Benji's POV
Probabilmente oggi se non ci fosse stato Fede avrei ucciso Taylor, o comunque l'avrei picchiata fino a fargli uscire tutto il sangue che hai in corpo. Anche se è una femmina a me non interessa, odio il fatto che tutti lo guardino e che tutti lo vorrebbero. Sono già in paranoia per questa sera alla festa, lo terrò con me tutto il tempo, per forza.
Quando eravamo soli nello spogliatoio Dio solo sa cosa avrei voluto fargli e quanto l'avrei voluto vicino a me. Era così bello che mi venivano i brividi anche solo a guardarlo, aveva i calzoncini blu che gli segnavano perfettamente il suo sedere. Merda.
Mi fa impazzire il fatto che sia stato così timido con me, che alcune volte ancora si imbarazza e nasconde il suo viso anche se odio quando lo fa. Voglio che mi guardi, amo che mi guardi. E amo il fatto che passi da essere imbarazzato ad essere a suo agio vicino a me.
Lo ripeterò all'infinito che illegale. Non so come gestire il fatto che lui sia così tanto per me, non mi è mai successo. Non voglio nemmeno a metterlo, non saprei come fare. Non so nemmeno cosa sia tutto ciò. Insomma, stiamo insieme? Penso di sì ma non ce lo siamo mai nemmeno detto.
Lo vedo scendere dal suo appartamento e venire verso la mia macchina e terribilmente bellissimo. La camicia è sbottonata fino all'ombelico. Dovrò tenere d'occhio i vari gay che ci saranno alla festa.
"Benji" dice salendo in macchina mentre sporge verso di me per lasciarmi un bacio sulla guancia.
"Ciao, piccolo" lo vedo arrossire inciampo nel mio stesso sguardo. Non so perché l'ho chiamato così, penso che mi sia sfuggito.
Ridacchia e mi sorride mentre io metto in moto la macchina.
"Stai bene" le dico e non mi fa nemmeno finire la frase che inizia a parlare.
"Sul serio? Intendo, non sapevo cosa mettermi e quindi ho deciso per questo ma mi sento un po' aperto e troppo esposto e poi non saprei, insomma" sospira mentre continua a parlare a divagare, rido mentre lo vedo così insicuro.
Arriviamo alla festa e prima di entrare in si accende una sigaretta e si siede sul muretto, non ho intenzione di lasciarlo qua da solo.
Sospiro quando lui inizia fumare e la voglia di buttargli a terra la sigaretta mi attraversa la mente e il corpo più volte ma mi controllo. Penso che ci sia qualcosa che lo rende nervoso.
Mi siedo accanto a lui e porto il mio braccio dietro la sua spalla.
"Cosa succede?" Gli chiedo piano mentre facendo finta di niente gli prendo la sigaretta dalle labbra e la porto alla mia bocca almeno per adesso non si torturerà da davanti a me.
"Non ci sono varie ragazze lì dentro o qualcosa del genere vero?" Chiede incerto mentre mi guarda.
In un primo momento mi arrabbio per quella sua domanda e mi verrebbe voglia di urlargli contro ma poi mi ricordo che ha tutto il diritto di chiedermelo dopo quello che è successo. Sembra ferito. Ovvio che lo è.
"No" dico piano cercando di restare calmo "E anche se ci fossero, non mi importa. Ci sei te con me" gli dico e lui si rilassa prima di appoggiare la testa sulla mia spalla e lasciarmi baci umidi sul collo, nel mio punto debole. Se continua così potrei indurirmi anche solo per questo.
"Fede" lo supplico mentre mi alzo e lo porto dentro. Lui ridacchia.
Quando siamo dentro però c'è più casino delle altre volte. Lui prende subito un drink sotto il mio sguardo severo.
"Non berrai questa sera" gli dico contro il suo orecchio mentre lui ha già finito un bicchiere.
Annuisce e basta dato che sa che potrebbe iniziare una discussione fra noi. Mi salutano alcune ragazze ed ogni volta che succede Fede si acciglia, i suoi occhi tornano di ghiaccio come i primi tempi che lo conoscevo. Odio vedere quel freddo nei suoi occhi.

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Suddenly | FENJI
FanfictionLo amavo per il modo in cui è riuscito a capovolgere le mie opinioni sulla vita e mi ha fatto innamorare di ogni singola parte di se stesso.