Don't ever stop, I want more.

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Dakota's pov.

La casa di Jamie è esattamente come me la immaginavo, è calda e accogliente. Adesso siamo nella sua stanza, seduti sul suo letto. Gli sto mostrando il giornale e lui storce la bocca guardandolo.

« È disgustoso.. » dice, allontanandolo da sé.

« E non hai ancora letto l'articolo.. » sospiro.

« No, non ho intenzione di leggere quella merda. » si passa una mano tra i capelli.

« Fai bene.. Mi dispiace che tu sia finito sui giornali per colpa mia, di sicuro non è così che volevi iniziare la tua carriera.. » sbuffo. So che lui sta pensando a questo, anche se non lo dirà mai per paura di ferirmi.

« Beh, ho girato una scena di sesso in un film come mio primo ruolo, quindi direi che va bene così.. » sorride e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio « Piuttosto, mi dispiace per te.. Non è fottutamente giusto che ti seguano in questo modo. »

« Lo so, è disgustoso.. » poggio la testa sulla sua spalla e intreccio le dita alle sue.

« Passerà, prima o poi.. Non penseranno sempre a te. »

Adoro il fatto che sia sempre così positivo.

« Ormai ci sono abituata, però fa sempre male.. Perché non ho fatto nulla per meritarmi tutto ciò. Insomma, quale ragazza non può baciare in pubblico il suo ragazzo? » sbuffo, lamentandomi. Percepisco il suo sorriso contro i miei capelli.

« Il suo ragazzo? » ripete, divertito.

« Non lo sei? » sorrido, alzando gli occhi al cielo. Mi piace pensare a lui come 'al mio ragazzo'. In qualche modo lui riesce sempre a farmi sorridere, non c'è niente da fare.

« Certo.. E tu sei la mia ragazza. » Alzo il viso e lui mi bacia dolcemente. Le sue mani si posano sulle mie guance e le mie intorno al suo collo. Il bacio piano piano diventa più intenso, quindi io finisco con la schiena sul letto e Jamie mi stringe i fianchi. Ha una gamba tra le mie, e io lo stringo a me, tenendogli le braccia intorno al collo. Ogni tanto si lascia andare a qualche gemito di piacere e io mi ritrovo completamente spiazzata.

Gli piace?

La verità è che non ho mai fatto questo con nessuno. Pensavo di non sapere nemmeno da dove si cominciasse, invece è così naturale..

Non ci siamo mai baciati così.

Non so se sia giusto. Non so se sia il momento adatto. So solo che mi piace stare così con lui.. Non l'ho mai sentito così vicino a me, perciò uso tutta la mia forza per attirarlo più vicino a me, per quanto sia possibile. Jamie si scosta non appena comincio a sentire qualcosa di duro contro di fianchi. Mi blocco anche io..

Non avevo mai sentito niente del genere.

« Scusa.. » ride e affonda la testa nel mio collo. Ridacchio a mia volta, almeno non siamo in imbarazzo.. Cosa mi aspetto? È normale che per lui sia tutto diverso. Lui vede tutto con occhi diversi, essendo più grande.

« Non puoi.. Ehm... Controllarlo? » lo prendo in giro.

« Si, sai com'è.. Ho un telecomando nel primo cassetto del comodino. Adesso lo cerco, a quanto pare serve... » ride nuovamente. 

« Ti sarà servito spesso.. » sussurro, passandogli una mano tra i capelli in disordine. Lui storce la bocca, come se non capisse.

« Cosa? »

Perché fa finta di non capire? È normale che  abbia avuto delle ragazze. Ha più anni di me, è bellissimo, dolce e sexy.. Non riesco a immaginarlo da solo per tutti questi anni.

« Andiamo.. Non dirmi che sei vergine! » lo prendo in giro e poi scoppio a ridere per la sua faccia. « O si? »

« No, però non sono il Don Giovanni che credi tu.. » si difende e posa il mento sulla mia pancia, così che io posso continuare a passargli le dita tra i capelli. Ogni tanto lui socchiude gli occhi, abbandonandosi al mio tocco.

« Mmh.. Mi sembra strano, è impossibile che le ragazze non ci provino mai.. » ribatto.

« Non ho detto che non ci provano, ho detto che io non ci provo mai.. » fa un sorrisino compiaciuto. So benissimo a cosa sta pensando. Ripenso velocemente al nostro primo incontro.

« E come mai? Ti piace essere conquistato? »

« No, non mi piace essere al centro dell'attenzione. Io sono quello che sta in un angolo aspettando che qualcuno lo noti, solo che quando succede si tratta delle solite galline deficienti. » continuo a passargli le dita tra i capelli « Non ho mai chiesto un appuntamento a nessuna.. »

« A me lo hai chiesto, però.. » faccio un sorriso compiaciuto.

« Tu sei tu. Tu sei diversa. » si allunga verso di me e mi bacia dolcemente, poi ritorna con la testa sulla mia pancia.

« E sono anche piccola, più piccola di te.. » dico con un tono amaro. Questo è l'unico aspetto agrodolce della nostra storia, anche se non lo abbiamo ancora affrontato del tutto.

« Eppure con te sto meglio di più di chiunque altro, e questo dice tutto. Tu non dimostri diciassette anni, sei più di questo. Tu sei interessante.. E mi capisci.. E mi piaci tantissimo. » dice velocemente.

Ho un tuffo al cuore.

« Però ti ho messo nei casini. » dico, riferendomi alle foto di oggi.

« Col cazzo. Non saranno due foto a farmi dubitare di te. » dice con tono convinto.

Non si lascia mai abbattere dalle difficoltà..

« Quello che hai detto vale anche per me. » butto fuori e lui alza un sopracciglio, invitandomi a continuare. « Nemmeno a me piace stare al centro dell'attenzione, ecco perché vado nel panico quando succede. Preferisco stare per conto mio, nel mio mondo.. Non so mai se posso fidarmi, però con te.. con te sentivo di potermi fidare. » sospiro. Lui mi guarda con la bocca schiusa.

Non sa cosa dire..

« Aaah, quindi non sei d'accordo con me sulla parte del 'mi piaci'. » dice alla fine, scherzandoci sù. Io mi copro la faccia con le mani.

« No. Anche su quella.. Su tutto! » dico velocemente, prendendogli il viso tra le mani e baciandolo.

« Ne sono felice! » riesce a dire tra i miei baci veloci.

🐹🐹

È arrivato anche il Dornan D! 

Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate!

Scusate se non vi rispondo sempre, ma i commenti e le notifiche sono talmente tante che non so da dove cominciare, comunque leggo sempre tutto ciò che mi scrivete e vi ringrazio tanto dell'affetto!

Damie • My burning sun.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora