<<non posso Sara, te l'ho detto ,mi ha confinata in camera a fare matematica>>
<<Ancora?! O povera Ally! Non vedo l'ora che fai 'sto compito così te lo levi>>
Sospirai mentre calcolavo le ore che mancavano alla fine della giornata :ancora troppe
<<a chi lo dici!>>
<<ma alla fine che ti ha detto per ieri sera? Si è arrabbiato?>>
Le mie guance tornarono ad avere quella fastidiosa sfumatura porpora che ultimamente assumevano quando pensavo a lui.
La mente mi si colorò del ricordo della mattina ,quando mi ero svegliata tra le sue braccia, e il cuore mi riprese a battere velocemente.
Poi mi ritornò alla memoria il suo cambio repentino , e una strana sensazione mi incupì il petto.
<<oih ma ci sei?!>> mi richiamò Sara dall'altra parte del telefono.
Parlammo per un altro pò , poi , quando la mia amica vide che non era più possibile sostenere una conversazione continuata con me vista la mia distrazione , ci salutammo.
Continuavo a pensare a Cam: per il resto della mattinata non aveva parlato molto , si era limitato a ricattarmi dicendo che mi sarei dovuta concentrare , sennò avrebbe raccontato alla mamma della festa.
E ora ero rinchiusa in camera con un' autostima sotto i piedi, nel mezzo tra il piangere e il dormire,il libro di matematica in grembo.
La cosa che mi preoccupava era che non aveva minimamente accennato a quanto successo il giorno prima , sul dondolo , e non sapevo se se ne vergognasse o semplicemente non se lo ricordasse.
E inoltre c'erano altre cose che non mi quadravano , come il perché si fosse lasciato andare così tanto con l'alcool. Va bene il divertirsi , però ...
Mentre mi rigiravo la penna tra le dita mi tornavano sempre più dubbi riguardo la sera precedente.
Cosa stava dicendo di suo padre ? E poi chi era quella ragazza che aveva nominato? Mery? O Mady? Qualcosa con la 'm'...
<<E TU CHE CI FAI QUI?>>
Sentii Cam urlare dal piano di sotto, e la sorpresa nella sua voce mi lasciò perplessa.
Chi era arrivato al piano di sotto ?
Mentre scendevo le scale curiosa scartai l'ipotesi che potesse essere Shawn. Non avrebbe avuto il coraggio di presentarsi senza prima accertarsi che Cam non fosse a casa.
Mi bloccai sugli ultimi scalini per non farmi notare troppo.
Da dove stavo io vedevo solo una sagoma ritta sull'uscio.
Era una ragazza alta più o meno quanto Cam, capelli corti che le arrivavano alle spalle e una figura slanciata e magra.
Il volto non lo vedevo bene , ma avevo la netta sensazione che fosse molto bella.
E Cam la conosceva.
Ed ecco di nuovo la morsa della gelosia che mi imprigionava il petto.
La ragazza era poggiata allo stipote della porta , aveva una postura rilassata, le mani in tasca e una gamba piegata.
Ma Cam sembrava nervoso. Spostai lo sguardo più attento su di lui e potei notare la schiena rigida e i muscoli delle braccia tesi.
<<non ci riesco Cam. Andiamo! È una buffonata! E lo sai benissimo anche tu>> disse lei facendo tradire un certo nervosismo nella sua voce.
Cam si passò una mano tra I capelli in disordine , lo faceva sempre quando era stressato , e iniziò a fare no con la testa sconsolato <<lo so Molly,ma non ci possiamo fare nulla. >>
Molly! Era quello il nome che aveva detto ieri alla festa !
In un primo momento avevo pensato fosse la moglie del padre , ma a vederla in quel momento mi resi conto che sarebbe stata troppo giovane.
Sembrava coetanea di Cam , e la morsa di gelosia si fece più asfissiante.
E se ... e se fosse stata la sua ragazza ? Forse Cam l'aveva tradita ... o forse non gli andava bene che mi facesse da baby sitter ... fatto sta che c'era qualcosa che non andava tra di loro adesso.
Mi chinai per sentire meglio , e nel farlo persi l'equilibrio e iniziai a rantolare per le scale.
Quando atterrai mi facevano male tutte le ossa , soprattutto quelle del sedere , che avava sbattuto per la maggior parte del tempo , e gli occhi di tutt'e due erano puntati sulla mia figura stropicciata.
<<O mamma...anche tu ora ?>> disse esausto Cam tenendosi la fronte con una mano con gesto stanco.
La ragazza si fece più dritta e sembrava mi volesse fulminare con la sola vista.
Da più vicino vedevo benissimo la forma perfetta delle labbra rosse , un naso piccolo e all'insù, occhi grandi e azzurri con delle ciglia lunghissime.
Quella ragazza aveva un non so che di conosciuto , ma al momento l'imbarazzo e l'ansia non mi permisero di pensarci approfonditamente.
<<ah...emh..>>
Ero nel pallone , mi avevamo praticamente beccata che li spiavo, e già sentivo un certo odio della ragazza nei miei confronti.
<<e tu saresti Allison?>> Mi chiese Molly incrociando le braccia sul petto e alzando un sopraccoglio con fare diffidente.
Come faceva a sapere il mio nome? Gliene aveva parlato Cam ? E cos'altro le aveva detto di me?
<<si è lei>> rispose il ragazzo per me , sporgendosi e mettendosi tra me e Molly.
<<che c'è ? Non faccio nulla, non c'è bisogno che ricomici a fare il grosso>> si lamentò Molly portandosi le mani davanti come in segno di resa.
<<Molly io non>> Stava per ribattere Cam con tono risoluto, ma la ragazza lo superò, avvicinandomi una mano
<<bla bla bla. Piacere io sono Molly. Una...conoscente di Cam>> disse titubando sulla parola 'conoscente'.
Non ci stavo più capendo nulla.
Mi alzai nonostante il dolore a tutto il corpo mi implorasse il contrario, e le ricambiai il saluto.
<<piacere.>> dissi non sapendo cosa altro aggiungere , e pregando che la mia mano non fosse sudata.
La ragazza mi sorrise, ma non sembrava del tutto sincera , e ritornò con volto imbronciato verso Cam.
<< allora?>> chiese come se avessero lasciato un vecchio discorso in sospeso.
<<no. O almeno non ancora. Tu però prova a parlarci. Che ti costa >>
La ragazza alzò le spalle indifferente e aggiunse solo un <<forse>> prima di girarsi sui tacchi e uscire.
Stavo per chiedere a Cam cosa fosse successo, ma lui mi precedette sul tempo.
<<io esco. Tu studia che quando torno vedo se sei pronta.>> Sì diresse veloce verso la porta e si girò un secondo con un sorriso tirato sul volto <<e non fare altre feste per favore.>>
E uscì.
Di nuovo.
Grande...
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Il Mio Baby-sitter
Fanfiction"Mamma te l'ho detto , ormai sono grande ,ho 16 anni,non ho bisogno di un baby sitter!" dissi cercando di farle cambiare idea. Lei mi guardò un' ultima volta con sguardo stanco "vedila così , sarà il tuo 'compagno di giochi' mentre sto via'' Storsi...