Capitolo 23

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Fede's POV

Sono seduto sul letto mentre continuo a guardare Benji che dorme ed è terribilmente bellissimo. Cosa ho fatto ieri sera? Avrei dovuto urlargli contro, mandarlo via e non volerlo più vedere, invece ho fatto tutt'altro. L'ho tenuto vicino a me perché la verità è che ho paura che se ne vada, che mi lasci solo. Ho paura che vada via da me.

Ieri sera quando è tornato da me mi sono sentito come se tutto quello che lui aveva fatto cadere si fosse riaggiustato e mi sono sentito malissimo perché per quanto lui mi abbia ferito, volevo solo che tornasse da me.

Secondo me Benji deve ancora capire il fatto che è gay, devo ancora capirlo anche io sinceramente ma per adesso mi va bene così, voglio che sia tranquillo con me e che venga qua da me quando ha bisogno perché posso dargli tutto quello che vuole e di questo lui deve essere sicuro.

"Fede" mormora mettendosi seduto e passandosi più volte le mani sugli occhi. Terribilmente bello. Mi sorride leggermente mentre mi avvicino a lui.

Mi mette una mano sul fianco mentre cerca il mio sguardo ma io guardo ovunque tranne che i suoi occhi. Non so se ce la faccio a reggere il suo sguardo, mi sento anche leggermente in imbarazzo dopo quello che è successo ieri sera.

Sospira mentre avvicina di più il suo viso al mio.

"Guardami, ti prego" sussurra e finalmente alzo lo sguardo. I miei occhi nei suoi occhi e mi sento il cuore contento. Basta questo. I suoi occhi. Oh merda, in cosa cazzo mi sono messo.

"Io... Scusa. Scusa" dice piano mentre continua guardarmi. Non voglio discutere con lui, se discutiamo magari lui se ne va andrà e io non voglio.

"È uguale, tutto ok" mormoro e la mia voce esce fuori più provata di quanto mi aspettassi, ma non gli do il tempo di rispondere perché appoggio le mie labbra sulle sue.

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Arrivo alla palestra della scuola pronto all'allenamento. Spero sia il primo ed ultimo allenamento che mi mettono il sabato pomeriggio perché sennò potrei pensare di lasciare la squadra. E menomale che non ci sono partite da fare, faccio basket solo per sfogarmi un po'.

Indosso la divisa di allenamento e mi metto una fascetta per tenere in dietro i capelli che ormai sono cresciuti.

Noto sugli spalti Benji, Louis, Giulia e tutti gli altri.

Faccio cenno a loro di andare via, non ho intenzione di allenarmi sotto i loro sguardi, ma non si muovono, ridono leggermente e fanno delle linguacce. Immaturi. Immaturi e adorabili.

Iniziamo a scaldarci e dall'altro lato della palestra c'è la squadra delle cheerleader, odio allenarmi quando ci sono anche loro perché ci guardano e ci provano spudoratamente con noi e la cosa mi dà un po' fastidio a volte. Ricordo che una volta Giulia e una sua amica si erano messe in una rissa perché il capitano della squadra mi stava praticamente costringendo ad andare con lei e penso che Louis lo stia raccontando a Benji dato il suo sguardo accigliato e la mascella leggermente tesa. È adorabile.

L'allenamento è finito e resto in palestra per mettere a posto i tappetini.

"È un po' che non ci vediamo" il capitano della squadra delle cheerleader, Taylor, interviene rompendo il silenzio. Non ho voglia di stare qua con lei.

"Taylor.. no." Dico velocemente mentre le do le spalle. Guardo in alto sugli spalti, i miei amici sono ancora lì e guardano la scena attentamente. Fulmino Benji con lo sguardo e gli faccio un cenno di venire da me.

Si precipita giù e piano piano si avvicina a me e mentre Taylor continua a parlarmi.

"Allora, io te abbiamo ancora un'uscita in sospeso" mi dice Taylor.

"Io non penso" dice Benji duramente mentre viene verso di noi. Gli sorrido leggermente.

"Cosa? Ora sei gay?" Chiede scioccata Taylor e mi viene voglia di appenderla al muro. La detesto.

