capitolo 34

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Aveva gli occhi chiusi ma continuava a stringermi la mano.
Il tempo si era fermato da una mezz'ora a questa parte ,da quando eravamo distesi nel letto, uno accanto all'altra.
Ora stava  dormendo.
Controllai l'orologio che avevo sul comodino, non erano nemmeno le sei del pomeriggio , quindi non riuscivo a capire da dove stesse prendendo tutta quella stanchezza.
Forse non ha chiuso occhio perché era preoccupato per me...
No...non era possibile , e perché avrebbe dovuto.
Avevo la testa che mi scoppiava , e necessitava di avere un pò di chiarezza.
Stavo pensando quando un rumore al mio fianco mi distrasse.
O meglio un mugolio.
Cam si era girato sul fianco, con il volto verso di me, e stava ...parlando nel sonno?
Mi avvicinai con l'orecchio alla sua bocca , per decifrare quei versi incomprensibili , e in un secondo fui risucchiata da lui.
Non che mi desse fastidio sia chiaro.
La mano che fino a poco prima mi stava tenendo, ora era avvinghiata sulla mia vita, e stavo quasi completamente sopra di lui.
Rimasi immobile non sapendo come rispondere a quella situazione , e Cam continuò a sussurrare nel sonno.
<<no... ormai é troppo tardi. >>
Troppo tardi per cosa?
<Cam? >> cercai di svegliarlo posandogli una mano sul petto , aveva il cuore che batteva a mille.
Alzai quel poco gli occhi per poterlo guardare in volto, e aveva le sopracciglia aggrottate.
<<è tutta colpa vostra. Io non posso più...non riesco...>>
Mi strinse più forte a sé,  dopodiché si mosse veloce , trascinandomi con sé dall'altra parte del lettino.
Ora ero distesa a pancia in su sul letto, e Cam aveva mezzo corpo sul mio.
Sentii i muscoli irrigidirsi , e il mio corpo riconobbe volentieri il suo contatto.
Tieni a freno gli ormoni Ally su...
Dovevo fare attenzione a non muovermi nel verso sbagliato, poiché lo stomaco mi doleva ancora un poco, e sinceramente non avevo per nulla voglia di stuzzicare di nuovo il dolore.
Quindi decisi di prendere la medesima decisione. La più saggia a mio avviso.
Rimanere esattamente dove mi trovavo.
Il braccio di Cam mi abbracciava sotto il seno, ma il peso non era straziante , e anzi mi trasmetteva una rassicurante sensazione di calore in tutto il corpo.
Una sua gamba si legava tra le mie , e sentivo ogni cellula del suo contatto.
<<Cam? >> Lo chiamai ancora , ma lui rispose a vuoto.
<<no...>> e mi mise il mento tra le clavicole , provocandomi scie di pelle d'oca per tutto il collo.
Il suo respiro mi accarezzava la gola, e a momenti le sue labbra toccavano la mia pelle.
Quel momento mi ricordò tanto quando si era ubriacato alla festa.
E la me del passato come una scema aveva voluto fare la 'matura'.
Ma che cosa mi era venuto in mente ?!
Sospirai pensando a tutte le volte in cui avevo perso 'l'occasione' , troppe...
Tutto intorno a noi rimase silenzioso per un pò, finché il galoppare goffo di un cane ciccione non si intromise nella stanza.
Salì sul letto e prese a leccare la gamba di Cam.
La scena era così comica che iniziai a ridere senza volerlo, e Cam,  un pò per la spugna animata che aveva alla caviglia ,un pò per tutto il rumore che facevo io , finalmente si svegliò.
Fu un processo molto lento, e lo potrei riassumere dividendolo in fasi, per quanto mi parve strano.
Iniziò aprendo un pò  per volta gli occhi. Le ciglia si muovevano lentamente , e percepivo il movimento sul mio collo per quanto erano lunghe.
Poi ci fu la parte del "dove mi  trovo?" , in cui spalancò gli occhi e si alzò di qualche centimetro ,sostenendosi con le mani piantate ai bordi del mio corpo.
