Capitolo 26.

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Tempo dopo...
Siamo al 24 dicembre e ancora stiamo finendo di mettere le decorazioni in casa mia prima di partire questo pomeriggio per Montepagano, per festeggiare il Natale in compagnia delle nostre rispettive famiglie. Non vi ho detto una cosa però, ho trovato lavoro in una grande agenzia di viaggi con sede in Spagna qui a Bologna e ne sono veramente contenta.
"Amore, mi aiuti con l'albero?" Domando a Gianluca mentre sono arrampicata tanto da sembrare una scimmia,
"Certo scimmietta" ride prendendomi in braccio per farmi arrivare ad attaccare le palline in alto,
"Grazie bradipo" sorrido dopo aver messo anche il puntale e baciandolo, mi fa scendere e mentre io finisco di sistemare i festoni sull'albero lui mi avvolge la vita con due braccia ed inizia a stamparmi dolcemente dei baci sul collo,
"Gian.." mugugno cercando di farlo smettere, non possiamo metterci a fare l'amore sotto l'albero e dobbiamo ancora prepararci per partire,
"Non ti piace bimba?" Dice contro il mio collo,
"Mi fai impazzire.." dico e lui mi volta verso di sé baciandomi ed accarezzandomi i fianchi, dopodiché mi prende in braccio e mi adagia dolcemente in terra e mi leva la maglietta ma capovolgo le posizioni, mi levo i leggins e prendo a sbottonargli i pantaloni, mentre lui si leva la maglietta scendo a baciargli il petto ricoperto dalla poca peluria, gli faccio le fusa sul collo e lo sento rabbrividire sotto i miei tocchi,
"Mmh Lu.." mugugna quando inizio a toccarlo da sopra gli slip ed io ridacchio sedendomi su di lui iniziando a strusciare lentamente la mia intimità contro la sua, entrambe ancora coperte dagli slip,
"È una tortura.." mugugna,
"Però ti piace" ridacchio continuando a muovermi e sganciandomi il reggiseno con una mano mentre con l'altra gli accarezzo il ventre,
"Tu mi vuoi morto" dice quando mi abbasso per baciargli il petto e il collo, si impossessa del mio seno destro e comincia a stuzzicarlo con la mano mentre con l'altra mi accarezza la schiena lasciandomi dei grattini di tanto in tanto.
Prende ad accarezzarmi i capelli mentre ci baciamo dolcemente, capovolgiamo le posizioni e ci spogliamo totalmente continuando a baciarci,
"Mmh.. Amore mio.." gemo quando entra dentro di me,
"Piccola.. Quanto mi mandi in tilt" ansima sulle mie labbra; continua a muoversi lentamente dentro di me mentre intrecciamo le nostre mani e dopo poco, contemporaneamente, veniamo sussurrando i nostri nomi.
"Non vedo l'ora di passare tutte le feste attaccato a te" sorride accarezzandomi il viso,
"Ti amo" sorrido,
"Ti amo anch'io" sorride e mi bacia.
***
Sono circa le 19.30 quando arriviamo a Montepagano, come al solito siamo in ritardo.
"Ragazzi! Siete arrivati!" Ci sorride Eleonora dolcemente,
"Lulù! Gianluca!" Mia mamma viene subito ad abbracciarci, dopodiché facciamo il giro dei saluti con gli altri,
"Ma come mai questo ritardo?" Domanda mio padre,
"Sareste dovuti arrivare per le 16" continua ed io comincio ad avere l'ansia, cosa devo dirgli?
"Sai papà? Io e il mio ragazzo facciamo l'amore in cielo, in terra e in ogni luogo e per questo abbiamo ritardato"?
"Stamattina ci siamo svegliati tardi, abbiamo decorato l'albero, abbiamo fatto la doccia, il tempo di pranzare, fare i bagagli e partire, poi ci si è messo il traffico di mezzo anche, si è fatto tardi" Gianluca risponde al posto mio, mi ha salvata dal dire scempiaggini in calcio d'angolo,
"Lu, che hai?" Mi domanda mio padre,
"Niente, sono un po' stanca ma tutto bene" sorrido e gli stampo un bacio sulla guancia e all'improvviso suonano al campanello, Eleonora va ad aprire e scopro che ci sono a cena anche gli zii e i cugini di Gianluca; okay Lucrezia, niente panico, respira...
"Ciao Lucrezia! Quanto tempo!" Mi saluta affettuosamente la zia Laura, dopodiché facciamo il giro dei saluti con tutti gli altri.