"Beh hai qualche problema? La gente cambia. Ora vedi di farti un giretto di là e di provarci con qualcun altro. Buona giornata" ringhio verso Taylor. Lei rimane un po' in imbarazzo e si gira per uscire dalla palestra. Forse sono stato un po' duro con lei, ma non mi interessa.

"Lasciala perdere" mi dice Benji tirandomi gentilmente per il polso e mi riporta accanto a lui. Lancio uno sguardo di fuoco a Taylor prima di seguire Benji negli spogliatoi.

Gli altri ragazzi non ci sono, per fortuna. Non voglio che Benji li vede mentre si cambiano o cose del genere.

Inizio prendere le cose nel mio armadietto e le sistemo sulla panchina per sedersi.

"Ci prova con te spesso?" Mi chiede Benji mentre si gira a guardarmi.

"No, era da un po' di tempo che non ci parlavamo" gli spiego. Sembra leggermente teso.

"Benji non voglio che Taylor ti faccia cambiare idea su di me, a me piace essere gay, e mi piaci tu" gli dico mentre mi avvicino a lui mettendogli una mano sulla spalla e l'altra sul petto. Sento i suoi muscoli rilassarsi leggermente a quel tocco e chiude leggermente gli occhi mentre mi bacia la fronte.

"Lo spero" mormora contro i miei capelli.

Mi acciglio con le sue parole e porta il suo sguardo nel mio. Mi guarda attentamente e io faccio lo stesso con lui. Non voglio che si senta come se deve essere per forza obbligato a stare con me o qualcosa del genere, lui per me speciale non è come gli altri. È diverso.

"Devi essere sicuro di questo, Benji" gli dico piano e lui accenna un sorriso prima di portare le sue labbra sulle mie in un bacio veloce che vorrei davvero continuare ma non posso, devo cambiarmi.

"Girati" gli dico interrompendo il nostro bacio. Alza un sopracciglio e mi guarda leggermente storto.

"Che?" Mi chiede confuso.

"Devo cambiarmi" gli spiego nell'imbarazzo assoluto. Lui ridacchia e fa come gli ho detto.

"Sai, in questo momento sembri molto innocente" mi dice mentre è di schiena.

"Cosa intendi?"

"Che non sembri il Fede che ieri sera" lo interrompo velocemente mettendo una mano sulla bocca da dietro non curando il fatto che sono in mutande, imbarazzante.

Ride contro la mia mano mentre si gira velocemente e mi prende delicatamente i polsi nelle sue mani.

"Non dirlo" lo minaccio mentre il suo sguardo brucia sul mio corpo. Ed è davvero strano ma non mi sento in imbarazzo, sono tranquillo. Con lui davanti a me io sono tranquillo.

Ridacchia e mi guarda con malizia.

"Sei illegale" sussurra al mio orecchio.

Sento le guance andarmi in fiamme mentre nascondo il viso sul suo petto per non farmi vedere.

Ride ancora per quel mio gesto e poggia le sue mani sui miei fianchi con possesso. Non penso che mi abbia mai toccato in quel modo.

"Vestiti perché potrei non rispondere alle mie azioni" mi dice mentre lascia diversi baci sulla mia fronte e finisco di vestirmi.

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"Devo farmi la doccia" dico a Benji quando entriamo in casa.

"Questa sera andiamo alla festa, okay?" Mi chiede senza dire niente a proposito della mia doccia.

Annuisco anche se non so se voglio davvero andare. Magari si, magari è una buona idea.

Mi fa cenno di andare verso di lui così lo raggiungo.

"Dimmi"

"Ti passo a prendere alle nove, va bene?" Mi chiede mentre mi tiene vicino al suo corpo. Annuisco leggermente per poi baciarlo. È tutto il giorno che ci diamo baci veloci, voglio un bacio vero.

Stringe i miei fianchi e amplifica il bacio chiedendomi l'accesso con la lingua mentre porto una mano nei suoi capelli.

"Ciao Fede" mi bacia di nuovo le labbra prima di andare via.

Suddenly | FENJIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora