Capitolo 23.

240 25 13
                                    

"...E ricordiamoglielo al mondo chi eravamo e che potremmo ritornare."
-Tiziano Ferro, "Potremmo ritornare".
Gianluca
Rimango inerme sulla sedia della sala d'attesa dell'ospedale, in attesa di notizie, di risposte alle mie domande.
Mi si ripresenta davanti sempre la stessa scena da ormai ieri sera, Lucrezia ferma in mezzo alla strada a piangere ed io che non riesco a scansarla per evitare che quella maledetta auto la colpisca in pieno.
"Vuoi un caffè?" Mi domanda Martina sedendosi accanto a me,
"Voglio solo che tu te ne vada! Ci stai rovinando la vita! Ma cosa credi? Di poter tornare così all'improvviso e distruggere quello che io e la donna che amo stiamo cercando di costruire? Eh? Vattene!" Le urlo contro ma arriva subito mio padre a trattenermi,
"Gianluca, figliolo, calmati" dice tenendomi per le spalle,
"No che non mi calmo papà! Non posso! Lucrezia è in quella dannata sala operatoria da non so quanto ed io dovrei stare calmo?" Rispondo sull'orlo di una crisi di pianto,
"Vieni, andiamo a prendere un po' d'aria..." mi dice lui facendomi uscire fuori dall'ospedale, respiro a pieni polmoni l'aria fresca e mi siedo su una panchina con mio padre al seguito.
"Andrà bene" mi dice dandomi una pacca leggera sulla spalla ed io scoppio a piangere,
"Penso sempre e solo a quanto sono stato incapace, avrei dovuto fermarla... Dovrei esserci io sotto i ferri adesso, non lei.." piango,
"Gian dai non dire così, la vita è imprevedibile, ci sono i momenti belli così come anche i momenti brutti, è una cosa bruttissima quella che è successa a Lucrezia, ma lei ce la farà, stai tranquillo, fatti forza, lei non vorrebbe vederti così" mi dice accarezzandomi la schiena,
"Grazie papà.." dico abbracciandolo,
"Fatti forza, campione" mi dice anche lui, dopodiché mi asciugo le lacrime ed entriamo dentro dove sono arrivati anche i genitori di Lucrezia, sua madre viene subito da me e mi abbraccia in lacrime,
"Forza Vittoria, andrà bene" dico più a me stesso che a lei e nel frattempo esce un medico dalla sala operatoria,
"Con chi posso parlare?" Dice levandosi la mascherina,
"Noi siamo i genitori" dicono all'unisono la mamma e il padre di Lucrezia,
"Venite con me" dice il medico,
"Scusi.. Io posso venire?" Domando,
"Chi è lei?"
"Sono il suo fidanzato.." rispondo,
"Venga" mi dice e ci fa entrare nel suo studio.
"Accomodatevi" dice sedendosi,
"Allora, l'intervento è andato bene e la ragazza è fuori pericolo" dice e tiriamo un sospiro di sollievo,
"Ma... La ragazza ha riportato un grande trauma cranico e per questo quando si sveglierà potrebbe non riconoscere qualcuno di voi, ma voi non disperate, è solo una perdita di memoria temporanea, con il tempo passerà e lei riacquisterà la memoria, voi dovete solamente provare ad aiutarla, tirate fuori dei ricordi che possano aiutarla e vedrete che con il tempo la ragazza riprenderà a pieno la sua vita di sempre" dice,
"Possiamo vederla?" Domando,
"Adesso sta ancora dormendo, ma se volete uno alla volta potete entrare, stanza 120" risponde,
"Vai tu Gianluca" mi dice suo padre,
"Sicuro?" Domando,
"Vai, poi entriamo noi" sorride debolmente ed io esco, incrociando Martina nel corridoio.
Sbuffo e faccio per evitarla ma lei mi ferma per un braccio,
"Gian.." mi dice ma mi sposto,
"Allora non hai capito, vattene Martina, lasciami in pace." Rispondo freddo,
"E ti sei dimenticato del bambino che porto in grembo? È tuo figlio!" Mi dice lei,
"Chissà con chi l'hai fatto, poi chi mi assicura che è vero quello che stai dicendo?" dico e faccio per andarmene ma mi ferma un'altra volta,
"Martina se non mi lasci stare ti giuro che chiamo i carabinieri, sparisci una volta per tutte!" Le dico iniziando ad arrabbiarmi,
"Tanto ogni tentativo di tornare con te è vano, hai ragione, non è vero quello che sto dicendo" e così dicendo solleva la maglietta e toglie una finta pancia, come quelle che si vedono nei film,
"Sei falsa.. Lo hai fatto apposta! Lo hai fatto per rovinare la vita a Lucrezia e per rovinare la vita anche a me!" Le dico puntandole un dito contro,
"Tu e quella troia ve lo meritate! Mi hai mollata per lei e spero che tu soffra!" Dice totalmente acida,
"Martina adesso basta, hai superato il limite. Brutta vipera velenosa, vattene! Non voglio vederti neanche in fotografia, dimenticati di me, di Lucrezia, dimenticati di tutto! Io e te non abbiamo più nulla a che fare e se ti permetti di tornare nelle nostre vite ti faccio sbattere dentro all'istante. Vai via ora" le rispondo e girando i tacchi vado verso la camera di Lucrezia.
Entro e per poco non svengo al vederla su un letto d'ospedale, è pallida, con gli occhi chiusi e i suoi meravigliosi capelli neri fanno risaltare ancor di più quel pallore che la caratterizza, mi siedo accanto a lei e piano le prendo la mano anche se al momento non può sentirmi;
"Ciao piccola Lu, te lo ricordi ancora quando ti chiamavo così? Per colpa di quella lì tu adesso sei qua.. Non te lo meritavi per niente, ti prego, torna presto, ho bisogno di te amore mio.. Non lasciarmi.. Io.. Ti amo.." dico totalmente in lacrime, una lacrima cade sulla sua mano ma prontamente l'asciugo e asciugo anche le mie, lei non vorrebbe vedermi così, mi alzo e le stampo un bacio sulle labbra, fredde ma ancora piene d'amore.

Cucú, sono tornata prima del previsto😆
Vi confesso che scrivendo mi sono messa a piangere pure io, purtroppo sono debole di cuore, che ci posso fare ahahah
Allora, che ve ne pare? (Fa cagare? Ahahah)
Certe volte quando mi viene la botta d'ispirazione butto giù tutto altrimenti mi scordo😅😂
E niente dai, votate e commentate perché veramente mi fa davvero molto piacere💙
A presto, un baciozzo (Da dove mi escono non lo so però okay😂)!
-Marty

جيانلوكاDove le storie prendono vita. Scoprilo ora