Capitolo 9

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"Benji, vieni qua." Lo chiamo dal bagno. Ho recuperato dei disinfettanti e delle fascette per i suoi tagli.

"Arrivo." Lo sento dire, penso sia in sala.

Entra in bagno con in mano la polaroid, ancora. Inizia a scattare foto a caso.

"Benji, smettila dai." Dico ridacchiando. Lui non mi ascolta e mi fa altre foto mentre prendo altri disinfettanti.

Ne fa una dove riprende anche se stesso e infine facciamo un selfie con delle facce strane.

"Ti sei affezionato alla mia polaroid?" Gli chiedo.

"Assolutamente si."

"E fortunatamente non hai ancora visto tutte le altre macchine fotografiche che ho nello studio."

Appena finisco di pronunciare quelle parole i suoi occhi si illuminano.

"Federico, dovrai farmi vedere tutte quelle fotocamere, a qualunque costo." Mi impone. Io rido ancora e quando finalmente mette giù la mia polaroid, lo faccio sedere sulla tazza chiusa. Inizio a tamponargli i tagli.

"Sei carino quando fai il dottore." Scherza e io rido.

Finisco e metto a posto tutte le cose usate per fare l'infermiere.

"Mi piace come sei vestito stasera." Mi dice.

"Grazie." Gli rispondo, "a proposito, dato che questa maglietta ha i bottoni dietro sul collo, puoi sbottonarli?" Gli chiedo con molto imbarazzo e lui ridacchia.

"Mh, certo." Dice posizionandosi dietro di me.

Sento il suo respiro sul mio collo e i brividi si stanno impossessando di ogni centimetro del mio corpo.

Sembra una tortura, per vedere fino a quando resisto. Le sue lunghe dita mi accarezzando il collo.

È da tanto che il mio corpo non reagiva così sotto il tocco di qualcun altro.

Finalmente sbottona tutti i bottoni e mi si intravede la schiena. Prendo la felpa che mi ha dato Benji, un paio di pantaloni comodi e una maglietta e mi chiudo in bagno.

Benji's POV

Quasi tremavo mentre gli sbottonavo i bottoni della maglietta, diamine.

Era così sexy, mamma mia.

Tutte le cose che sono successe stasera sono troppe, ma con lui è tutto nuovo.

Mi siedo sulla sedia della sua scrivania ed esce dal bagno con addosso la mia felpa, una maglietta con lo scollo a V e dei pantaloncini neri.

"Federico, le macchine fotografiche." Gli dico. Lui ride buttando la testa all'indietro, spegne la luce del bagno e mi fa segno di seguirlo.

Mi porta nel suo studio, c'è una scrivania più grande di quella che ha in camera e le pareti sono bianche con la sedia di pelle, sembra una stanza di quelle dei film americani.

Sulla parete destra ci sono dei libri mentre sulla sinistra ci sono un sacco di macchine fotografiche, quasi come un negozio.

Resto senza parole, chissà quanto sono costate tutte, neanche voglio immaginarlo.

Lui si siede e mi lascia via libera su guardarle tutte. Ci sono tantissimi tipi, dalle più grandi alle più piccole.

"Ma sei uno youtuber?" Gli chiedo.

Lui ride ancora, quanto amo il suo sorriso.

"No, ma mi piace molto fare le foto. E inoltre se tu vedi la prima di là" Me la inficia e io la prendo in mano, "quella la uso per filmare la mia giornata, quando sono da solo e mi annoio mi filmo sempre, non so perché."

"Sei un daily vlogger."

"No, non ho un canale YouTube." Risponde ridacchiando.

Improvvisamente prendo in mano questa telecamera e mi riprendo.

Inizio a parlare a vanvera e Federico ride, mi raggiunge e si posiziona dietro di me mettendo una mano sulla mia spalla.

Ridiamo e scherziamo come due cretini. Lo inquadro e faccio lo zoom sul suo naso per prenderlo in giro.

Decido di smetterla, sotto varie suppliche di Federico e la rimetto al suo posto.

"Che vuoi fare ora?" Mi chiede. Usciamo dallo studio e andiamo in cucina.

"Vuoi che ti porto in un posto?"

"Che posto?" Mi chiede aggrottando le sopracciglia.

"Lo amerai, fidati di me."

"Perché dovrei fidarmi? Magari è un piano per uccidermi."

"Se avessi voluto ucciderti l'avrei già fatto, Federico."

Lui resta in silenzio e tira fuori una scatola di cereali per mangiarne un po'.

"Va bene, portami in questo posto." Afferma. Sono felice e ci dirigiamo alla macchina.

"Comunque.. Come mai la mia felpa?" Chiedo, abbasso il volume della musica per sentire meglio la sua voce.

"Mi piace.. E poi profuma." Mi dice. In effetti gli sta anche molto bene.

"Posso tenerla?" Mi chiede.

"Devi."

Suddenly | FENJIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora