
<<Ally aspetta ma di che stai parlando?>>
<<oggi...beh oggi ti ho visto mentre stringevi la mano a Molly e io...beh ho pensato...>>
Un sorriso gli accarezzò le labbra e
assunse un'espressione più rilassata << che stessi con Molly? O no,per carità...>> disse quasi fra sé e sé, poi continuò
<<quello che hai detto , che tu sei solo il mio lavoro...>> Sembrava non riuscire a trovare le parole giuste.
<<è vero, ti devo tenere d'occhio , ma non ti considero solo... beh ... Solo in quel senso>> faceva fatica a parlare, e lo trovavo tenero vederlo in difficoltà.
Stava dicendo che non mi vedeva solo come un portafogli ambulante? Probabilmente questa era la cosa più carina che Cam -da sobrio- mi avesse mai detto. Anzi forse era la cosa più carina che Cam avesse mai detto a essere umano!
La sua stretta si fece più forte e il mio cuore ricominciò a trotterellare tra le costole
<<Molly sta passando un momento difficile e ...>> uno sbuffo divertito gli colorò la voce <<ci conosciamo da una vita. Ma credimi, non è la mia ragazza>>
Non è la mia ragazza.
In quel momento mi parve di ricominciare a respirare come dopo una lunga apnea, e mi scappò un sorriso.
Non era fidanzato. Non potevo crederci.
Forse era tutto frutto della mia immaginazione , ma una schiera di angeli avevano iniziato a suonare arpa e corno, e un grande coro cantava 5 soavi parole: 'non è la mia ragazza'.
Ok  stavo esagerando.
<<non mi devi chiedere altro ?>> Mi chiese Cam, e notai un'altra volta una certa serietà nella sua voce.
Io scossi la testa soddisfatta , e il ragazzo di fronte a me si lasciò cadere stremato sui cuscini del divano, le nostre mani erano ancora legate.
Nessuno fiatò per un pò , poi una deliziosa risata si mosse nel petto di Cam, portandomi a guardarlo confusa.
<<Perché ridi ora ?>> gli rivolsi con un sopracciglio alzato
<< eri tutta giù perché pensavi stessi con Molly >> disse tutto sornione.
Avvampai in un secondo, le guance mi bruciavano da quanto erano calde
<< non...non è vero! >> dissi con una voce fastidiosamente acuta
Cam mi guardò poco convinto <<ah no?>>
<<è che è stata una giornata lunga. Ero solo stanca.>> cercai di giustificarmi io inutilmente.
<<ah ah...certo >> Cam si liberò la mano e si alzò incrociando le braccia dietro il collo, scoprendo una porzione di pelle all'altezza del ventre.
I miei occhi furono attratti come una mosca dalla luce verso il principio dei suoi addominali, e Cam ritornò a ridere di gusto.
Quanto odiavo quando rideva così come uno scemo, però in quel momento la mia gioia era così grande che nemmeno la sua fastidiosa sicurezza mi avrebbe ammazzato il largo sorriso che avevo stampato sul volto.
<<sei fastidioso lo sai?>>gli dissi mentre lo raggiungevo sulle scale.
Lui mi passò una mano sulle spalle e mi cinse avvicinandomi a sé
<<non lo pensi davvero nanetta>>
Certo mi stava solo usando per poggiarsi, ma non potevo non essere attraversata da una scossa di eccitazione.
<< che ne sai?>>
<lo so. Come so che non hai studiato oggi. Non è vero?>>
Ecco come rovinare un momento perfetto.
<<Emh... direi che non è del tutto esatto...ecco...>>
<<niente scuse >> iniziò risoluto Cam, e prima che potessi aggiungere altro mi ritrovai sospesa in aria ,e poi tra le braccia di Cam, mi aggrappai alla sua canottiera per non cadere e il profumo di limone mi solleticò il naso.
<<Ora si ritorna sotto i libri nanetta. Io quel nove lo voglio vedere sappilo>> e fece tutte le scale con me in braccio.
Avevo il cuore in gola e le guance paonazze , ma non obbiettai, se voleva dire stare più tempo con Cam.
Avrei fatto di tutto, e ora ne ero certa.

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