Sento bussare alla porta e alzandomi in fretta dal divano vado ad aprire, ritrovandomi Piero davanti.
"Piero ma che fai qua?" Gli domando ancora un po' intontita per via del sonno,
"Gianluca mi ha detto che Maria è qua con te, oppure è tornata a casa ieri sera?" Mi domanda nervoso sfregandosi le mani,
"No, è su in camera mia, era distrutta, l'ho conosciuta solo ieri sera ma non potevo lasciarla andare in quello stato, comunque entra, ora te la chiamo" dico facendolo accomodare in salotto e salendo su in camera a svegliare Maria.
"Maria... Mary.. Oh, sveglia.." sussurro e lei si stiracchia,
"Buongiorno" dice stiracchiandosi,
"Ti devo dire una cosa"
"Che cosa?" Domanda confusa,
"Piero è sotto e vuole parlarti, dagli un'opportunità, magari vuole spiegarti" le dico sedendomi sul letto con lei,
"Spiegarmi cosa? Le corna che mi ha fatto?" Si innervosisce,
"Per mio cattivo consiglio, faresti bene ad ascoltare ciò che ha da dirti. Segui il tuo cuore, non sbaglierai" le sorrido e mi alzo per andare in bagno,
"Lucrezia?" Mi chiama appena sono vicino la porta,
"Sì?" Mi volto a guardarla,
"Grazie" mi sorride,
"Scherzi? Di niente" sorrido ed esco dalla mia stanza.
Dopo essere andata in bagno torno in camera ma Maria non c'è e sotto c'è silenzio, non ci faccio caso, magari saranno andati via; mi vesto, metto le scarpe, prendo il telefono e la borsa e scendo giù, trovando i due piccioncini a limonare beatamente sul mio divano.
"Emh.. Ragazzi, non per qualcosa, ma non accoppiatevi sul divano di casa mia" rido e loro diventano rossi dall'imbarazzo,
"Scusa" ride Maria,
"Scherzavo, io adesso devo vedermi con Gianluca, vi va di venire con noi se andiamo a fare una passeggiata? Oppure volete stare un po' da soli?" Domando,
"Lucrezia, ti conviene non vedere Gianluca" mi dice Piero ridendo come un cretino,
"Perché?" Domando confusa,
"Poi lo vedrai" ride ancora ed io faccio spallucce,
"Comunque no, andiamo a casa adesso, grazie lo stesso" mi dice Maria abbracciandomi,
"Grazie ancora" mi sussurra ed io la stringo più forte.
* * *
Busso alla porta di casa di Gianluca e quasi subito viene ad aprirmi,
"Buongiorno amo..." dico bloccandomi come se mi fosse venuta una paresi, Gianluca è completamente senza barba.
"Amore? Stai bene? Entra" Dice preoccupato,
"Che fine ha fatto la barba?" Domando quasi in stato di trance mentre appendo il piumino sull'appendiabiti,
"L'ho tagliata" sorride,
"Tu mi vuoi morta. Tu mi vuoi ufficialmente morta! Non stai male ma è uno shock.. Dammi dell'acqua ti prego, non mi sono ancora ripresa" dico mentre lui se la ride,
"Tieni" dice ridendo e porgendomi il bicchiere colmo d'acqua che bevo tutto d'un fiato,
"Apposto?" Ride,
"Aveva ragione Piero, non avrei dovuto vederti" rido anch'io,
"Hanno fatto pace lui e Maria?" Mi domanda togliendomi delle ciocche di capelli dal viso,
"Si, stavano persino per procreare tanti piccoli Barone sul divano di casa mia" rispondo ridendo e Gianluca scoppia a ridere,
"Amore vieni qua" gli dico e lui si avvicina,
"Ma quanto sei patato! Sei morbidoso lo stesso, anzi di più!" Dico stritolandogli il viso e baciandogli le labbra,
"Ti amo" dice mentre ancora lo torturo,
"Anch'io" rido mollandolo e baciandolo piano,
"Sembro un bambino di dieci anni però" ride,
"Sei bello lo stesso" sorrido mentre lui si siede accanto a me, salgo a cavalcioni sulle sue gambe e lui mi bacia dolcemente,
"Non sai quanto ho voglia di te" sorrido diventando rossa in viso, nonostante lo facciamo diverse volte, ogni volta è come la prima,
"Guarda come si vergogna... Vieni" ride alzandosi con me in braccio per salire in camera,
"Amore peso, mettimi giù" ridacchio e lui fa cenno di no con la testa, ridendo.
Arriviamo in camera e mi stende sul letto, mi tolgo le scarpe e lui si stende su di me portando le mie gambe intorno al suo bacino,
"Non riesco ancora, dopo quattro mesi, a capacitarmi di quel che ci è successo.. Ma sono sicuro di amarti, ti amo con tutto me stesso" mi sorride iniziando a spogliarmi lentamente mentre io senza parole ma sorridente, faccio lo stesso con lui;
"Oh.. Mmh, amore mio.." ansima portando indietro la testa e mordendosi le labbra mentre muovo la mano su e giù velocemente e in men che non si dica mi viene sulla mano, mi pulisco e mi stendo.
Mi leva gli slip e scende a baciarmi le labbra e il collo fino ad arrivare giù al mio monte di Venere dove infila un dito in me piano senza farmi male e con l'altra mano massaggia piano i miei seni.
Dopo i preliminari prende la protezione dal comodino e la infila tornando su di me, ma capovolgo le posizioni, lo faccio mettere seduto e mi siedo su di lui: occhi negli occhi, ci sorridiamo e ci baciamo dolcemente mentre le nostre mani si intrecciano e lui mi penetra, siamo una cosa sola io e lui.
Lasciamo solamente le mani sinistre intrecciate, mentre le mani destre scorrono sui nostri corpi, mi accarezza il viso mentre mi bacia ed io gli accarezzo dolcemente i capelli, mi stacco dal bacio e gli faccio appoggiare la testa sul mio seno, continuo ad accarezzarlo mentre continua a muoversi lento dentro di me e mentre ansimiamo piano; fuori ha iniziato a piovere e noi due veniamo entrambi nello stesso momento intrecciando nuovamente le nostre mani e stringendocele mentre ci scambiamo dolci baci per soffocare i gemiti.
"Sei la mia felicità" gli sorrido baciandolo e scostandogli piano il ciuffo dalla fronte,
"Tu sei la mia felicità, il mio sorriso" sorride anche lui baciandomi dolcemente prima di stenderci e continuare a coccolarci.Stamattina mi sono svegliata con un'ispirazione pazzesca e non credevo di riuscire a finire in tempo, ma ce l'ho fatta!😍👊
Spero che vi piaccia il capitolo e che non faccia pietà ahahahah.
So di essere ripetitiva ma vorrei sapere se la storia sta o meno prendendo una piega negativa, se piace o meno rispetto alle altre due precedenti, cosa ne pensate dei personaggi e ve ne sarei davvero grata se me lo scriveste nei commenti💙.
Accetto le critiche, purché siano costruttive😅, votate e commentate, al prossimo aggiornamento!
Baci,
-Marty♡
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جيانلوكا
FanfictionQuel nome. Quel maledettissimo nome, quello che le aveva fatto passare tante notti insonni, quel nome che non era riuscita mai a scordare, quel nome tatuato sulla sua clavicola sinistra, proprio dal lato del cuore. Ma quello che Lucrezia non sa, è c...