wedding~(part 2)•white dress•

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Dopo aver spinto la porta ed essersi delicatamente spostata i capelli castani che aveva avvolto in una splendida e comoda coda di cavallo,Eleanor avanzò elegantemente con un pizzico di eccitazione il pianerottolo del vecchio appartamento di Meredith.
Era arrivata nel luogo dove molte altre volte si era "rifugiata" per avere dei semplici abbracci,per non sentirsi sempre fuori luogo nel posto nel quale invece abitava.
Un caldo sorriso accompagnato da due braccia tese verso di lei e una folta chioma biondo cenere le si pararono davanti impedendole di ragionare e salutarla.
Ebbe solo l'impulso di allacciare quelle candide braccia alle sue e stringersi al petto della ragazza ancora una volta per sentire il suo cuore battere forte.
"Che bello rivedersi così... Guarda che bella donna che sei diventata Eleanor!" disse Meredith coprendosi le labbra con entrambe le mani per non scoppiare in lacrime.
"Ma tu ti sei vista? Sei splendida, cara!"
Venne invitata ad entrare, così avanzò guardando il pavimento per poi alzare lo sguardo sulle pareti e sull'arredamento anni cinquanta che non era cambiata.
Sentì ancora la sensazione di casa invaderle la mente e il corpo come si abbandonò sul divano con la trapunta dipinta di rose.
"Te lo ricordi?" venne riportata alla realtà dalla domanda della bionda che le si avvicinò portando con sé una cornice con al suo interno una foto ingiallita raffigurante nientemeno che loro due,lei con un maglioncino di lana rosso brillante e Meredith una semplice camicetta rosa antico. Erano nei giardini pubblici,si erano fatte scattare quella foto da un passante con la vecchia Canon dell'amica.

"Uh sì! Certo che me la ricordo!"rispose sorridendo Eleanor.
Poi iniziarono a parlare di ciò che avevano fatto nel tempo nel quale non si erano viste,ridendo e commuovendosi per gli avvenimenti nella loro vita che non avevano condiviso.

"Bene,andiamo allora?" disse la bionda prendendo la borsetta e scortandola fino alla porta d'ingresso per andare in centro.
"Okay!"rispose sorridente Eleanor leggermente emozionata.
Arrivarono all'automobile di Meredith che fece cenno alla sua amica di sedersi davanti affianco al sedile del guidatore.
Sfrecciarono per Siattle dirette poi al laboratorio di cucito della zia della bionda.
Di certo le avrebbe fatto risparmiare un bel po' di soldi, pensò la bruna tranquillizzandosi,riportando la mente al suo povero portafogli.

Scesero finalmente davanti ad un edificio marroncino scrostato, con dell'edera rampicante sulla parte superiore della facciata.
Spinsero la porticina in legno per poi camminare in una salettina con tantissimi dipinti ad olio su tela,raffiguranti per la maggior parte donne e bambine dagli abiti candidi più sgargianti e delicati.
Eleanor sorrise guardando le guance rosee e paffute di una di esse per poi seguire Meredith nel corridoio.
Davanti ad una porticina anch'essa di legno quest'ultima si ritrovò a bussare con le nocche della mano sinistra facendo un breve occhiolino alla ragazza.
"Sì?"sentirono dall'altra parte della stanza, dietro alla porta.
"Sono io zia,ti ho portato una cliente!"rispose lei ridacchiando per poi sorridere e lasciare un bacio sulla guancia della anziana donna che pian piano aprì loro la porta.
"Meredith, ma non mi dire!"la abbracciò sistemandosi gli occhiali sul naso allungato e piccolo,simile a quello della ragazza.
Eleanor fece un cenno amichevole per poi educatamente oltrepassare la porta assieme alla bionda.
"Bene,desiderate?"chiese cordiale la donna sedendosi su una sedia facendo partire abilmente una macchina da cucire ultimo modello e contemporaneamente al cucire il pezzo di stoffa sotto macchina, girare lo sguardo verso le due giovani.

"La qui presente Eleanor,la mia migliore amica,avrebbe bisogno di un abito per il suo matrimonio"disse Meredith precedendola e prendendola sotto braccio allegramente. Eleanor arrossì annuendo.
"Oh ma guarda un po'! Davvero cara? Ti sposi?"
"Sì"ammiccò un sorriso la bruna.
"Sono felicissima per questa notizia! Bene quindi iniziamo con la progettazione del tuo abitino! Vieni, cara..."e si lasciò seguire dalla ragazza al settimo cielo.

Con le sue dita esperte ed affusolate vide poi all'opera la vecchia donna sul suo corpicino,sistemare alcuni cartamodelli sul tavolo di legno accanto a loro tre e poi appuntare misure prese con il solitissimo metro da sarta giallo zafferano.
Passarono all'incirca una mezz'ora a discutere sui dettagli dell'abito e si ritrovarono ad uscire dal negozietto con il sorriso sulle loro labbra e un appuntamento per il ritiro e la prova del vestito,dato che non avevano molto tempo la ragazza si sarebbe comunque accontentata del risultato.

My Little Patience ||Axl Rose||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora