Capitolo 15

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Apro la porta e mi ritrovo un ragazzo con la cresta tutta rovinata, gli occhi iniettati di sangue. È ubriaco, si capisce dall'odore di alcol che emana.

In più ha il labbro che sanguina, ottimo.

"Federico." Piagnucola, mi sposto per farlo entrare.

"Benji che è successo?" Gli chiedo ma non risponde.

Lo prendo per mano e lo trascino in bagno con me, prendo un asciugamano e lo bagno d'acqua per appoggiarlo sul suo labbro.

"Sei così bello Fede." Sussurra.

"Cos'è successo Benji?" Chiedo duramente.

Sospira prima di schiudere la bocca e iniziare a parlare.

"Federico, cazzo, tu sei diverso dagli altri, e questa cosa mi spaventa. L'altra sera non mi hai baciato tu, ti ho baciato io e quel bacio è stato così tanto, lo desideravo da troppo tempo. È cambiato tutto dentro di me da quando ti ho incontrato, e merda, non so cosa mi sta capitando. Non so nulla. So solo che sono di nuovo in questo fottutissimo appartamento e non sto più capendo niente nella mia vita. Sei costantemente nella mia testa, ogni cosa mi rimanda a te. E Federico, se devo essere sincero, la settimana che tu non c'eri mi scopavo ogni sera una ragazza diversa ma in testa avevo solo te. E siamo di nuovo da capo, tu sei così freddo. Scusa tanto per tutto sto casino, ma non voglio che bevi. Poi le ragazze ci provano con te e mi dà fastidio. Se solo, ci provassimo?"

Finisce di parlare e ha il respiro affannato, mi sono davvero dovuto sforzare a capire quello che ha detto.

Sono belle le cose che ha detto, a parte quando mi ha detto che andava a casa delle ragazze.

E mi da fastidio che lui può e io no.

"Anche a me da fastidio quando le ragazze ti stanno vicino.. E su questa cosa dobbiamo fare un bel discorsetto perché come non posso io, non puoi neanche tu." Gli dico con calma mentre passo un indice sul suo labbro ferito.

"Lo so, lo so e hai ragione. Non farò più queste merdate però ti prego, proviamoci, ho seriamente bisogno di sapere come possono andare le cose tra noi due." Conclude.

Sospiro mentre prende il mio viso tra le mani incastrando i nostri sguardi.

"Fede." Quasi mi supplica.

"Domani mattina magari non vorrai più, ci ripenserai e io resterò li, solo." Gli dico calmo.

"No no no e no, non dire stronzate. Sai che non lo farò." Si agita e passa le mani nei capelli.

Appoggio le mani sulle sue e gliele appoggio in grembo. Si tranquillizza a quel contatto.

"Non posso saperlo Benji, ci conosciamo così poco."

"Ci vorrà del tempo, con calma. Però voglio conoscerti mentre ti sto accanto, e non mentre sto con le ragazze."

Sobbalzo a quelle parole e lui ridacchia.

"'Ma io sono un casino, lo sai questo?" Lo avverto e lui ride leggermente.

"Lo sono anche io, ma non importa, vuol dire che ci lavoreremo." Sorride.

Riporto l'indice sul suo labbro ferito senza dire niente mente lui mette le mani sui miei fianchi stringendoli leggermente. Amo il contatto con lui.

"Okay." Sussurro sulle sue labbra, "però niente più ragazze, per entrambi."

Annuisce e sembra contento, lo sono anche io nonostante abbia un po' di paura, non so a cosa sto andando incontro.

Mi avvicino piano a lui e gli lascio un bacio a stampo sulle labbra. Non premo forte per paura di fargli male ma lui mi stringe di più e amplifica il bacio.

Sorrido sulle sue labbra.

È così bello.

Benji's POV

Mi ha dato un'occasione e non ho intenzione di sprecarla.

Ho davvero bisogno di tutto ciò. Ho davvero bisogno di lui.

Non mi importa più niente delle ragazze, voglio solo lui.

Se andasse bene? Sarebbe stupendo.

Lui è così diverso.

Mi alzo dalla tazza del bagno e lo porto fino alla sua camera.

Non ho intenzione di fare niente, anche se vorrei, non posso.

Solo adesso che siamo faccia a faccia noto che ha addosso la mia felpa, è adorabile.

"Vuoi provare a dormire qua?" Gli chiedo indicando il letto.

Ci pensa un po' prima di annuire e sorridere.

Si gira verso l'armadio e mi porge alcuni vestiti maschili decisamente molto più larghi dei suoi soliti.

Aggrotto la fronte. Perché ha dei vestiti così grandi nell'armadio?

"Sono di mio fratello." Mi risponde come se mi leggesse nella mente.

"Oh" rispondo.

"Vai pure in bagno." Mi dice.

Sono dei pantaloni della tuta e una maglietta a maniche corte, suo fratello deve essere più o meno grande come me dato che mi calzano a pennello.

Torno di là e lui è seduto sul letto.

Sembriamo più due migliori amici o qualcosa del genere.

Appoggia il telefono sul comodino vicino al mio, e mi sporgo verso di lui abbracciandolo.

È così piccolo nelle mie braccia.

Gli lascio un piccolo bacio sulla fronte e piano piano si addormenta.

È fottutamente bellissimo.

Suddenly | FENJIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora