Capitolo 14

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Mi dispiace andarmene solo per mio fratello, mia madre e mio padre sono ci sono stati poco o niente in questi giorni.

Ma sono contento di essere a casa adesso, mi sentivo fuori posto a Wolverhampton.

Mi hanno chiamato Giulia e Louis per chiedermi dove fossi, semplicemente ho detto che ero fuori città.

Bussano alla porta e io non so se voglio vedere gente, ma apro lo stesso.

"Ciao Fede." Mi saluta Niall. Niall? Che ci fa qua?

"Niall." Gli sorrido.

"Giulia mi ha detto che eri fuori città, è andato tutto bene?" Mi chiede mentre ci accomodiamo in cucina.

Gli racconto un po' di questa mini-vacanza e parliamo di altre cose.

"Stasera c'è una festa da Pink Flowers, vieni? Ieri non sei venuto alla nostra." Mi sembra molto entusiasta mentre me lo chiede, mi dispiace dirgli di no.

"Mmh.. Si vengo, dammi solo il tempo di prepararmi e ci sono."

Sparisco in bagno per farmi una doccia veloce lavandomi i capelli, me li asciugo velocemente.

Metto una camicia, come sempre, e dei pantaloni di jeans strappati.

"Sono pronto." Dico a Niall.

Entriamo in macchina, devo dire che mi piace davvero questo ragazzo. Sono contento che Giulia stia con lui.

"Come va con Giulia?" Oso chiedere.

Lui sorride immediatamente e diventa leggermente rosso.

"Lei è.. Fantastica, è seriamente fantastica." Mi dice guardando dritto davanti a lui.

Io rido e non gli chiedo più niente, anche perché siamo arrivati alla discoteca.

Mi accendo subito una sigaretta e noto che ci sono un sacco di macchine, ci sarà un casino di gente.

"Giulia?" Chiedo a Luke.

"È di là con Jessica, Heisel e Jennifer, ci sono anche Benji, Louis, Calum e altri." Mi spiega.

Quindi Benji è qui.

Ci sono rimasto male sinceramente, mi bacia e fa il carino con me e poi neanche una parola.

Ogni volta che abbasso il mio muro, qualcuno mi ferisce sempre. Fanculo.

Ci sediamo sul divanetto mentre fumiamo una sigaretta.

"Sai Fede, non starci male.. Insomma, penso che tu gli abbia dato fin troppa confidenza." Mi dice Luke.

Che?

"Hai capito male Luke." Affermo mentre prendo un bicchiere dal tavolo. Scuote la testa e se ne va.

Esco un attimo, ho bisogno di aria fresca. Mi siedo su un muretto lì vicino e mi accendo un'altra sigaretta.

È pieno di gente anche fuori, ma meno rispetto a dentro.

Fortunatamente Jessica non viene a rompermi il cazzo.

Dopo un'oretta ho buttato giù qualche bicchiere ma mi sento ancora fin troppo bene per essere soddisfatto. Mi fa un po' male la testa.

Riesco a vedere dal bancone dove sono ora Benjamin, seduto sul divano con qualche ragazza lì intorno, Heisel compresa.

Corro fuori veloce perché la sensazione di vomito si è impossessata di me, non so se è per aver visto Benjamin o per il troppo alcol.

Tossisco due o tre volte prima di vomitare tutto per terra mentre una mano mi accarezza la schiena. Non è la mia.

Non dico nulla, faccio finta di niente. Mi accascio per terra a qualche passo dal mio vomito incastrando la testa tra le mie gambe, calde lacrime scendono sulle mie guance.

Sono lacrime di stress, penso.

Fermo subito le lacrime ma penso che la persona che mi ha aiutato non se ne sia accorta.

"Mi dovrei incazzare con te adesso." Mi dice Benjamin mentre si piega davanti a me.

Era lui allora.

"Vai via Benji." Mi alzo e mi metto davanti a lui.

Non voglio che mi veda sempre così, in questo stato.

Poi ha detto che dovrebbe arrabbiarsi con me, fanculo. Seriamente.

"Hai bevuto?" Mi chiede. Che domanda stupida.

"Mh, tu dici?" Ironizzo.

"Dove sei stato in questi giorni?" Mi domanda.

"Fuori città." Rispondo alzando le spalle.

"Hai baciato qualcuno o qualcosa del genere?"

Ma è un interrogatorio?

"Seriamente Benji, mi stai prendendo in giro? No. Non ho baciato nessuno. Non sono come te." Sputo fuori mentre lo spingo leggermente ma lui afferra il mio polso.

"Davvero? Non ci hai messo tanto a baciarmi l'altra sera."

Sono incazzato. Incazzatissimo. E sono anche ferito.

Non gli rispondo e mi divincolo dalla sua stretta. Voglio tornare a casa, non voglio più vederlo.

Mi sono fatto una doccia levandomi tutto lo sporco che sentivo di avere sulla pelle.

Ho messo dei pantaloni della tuta e la felpa di Benji, non importa quanto sia incasinato, bastardo e lunatico. Questa felpa mi piace.

Sono le tre passate e non riesco a dormire, sto camminando per l'appartamento da ore quando qualcuno bussa in un modo troppo forte alla porta.

Suddenly | FENJIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora