Capitolo 12

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Benji's POV

Rimane in silenzio dopo che finisco di parlare e si rimette la cintura. Guido verso casa mia questa volta.

"Dove siamo?" Chiede appena arriviamo.

"A casa mia." Le rispondo e ci dirigiamo verso l'entrata.

Quella camicia gli sta da dio e il mio autocontrollo sta finendo.

Questo ragazzo è troppo.

Appena entriamo in casa lui si toglie subito le scarpe e le lascia vicino all'entrata.

La casa è abbastanza in ordine.

Vado verso camera mia e lei mi segue.

"Benji." Mi chiama mentre si guarda intorno.

"Posso restare qua stanotte?" Chiede, le sue guance si sono tinte di rosso per l'imbarazzo e abbassa subito lo sguardo.

Amo quando è così in imbarazzo.

"Sì, certo." Gli rispondo.

Mi sorride leggermente.

Mi avvicino a lui e gli prendo le mani per intrecciarle con le mie.

I suoi occhi sono leggermente gonfi a causa delle lacrime.

Non penso a nessuna di quelle parole che ho detto riguardo a lui.

"Sono un casino." Sussurra sul mio petto.

"Lo sono anche io." Gli rispondo.

Questa vicinanza è davvero molto piacevole.

Gli prendo qualche mio vestito dall'armadio e glieli passo. Si rifugia nel bagno per cambiarsi. Gli staranno un po' grandi dato che lui è più piccolino di me.

Intanto mi cambio anche io mettendomi il mio pigiama quando finalmente Federico esce dal bagno. Sta bene con addosso la mia roba.

"Adorabile." Lo prendo in giro.

"Dormirai sul letto, io vado sul divano." Gli spiego ma vedo il suo sguardo diventare di pietra.

"No, no, davvero Benji."

Le sue guance diventano rosse per l'imbarazzo, apre la bocca ma non riesce a parlare.

Si avvicina a me e si siede sul letto.

"Non so perché ma non riesco a dormire sul letto, insomma si ci dormo ma molto raramente, preferisco dormire sul divano. Quindi tu dormi pure qua, io vado sul divano." Confessa.

"Vuoi dormire con me?" Gli propongo.

Lui incatena subito il suo sguardo con il mio mentre annuisce sorridendo. Non mi sono mai sentito più felice di così.

Mi metto sotto le coperte e sento anche lui fare lo stesso.

Probabilmente sta pensando che tutto ciò è folle, ma alla fine è questo quello che siamo. Due folli.

Mi avvicino a lui e si appoggia su un braccio per guardarmi, io giro la testa.

"Non so se riuscirò a dormire."

"Vorrà dire che resterò sveglio con te." Lo rassicuro. È troppo carino quando è stanco.

Si distende comodamente nel letto, l'argomento di cui abbiamo parlato prima in macchina non è ancora finito ma non ho voglia di tirarlo fuori ora.

"Federico." Lo chiamo.

"Dimmi." Si gira verso di me. Studio qualche secondo i suoi lineamenti, sono davvero perfetti.

È bellissimo.

Cosa non gli farei.

Il mio autocontrollo è ufficialmente finito.

È steso a pancia in giù mente mi guarda. Mi avvicino a lui e faccio scorrere una mia mano sul suo fianco. Merda.

Gli bacio il collo e la mascella, arrivando poi fino agli angoli della bocca.

Le nostre labbra finalmente si incontrano. Sembrano essersi desiderate a lungo, combaciano perfettamente con le mie.

Gli chiedo l'accesso con la lingua che mi concede subito.

È come un perfetto bacio.

Giuro di non aver mai baciato così, ed è molto più di un bacio.

"Benji." Geme tra un bacio e l'altro.

Mette le mani sul mio petto e mi stacco da lui.

"Buonanotte Benji." Mi dice.

"Buonanotte Fede."

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Fede's POV

Mi sveglio e Benji non è accanto a me. È una cosa così folle il fatto che abbiamo dormito insieme, e che gli ho dato il permesso di baciarmi.

Aspettavo quel bacio da sempre. Ed è proprio quel bacio mi ha fatto capire che ormai a me piace Benji, mi piace proprio, adoro stare con lui.

Ormai le cose che mi piacciono sono cambiate da quando è arrivato lui. Non è più come prima.

Questa notte ho dormito quasi sempre, mi sono svegliato solo due volte ma quando ho visto che Benji era accanto a me mi sono tranquillizzato.

Scendo dal letto e seguo la luce della cucina. È seduto su uno sgabello con in mano la sua ciotola di cereali.

"Federico."

"Ciao."

Mi indica la mia tazza e faccio colazione anche io.

"Hai dormito bene?" Mi chiede, non sembra sentirsi a disagio come mi sento io.

"Si, grazie per avermi fatto restare." Gli dico, gli porgo la mia tazza vuota per metterla nel lavandino.

"Non è niente, tranquillo." Mi risponde con un sorriso.

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Scusate gli errori!

Suddenly | FENJIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora