Capitolo 3

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Digito il numero di Giulia e dopo qualche squillo sento la sua voce.

Le spiego brevemente la situazione e arrivo finalmente davanti al palazzo. Giulia mi dice anche che ci sono un paio di chiavi di scorta nella pianta di fianco all'entrata.

Noto che Federico si è addormentato, scendo e faccio il giro per arrivare ad aprire la sua portiera.

"Federico.. Svegliati." Gli dico scuotendolo leggermente sulla spalla.

Lui si muove un attimo e cerca di scendere dalla macchina, lo aiuto dato che non sta neanche in piedi.

Gli porto il suo braccio attorno alle mie spalle per reggerlo ed entriamo in ascensore, Giulia mi ha detto che abita al secondo piano.

Federico si è accoccolato a me, è appoggiato sulla mia spalla e ha gli occhi chiusi.

Arriviamo davanti alla sua entrata e prendo le chiavi. Appena entriamo nell'appartamento lo porto nella sua camera da letto e lo distendo sul letto.

Gli tiro via le scarpe e gli riallaccio la camicia, per non prendere freddo.

"Benjamin, ti prego, nel secondo cassetto del comò ci sono alcuni pantaloncini corti, puoi prendermene un paio?"

Apro il cassetto e vedo che sono vestiti molto larghi e vecchi, saranno quel genere che si usa per stare in casa e basta. Gliene lancio un paio neri.

"Mh.. Grazie." Mi dice, la sua voce è roca, dovuta dal sonno. Non so ma ho la sensazione che volesse mandarmi via mentre diceva quel grazie. Non voglio andare via.

Mi dirigo in cucina e noto i quadri appesi nel corridoio, ci sono sia dei dipinti che delle foto.

L'appartamento comunque mi piace, è molto moderno. Nello stile di Federico.

Mi siedo su uno sgabello della cucina e Fede mi raggiunge.

"Sei ancora qua?" Mi chiede, molto freddo. "Vuoi qualcosa da bere? Acqua, succo, caffè?"

"Un caffè va benissimo."

È in mutande, è solo in mutande. Sono delle mutande di Jack Wills, una delle mie marche preferite. Perché non si è messo i pantaloni che gli ho dato? Magari vuole stare più comodo, oppure non gli piacevano. E perché si è tolto la camicia dopo che gliel'ho riallacciata? Diamine Federico.

"Che corsi fai a scuola? Non ti ho mai visto." Mi dice mentre mi porge il caffè insieme allo zucchero.

"Non mi hai mai visto semplicemente perché non vengo a scuola." Gli dico prima di sorseggiare il caffè.

Quando lo finisco lo riappoggio sul tavolo.

"Sarà meglio che vada ora.." Dico grattandomi la nuca.

"Grazie Benji, ci vediamo." Mi saluta prima di chiudere la porta d'ingresso.

È un ragazzo davvero strano.

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Fede's POV

Mi sveglio con un mal di testa allucinante, guardo l'orario e sono già le undici passate. Sto malissimo, i sintomi di ieri sera iniziano a farsi sentire.

Il mio telefono squilla. È Giulia.

"Fede, oggi vieni con noi dal bar Pink Flowers?"

Le dico di sì, sembrava molto felice di chiedermelo e non volevo ferirla con un semplice no.

Vado in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare, faccio una colazione abbondante, non ho voglia poi di cucinare per pranzo.

Appena finisco vado in bagno a prepararmi una vasca per rilassarmi, l'acqua la faccio scorrere leggermente fresca.

Mi ci immergo e la sensazione è straordinaria, è molto rilassante. Mi sono ricordato ora di non aver chiesto a Giulia per che ora devo essere al bar. Prendo il telefono che ho appoggiato vicino al lavandino e le scrivo un messaggio, lei mi risponde di venire quando voglio. Perfetto.

Sto nella vasca per altri quindici minuti buoni per poi uscire. Mi asciugo e mi dirigo in camera a prendere i vestiti.

Mi metto un paio di pantaloni neri stracciati e una maglietta a maniche corte dell'Adidas. Infilo le scarpe e esco.

Entro in macchina e si congela, fa seriamente molto freddo e fortunatamente ho una felpa sul sedile del passeggero, è nera, il nero sta bene con tutto vero?

Raggiungo il bar e quando entro vedo che c'è già davvero troppa gente. Saluto tutti e mi siedo vicino a Liam e Louis.

Noto che ci sono anche le ragazze di ieri sera, Jessica e l'altra, non ricordo neanche più il nome.

I miei occhi infine si legano a quelli del ragazzo che mi ha accompagnato a casa ieri dopo la festa, Benji.

Ieri sera, quando eravamo a casa mia giravo solo con le mutande, che imbarazzo.

Liam e Louis parlando di qualcosa e cerco di agganciarmi al loro discorso ma improvvisamente sento qualcuno battermi sulla spalla e di conseguenza mi giro.

"Federico, puoi venire un attimo fuori con me?"

Suddenly | FENJIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora