Capitolo 1.

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Eccomi qui, davanti alla TV, il sabato sera, ma non un sabato sera qualunque perché è la sera di San Valentino, una sera freddissima di febbraio, ed io sono qui tutta sola a casa ad ingozzarmi di schifezze per non pensare a quanto l'amore sia una fregatura, perché diciamocelo, in amore si lotta, ma non c'è sempre un lieto fine come nei film.
Scusate, che ineducata sono, il mio nome è Lucrezia Ricci, ho ventidue anni e sono una studentessa alla facoltà di Lingue e Letterature straniere, dipartimento dell'Università degli studi di Bologna.
Purtroppo ho dovuto lasciare la mia famiglia su, a Firenze perché lì non mi hanno presa, però poi qui mi trovai subito bene anche perché fino ai 14 anni sono stata in un bellissimo paesino che è un po' distante da qui.. E lì conobbi una persona che mi cambiò la vita, ma che adesso non nomino neppure perché mi distrusse veramente.
Scocciata dall'ennesimo film "romantico", cambio canale e metto su Rai Uno, che strano, da quanto tempo non vedevo il Festival di Sanremo, pensavo non lo facessero più.
Carlo Conti sta annunciando che ci sarà un collegamento con dei ragazzi, spero solo che non siano chi penso io, ma ecco che appena Carlo Conti finisce di parlare, vedo spuntare sul maxi schermo quel sorriso, quello che mi ha distrutta e che tanto odio, insieme ai sorrisi dei suoi amici nonché colleghi.
"Ciao ragazzi! Che bello vedervi, come va la tournée negli States?" Domanda loro Carlo Conti ed ecco che parla lui, con quella sua voce soave che mi ha fatto battere il cuore,
"Bene Carlo, domani rientriamo in Italia, stasera faremo l'ultimo concerto qui, è un piacere rivederti e rivedere anche questo magnifico pubblico, qualche anno fa abbiamo conquistato i cuori degli italiani e.." non voglio sentire altro perché spengo la TV e mi accascio sul divano piangendo.
Non è possibile, piango ancora per lui, anche se lo detesto, ciò che non capisco è: perché devo piangere così? Mi ha distrutta andando via così senza dire nulla, senza uno schifoso messaggio, io ero innamorata ma lui non ne sapeva nulla. Vabbè che anch'io dopo di lui mi sono dovuta trasferire per motivi lavorativi di mio padre e quindi forse in parte la colpa è pure la mia perché non ho avuto il coraggio di confidargli i miei sentimenti quando era possibile.
Mi asciugo le lacrime e mi guardo allo specchio del salottino, guardo e riguardo quel tatuaggio sulla mia clavicola sinistra che rappresenta il suo nome in arabo, l'ho fatto a 18 anni, a sinistra perché è il lato del cuore e perché nonostante io ce l'abbia a morte con lui non riesco a separarmici proprio; nessuno sa cosa significhi quella parola, neppure la mia migliore amica, quando me lo chiedono rispondo sempre che non lo so, che mi piaceva e l'ho tatuata.
Prendo il telefono e girovago fra i vari social network, ma all'improvviso mia madre mi chiama e ci parlo un po', dice che la prossima settimana verranno a trovarmi e sono davvero felicissima.
Attacco la chiamata e continuo a girovagare finché il mio telefono non squilla di nuovo, ma stavolta è un numero sconosciuto, rispondo ma non sento niente al di là, così continuo ad insistere a chiedere chi sia, ma nessuno risponde; all'ultimo mi stanco e quando sto per attaccare vengo bloccata da una voce:"Lu, sono io.".
La sua voce, non rispondo e attacco la chiamata, come fa ad avere ancora il mio numero? Sono bloccata, ma all'improvviso il mio cellulare segnala l'arrivo di un messaggio, è lui, lo apro ed inizio a leggere:
"Ciao Lu.. Se posso ancora chiamarti così. Lo so, ho fatto schifo a lasciarti quel giorno senza dirti nulla, sono stato un codardo e vorrei chiarire con te, avevamo coltivato una bella amicizia.. Domani è domenica e torno a Roseto, atterro a Roma alle sei, ti va di vederci?
Ti voglio bene." Leggo ogni singola parola ma non so proprio cosa fare, il cuore mi dice di rispondere, ma la mente no, la mente mi istiga a portargli rancore.. Ma in fondo se mi ha cercata un motivo ci sarà, no?
Così decido di seguire il cuore e rispondo al messaggio:
"Sei un grandissimo stronzo. Va bene, domani alle nove in piazza." Invio e dopo poco arriva la risposta:
"Grazie per aver accettato, sono felice..♡ A domani allora, sogni d'oro Lu." Non rispondo più ma mi guardo nuovamente allo specchio, sono rossa in viso, mi sa che nonostante io lo detesti a morte, quel che provo per lui da otto anni a questa parte non è mai cambiato.

Ciao a tutti! Belli e brutti!:P
Scherzo, voi siete belli tutti♡
Avete visto? Sono tornataaaaa ahahah, ho buttato giù qualche idea e spero che come inizio vi piaccia e che comunque mi seguirete come nelle precedenti storie♡
Se qualcuno non le ha già lette e vuole farlo, sono le seguenti:
-"Sei il mio unico Grande Amore//Gianluca Ginoble"
-"Quando l'amore diventa poesia.||Il Volo"
Ora vi lascio, a presto!
-Marty

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