"Un attimo di attenzione per favore" Gianluca tossisce alzandosi in piedi e richiamando l'attenzione di tutti,
"Gian ma che fai?" Sussurro ma lui mi sorride,
"Ormai tutti sapete che io e Lucrezia stiamo insieme da un bel po', lei ha concluso il suo corso di studi fermandosi alla laurea triennale ma ha trovato un lavoro che la rende felice ed io sono sempre in giro per il mondo. La lontananza l'abbiamo sconfitta fidandoci l'uno dell'altra e viceversa sempre, ce ne sono successe tante, il suo incidente ci ha tenuti un po' lontani ma ce l'abbiamo sempre fatta insieme.." sorride,
"Gian che cosa vuoi dirci?" Domanda suo padre,
"Lu, ora mi rivolgo a te, so che magari non è il luogo né il momento adatto ma.." dice inginocchiandosi sotto il mio sguardo incredulo,
"Non so quando, non so dove, ma tu in un futuro non molto lontano, vorresti unire la tua vita a quella di un abruzzese timido e impacciato che ti ama più della sua stessa vita?" Mi sorride con le lacrime agli occhi tra gli 'oooh' corali che si scatenano nel salone di casa Ginoble,
"Gian.." rispondo e lui mi incita a continuare,
"Il mio non è un si.." dico vedendolo farsi scuro in viso,
"Come?" Risponde sorpreso,
"Perché la mia risposta è mille, diecimila, centomila volte si amore mio! Certo che voglio sposarti!" Mi alzo in piedi facendo alzare anche lui abbracciandolo e baciandolo tra gli applausi di tutti,
"L'anello Gian" ride Ernesto tenendo per mano la sua fidanzata,
"Vero, mi stavo scordando" ride lui prendendo una scatolina dalla tasca dei pantaloni rivelando un anello meraviglioso,
"Lo so è una cosa da niente ma.." dice ma lo blocco subito,
"Gian, basta con questi complessi, l'anello è a dir poco meraviglioso, non una cosa da niente. E poi, io ti amo, ti amo e non me ne frega niente del mondo se non ci sei tu con me, e la tua presenza è il più bel regalo di Natale che potessi farmi amore mio." Sorrido e lo bacio mentre tutti sorridono felici,
"Ragazzi! È Natale!" Dice Alice, la fidanzata di Ernesto e dopo esserci scambiati un altro bacio, io e Gianluca iniziamo il giro degli auguri.

"Piccola, dormi?" Mi domanda mettendosi a letto accanto a me,
"No" sorrido guardandolo e guardando ancora l'anello,
"Vieni qui" mi dice aprendo le braccia ed io poggio la testa sul suo cuore,
"Sono così felice" sussurra baciandomi il capo,
"Sapessi io.. Non me l'aspettavo sai?" Ridacchio,
"Mi è quasi venuto un infarto quando hai detto che non era un si" ride,
"Sono stata un po' cattivella allora" rido con lui,
"Quando lo diciamo ai ragazzi?" Chiedo,
"Vigilia di Capodanno, facciamo da noi a Bologna, una cosa tra amici e in qualche modo glielo facciamo capire. Muoio a vedere le facce di Piero e Ignazio sorprese" ride ed io con lui,
"Chi l'avrebbe mai detto? Migliori amici da bambini, sconosciuti per un po' di tempo, fidanzati e ora sulla via del matrimonio.." sorrido sognante mentre mi stringe a sé,
"Siamo una cosa sola noi due" sussurra intrecciando le nostre dita,
"Ti amo" dico sbadigliando,
"Anch'io" mi dice baciandomi la fronte per poi addormentarci stretti l'una all'altro.

Ciaaaaaao💙
Due mesi senza aggiornare, siete libere di dirmi le peggiori parolacce del mondo ahahah, però purtroppo non dipende da me.
Ci ho messo due mesi a scriverlo questo capitolo e beh, mi è costato molto a dir la verità perché sono senza ispirazione totalmente.
Adesso sono incasinata più di prima tra studio e anche scuola guida (ebbene si, sto per prendere 'sta benedetta patente ahahah) per cui non so quando riuscirò a scrivere il prossimo capitolo, spero possiate perdonarmi.
Votate e commentate in tante!
A presto!!!😘
-Marty

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