Mi guardò con aria nel mezzo tra il confuso e lo stupito, e di fronte a quegli occhi non riuscii a dire nulla se non
<<eih dormiglione>>
Eih dormiglione? ! Ma vogliamo scherzare ? Non mi poteva venire in mente qualcosa di magari più sexy o accattivante ? 
E il tutto con una voce tremendamente acuta e le guance color pomodoro.
Quando il termine 'ragazza bollente' va preso proprio alla lettera.
Il volto di Cam era a pochi centimetri di distanza dal mio, e il fatto che ora fosse sveglio mi rendeva ancora più tesa.
Le labbra socchiuse mi invitavano a esplorare il suo dolce sapore che ancora non ero riuscita a dimenticare , gli occhi profondi e misteriosi mi scrutavano attentamente.
<<io non...>> Stava per dire,  ma si fermò non appena vide il piccolo mostriciattolo arrampicarsi tra noi due , e mettersi prorpio in mezzo formando una specie di muro peloso e ciccione.
Wow, di grande aiuto davvero...
Il piccolo si rannicchiò a palla e dopo un pò lo sentimmo ronfare.
Cosa era quel letto ora ? Una botta da un sonno e via?
Cam si era messo seduto, e ugualmente avevo fatto io.
<<scusami io non... non dovevo dormire...>> disse passandosi una mano tra i capelli scompigliati.
<<no...emh...tranquillo...>> balbettai io.
Lui si voltò un'altra volta verso di me <<Beh... ora dovrei andare...>>
Già forse aveva ragione.
Lo seguii con gli occhi mentre si alzava e si dirigeva verso la porta , ma prima di lasciarlo andare avevo una domanda, in relazione a quello che stava dicendo nel sonno.
<<Cam>> dissi per catturare la sua attenzione
<< cosa stavi sognando?>>
Percepii un cambiamento sul suo volto , come quando era a disagio
<<non ricordo...perché? >>
<<stavi parlando nel sonno. Dicevi che non ce la facevi più.  O una cosa del genere.>>
<<e>> disse fissando un punto sul muro << dicevo altro?>>
Ci pensai sopra.
<<Emh. ..che era troppo tardi e che era colpa loro. Non so a chi ti riferissi. Ora ricordi?>>
<<no... ma non ci pensare.>> disse velocemente prima di eclissarsi.
Non ci pensare ? Scherzava vero?
Rimasi a letto fino alle otto, ora in cui dovetti scendere per cenare , e quando mi ritrovai in cucina , Cam era ai fornelli che cucinava un pò di riso
<< è meglio che per un pò  mangi leggera>> disse mescolando un qualcosa nella pentola.
Io mi sedetti con un sorriso stupido sul viso.
Era bello.  Stare insieme , lui che cucinava tutto attento alla mia salute , io che lo osservavo rapita per i movimenti leggeri ed eleganti nonostante la sua altezza.
<<non ti rovinerai l'appetito cosi ?>> chiese con uno strano sorriso beffardo mentre mi porgeva il piatto.
<<eh?>> chiesi non capendo.
<<Beh... mi stai mangiando con gli occhi >>
Mi misi a ridere per la pessima battuta che aveva fatto, e per mascherare l'imbarazzo di essere stata scoperta
<<O mamma Cam! Sei davvero caduto così in basso?>> dissi ridendo.
Si prese un piatto anche lui e cenammo insieme , proprio come prima.
Poi Cam mi chiese una cosa , che mi fece esplodere il cuore di gioia.
Si stava portava una forchettata di insalata in bocca e disse
<< dicevi, com'è che la tua professoressa si è arrabbiata?>>

Hola a tuttee ❤
Ora inconcludente genera capitoli un pò inconcludenti. Ma dovrete pazientare ancora un poco mie care amichette , perché grandi fuochi attendevano la protagonista al varco.
Detta questa perla di saggezza forse è meglio che vada a letto che sono le 5 del mattino e in teoria dovrei dormire...
Bacioni e frittelle per tuttiii

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