Circa un mese dopo...
“... Il mio ricordo ti verrà a trovare quando starai troppo male e quando invece starai bene resterò a guardare”
-Tiziano Ferro, Ed ero contentissimo.
Gianluca
In questo mese mi sono impegnato tanto per permettere a Lucrezia di ricordare ma ho fallito, abbiamo avuto una discussione e lei se n'è andata non volendo sapere più nulla di me solamente per il fatto che io avrei voluto aiutarla.
***Flashback
"Gianluca basta, non riesco! Non mi ricordo di te! È inutile" mi dice in lacrime,
"Ce la farai, prima o poi, io sono sempre qui.. Farò di tutto.." le sussurro prendendole il viso tra le mani,
"Saresti capace persino di prendermi la luna se te la chiedessi? È impossibile, è meglio lasciare stare, ormai io e te non siamo più nulla. Addio Gianluca." Mi dice aprendo la porta di casa e lasciandomi lì confuso e incapace di agire.***
Ed ora eccomi qui, nella freddissima New York per il tour promozionale del nuovo album, a guardare fuori dalla finestra di camera mia, ascoltando Tiziano Ferro, il bellissimo paesaggio innevato; già si iniziano a vedere le luci e gli addobbi natalizi, penso a quanto mi sarebbe piaciuto poter trascorrere il Natale con Lucrezia in tranquillità, a scherzare, a fare l'albero insieme, a fare di tutto, anche le scemenze avrebbero un senso con lei.
Sento bussare alla porta e mi alzo dal letto, vado ad aprire e mi ritrovo Ignazio davanti,
"Gianlù che fai ancora così? Non scendi a cena?" Mi domanda,
"No Ignà, non ho molta fame, ho lo stomaco chiuso. Penso che più tardi ordinerò un the e poi mi rimetterò a letto" rispondo,
"Gianlù però sono tre settimane che stai così.. A me dispiace per Lucrezia e per tutto ma cerca di riprenderti" mi dice,
"Ignà non ce la faccio. Lucrezia è stata l'amore, quell'amore con la A maiuscola.. Forse con il tempo passerà.. Ora scusa ma voglio stare solo.. Ci vediamo domani mattina" dico e lui annuisce dandomi una pacca sulla spalla.
Chiudo la porta e mi stendo sul letto, prendo il telefono e entrando su WhatsApp guardo il suo profilo, non ha ancora cambiato la foto e ha l'ultimo accesso circa un'ora fa, qualcosa mi spinge a scriverle un messaggio ma qualcos'altro mi trattiene; dovrei seguire il cuore o la mente?
Esco dall'applicazione messaggistica e riprendo quelle foto nel mio portafogli e riguardo le altre in galleria, mi manca così tanto.
D'un tratto sento bussare alla porta, mi alzo per andare ad aprire e due braccia mi travolgono stringendosi a me.
"Perdonami Gian, perdonami" mi dice in lacrime,
"Lu.. Amore mio.." dico riconoscendola dalla voce e prendendole il viso tra le mani,
"Non piangere, mi distruggi" le dico baciandole la fronte e asciugandole le lacrime con i pollici,
"Ti ho trattato malissimo mentre tu volevi solo aiutarmi.." dice tirando su con il naso,
"Ssh.. Non è successo niente.. Ma come hai saputo che ero qua a New York?" Le domando dolcemente,
"Ho chiesto a tua madre, forse non ci crederai ma con lei e mia madre ho iniziato a ricordarmi di te.. E quando ero finalmente sicura ho chiesto dove fossi e sono tornata.. Ma sono tornata per restare, se tu mi perdoni, io non andrò più via" mi dice ed io sorrido,
"Non devo perdonarti nulla, sono felicissimo che tu sia qui con me in questo momento amore mio" sorrido ancora e finalmente lei mi bacia, quanto mi erano mancate le sue labbra morbide,
"Avevo perso la memoria, ma una cosa la so per certa.. Ti amo, ti amo da morire" mi dice e le sussurro un "anch'io" prima di ricongiungere le nostre labbra.
Ci spogliamo lentamente e raggiungiamo il letto, la prendo in braccio e la faccio stendere, scendendo a baciarle il collo, il seno, la pancia ed il suo monte di Venere, dopodiché faccio il percorso inverso e ritorno sulle sue labbra, prendo un profilattico dal portafogli e lo indosso, dopodiché senza inutili preliminari scivolo in lei lentamente,
"Gian.." geme al mio orecchio,
"Piccola.."
"Ti amo.. Tanto.." geme ed io con lei aumentando il ritmo,
"Ti amo tanto anch'io piccola.." ansimo e poco dopo veniamo contemporaneamente baciandoci; rimango in lei accarezzandole il viso mentre sorridiamo come due scemi, poi esco da lei, getto il profilattico nel cestino in bagno e torno accanto a lei,
"Quanto mi sei mancata" le confido sinceramente cingendole la vita con un braccio,
"Mi sei mancato tanto anche tu... Amore mio" sorride lei ed anche io, rimaniamo a coccolarci ancora un po' finché stanchi, non crolliamo l'una nelle braccia dell'altro.Ebbene, sono tornata..♡
Spero che il capitolo non faccia schifo, perché ho sonno e sto male per vari motivi e prima ho avuto un crollo, ma non vi carico dei miei problemi perché non è giusto.
Domani ricomincia scuola qui da me, se anche voi ricominciate domani, vi auguro un buon inizio.
Sono di poche parole stasera ma ripeto, non sono dell'umore adatto.. Alla prossima..♡
Un abbraccio,
-Marty♡
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جيانلوكا
FanfictionQuel nome. Quel maledettissimo nome, quello che le aveva fatto passare tante notti insonni, quel nome che non era riuscita mai a scordare, quel nome tatuato sulla sua clavicola sinistra, proprio dal lato del cuore. Ma quello che Lucrezia non sa, è c...