Capitolo 7.

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"Gian stavo pensando.. Ma non è meglio che andiamo con la macchina?" Domando a Gianluca mentre trascino la mia valigia al piano di sotto,
"Beh se ti viene comodo si, altrimenti per me non c'è problema"
"Andata per la macchina" rispondo,
"Dai chiudi bene qua che poi ti aiuto a portare la valigia" mi sorride dolcemente e Dio, quel sorriso.. No no Lucrezia aspetta, avete fatto una scommessa e tu non devi cedere!
"Lucrezia? Hey, Lu?" Mi scuote una mano davanti al viso,
"Che c'è?" Domando imbarazzata,
"Ti eri fermata a fissarmi e sorridevi, lo so, sono bellissimo.." si pavoneggia,
"Oh ma smettila!" Gli tiro una pacca sul braccio e vado a chiudere la finestra in cucina, ridacchio, era da tanto che non stavo così bene,
"Possiamo andare, rompi palle" ridacchio abbracciandolo forte,
"E questa tenerezza da dove spunta fuori?" Ride,
"Sei insopportabile, lo sai?" Metto su il broncio,
"E tu sei adorabile, vieni qua, scema" sorride e mi stritola in uno dei suoi abbracci, uno di quelli dove vorrei rimanere per sempre,
"Gianluca soffoco!" Tossisco,
"Scusa, andiamo" ride ed usciamo di casa.

"Se vorrai ci sarò, se tu sarai in pericolo, io ti proteggerò dal male che vivrai, io per te ci sarò.." canticchio mentre stiamo per arrivare a Roseto, guardo Gianluca con la coda dell'occhio e lo vedo sorridere,
"Che hai? Perché sorridi?" Domando cambiando la marcia, lui posa la mano sinistra sulla mia destra ed involontariamente sorrido come una cretina,
"Ti piace vedo.."
"Che cosa?"
"La canzone Lu.."
"Beh si, è bellissima anche se ho sentito solo questo pezzo.. E penso che sia la cosa più bella che tu possa fare per una persona, essere sempre presente, dimostrare ad essa che ci sei non solo nei momenti di difficoltà.."
"Sei speciale.. Comunque la canzone è nostra" ride,
"Ma davvero?" Domando scioccata,
"Si" sorride,
"Scusa Gian ma non conoscevo proprio questa canzone, né conosco tanto bene il vostro genere" mi scuso,
"Ma no, tranquilla.." sorride ed io posteggio nella piazza principale del bellissimo paesino in collina, Montepagano.
Entriamo in casa ed un buon profumo ci accoglie,
"Permesso?" Dico timidamente,
"Ma che "permesso" e "permesso"? Questa è anche casa tua!" Mi dice Gianluca,
"Gian sei tornato! Ciao Lucrezia! Come stai?" Mi sorride sua madre salutandomi affettuosamente,
"Bene Eleonora, grazie" le sorrido,
"Amore mio! Sei torna.. Oh, ciao Lucrezia" Martina che scende da su s'interrompe e mi guarda facendomi diventare cenere solo con uno sguardo,
"Ciao Martina" la saluto abbassando lo sguardo,
"Mamma accompagna Lu in camera sua per favore.. Io rimango qua con Martina" dice Gianluca ed Eleonora mi accompagna nella camera degli ospiti,
"Tesoro allora, tra un po' ceniamo, aspettiamo che tornino mio marito ed Ernesto che oggi aveva una partita, tu fai come se fossi a casa tua! Riposati o fatti una doccia se vuoi" mi sorride dolcemente,
"Grazie dell'ospitalità.." sorrido timidamente,
"Di niente tesoro! Per noi è un piacere averti qui" mi accarezza una guancia e torna giù, lasciandomi in camera mia.
Appoggio la valigia sul letto, prendo i vestiti che ho portato e li metto nell'armadio che ho davanti al letto, mi tolgo le scarpe e infilo le ciabatte, dopodiché mi affaccio alla finestra, si vede il cielo, ancora non ha molte stelle, ma si vede la luna, è così bella, sta ferma li in cielo e sembra voglia dire qualcosa. Sospiro, dopodiché vado in bagno a lavare le mani, poi scendo alcune scale e in salotto sento due voci, una è di Gianluca e l'altra è di Martina, parlano piano ma abbastanza da fare sentire a me, anche se sembra che loro non vogliano farsi sentire.
"Martina cazzo, non farmi innervosire! Lucrezia è la mia migliore amica e come io rispetto ciò che fai, anche tu devi rispettare ciò che faccio io! So che l'hai minacciata, non fare la finta tonta"
"Per me rimane sempre e comunque una gran troia" risponde la bionda,
"Non ti permetto di parlare di lei così! Tu neppure la conosci!"
"Cos'è? Ti stai innamorando di lei? Magari te la scopi pure!" Dice in modo molto volgare ed io rimango basita,
"Ma che stai farneticando? Ti ha dato di volta il cervello?" Gianluca sta iniziando ad innervosirsi,
"Ecco lo vedi? Sei cambiato Gianluca! Io non ti riconosco più!" Lei inizia ad alzare un po' la voce,
"Non permetterti di alzare la voce in casa mia Martina, ti avverto"
"Tutta colpa di quella gran troia!" Dice lei ed io scendo in fretta le scale,
"Sarei io qui la gran troia Martina?"
Lei mi vede e rimane a bocca aperta,
"Lu.." Gianluca cerca di dire qualcosa ma lo blocco,
"Gianluca per favore, non metterti in mezzo.. Martina io sono una persona con la coscienza pulita, sto studiando per crearmi un mio cazzo di futuro, non sono una che va a rubare i fidanzati delle altre perché non è nel mio essere, perciò non permetto a nessuno di chiamarmi nel modo in cui stai facendo tu! Guardati allo specchio non una, ma tante volte prima, perchè mi sembri solo una che pensa solo a sé stessa e non a come si sentono gli altri. E sai perché mi sto trattenendo dal prendere a schiaffi quella tua grandissima faccia di cazzo? Lo sto facendo per Gianluca perché a lui ci tengo davvero tanto, lo sto facendo per la sua famiglia che mi ha accolta a braccia aperte e lo sto facendo perché io non sono come te! Quindi adesso se permetti, io me ne posso anche andare. Scusa Gian.." anche Eleonora si è affacciata preoccupata dalla cucina, ma io corro su in camera con le lacrime agli occhi, mentre da sotto sento sbattere la porta di casa. Mi siedo sul letto di spalle alla porta e guardo fuori dalla finestra mentre piango come una fontana;
"Lucrezia, posso?" Gianluca entra in camera mia,
"Va da lei Gian, non voglio crearti altri casini.. Anzi, dopo cena riparto.." singhiozzo cercando però di non farmi sentire,
"Tu non vai proprio in nessun posto, Martina è andata via furiosa, non ha saputo ribattere a ciò che le hai detto. Lucrezia caspita, non piangere, guardami.." mi si è inginocchiato davanti e mi stringe le mani dolcemente, così lo guardo, ha gli occhi lucidi anche lui e tendono più al nocciola;
"Sono stato orgoglioso di te quando l'hai zittita, non te lo meriti, nessuno può chiamarti in quel modo, devono sciacquarsi la bocca prima di parlare di te. Me lo fai un sorriso?" Mi guarda speranzoso e accenno un piccolo sorriso,
"Ecco vedi? Un po' forzato ma sei bella ugualmente" mi sorride e mi sposta una ciocca dei miei capelli neri dal viso, facendomi arrossire e sorridere ancor di più, così mi alzo in piedi e lo abbraccio forte,
"Visto? La vita è come una fotografia, se sorridi, viene sempre meglio" mi sorride e sorrido anch'io,
"Grazie" gli bacio una guancia,
"Non dire nulla.." mi sorride e annienta la distanza fra le nostre labbra, passa la lingua sul contorno di esse e cerca l'accesso nella mia bocca, glielo concedo e lo bacio come se non volessi lasciarlo più andare, lui mi tiene stretta in un abbraccio ed io poggio le mie mani sulle sue guance, accarezzo la sua barba che mi pizzica le dita e sorrido nel bacio facendo sorridere anche lui, ci stacchiamo affannati ma sorridenti come due scemi,
"Gian ma noi.."
"Ssh.. Forse Martina aveva ragione.." mi sorride ed io lo guardo confusa,
"Mi sto innamorando di te Lu" sorride ed io m'illumino, non mi importa di niente, adesso ci siamo solo noi due, gli sorrido e lo bacio di nuovo.

"Cazziatemi" pure, ne avete tutto il diritto!
Sono stata assente perché purtroppo ho avuto anche io il cosiddetto "blocco dello scrittore", vi giuro, zero ispirazione, zero di tutto!
Come state? Io un po' in ansia perché mercoledì ricomincerà la scuola D: Ma non vi preoccupate, la vostra Marty rompi palle non vi lascia soli! Ahahah scherzo!♡
Adesso devo andare.. A presto, okay?
-Marty

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