La campanella era appena suonata ed io e Valeri ci incamminammo verso l'uscita quando ad un tratto ci raggiunsero Logan e la sua fidanzata nonché mia amica Dianne nel corridoio abbastanza affollato.
Intravidi subito Josh dietro a Logan e le farfalle nello stomaco tornarono a ballare, fecero un vero e proprio saggio di danza. Per l'imbarazzo cercai di nascondermi dietro a Dianne ed evitare gli sguardi di Josh, anche lui visibilmente a disagio. A quel punto Logan gli diete una spinta sul braccio.
«Forza,saluta» lo incitò.
«Ciao ragazze» disse frettoloso Josh.
Salutai imbarazzata per poi girarmi subito a parlare con Dianne.
«Non lasciateci da soli» sussurrai nervosa.
«Tranquilla» rise lei.
C'è sicuramente sotto qualcosa,mi hanno reso una trappola. Il panico iniziava a farsi sentire quando Josh si avvicinò a me.
Iniziammo a camminare e a parlare tutti e quattro insieme fino a quando ci accorgemmo che ci avevano lasciati soli. Continuammo il discorso, io ancora molto tesa mentre lui sembrava essere a suo agio scherzava tranquillamente e il tempo fluì velocemente così al suono della campanella, gentilmente, mi accompagnò in classe.
«Se ti fa piacere ti aspetto volentieri qui appena finiscono le lezioni così continuiamo la conversazione» disse timidamente mentre nascondeva nervoso le mani nelle tasche.
«Certo» risposi un po imbarazzata accennandogli un sorriso.
«Perfetto allora» camminando lentamente all'indietro verso la sua aula continuando a tenere le mani nascoste e sorridendomi contento.
Lo salutai con la mano e subito dopo entrai in classe in direzione del mio banco.
Le ragazze sorprese di avermi visto con lui erano curiose e volevano che le raccontassi come tutto era iniziato e cosa ci facevo con lui così le accontentai.Mi piaceva quella sensazione di essere interessante per qualcuno sopratutto se quel qualcuno era proprio lui. Nonostante tra di noi ci fossero già stati dei trascorsi, poiché ci eravamo conosciuti quando eravamo più piccoli ad un campus estivo e mi aveva persino preso in giro per il mio problema, quel suo viso dolce è sempre rimasto nei miei pensieri più profondi. All'epoca non mi importava quello che le persone potevano pensare di me, ero una bambina socievole, mi piaceva giocare e divertirmi con le mie amiche. Forse innocentemente non me ne rendevo conto o forse semplicemente facevo finta di niente ed era proprio una bella fortuna poiché una volta cresciuta quell'ingenuità scomparì e cominciai a non piacermi più, a vedermi diversa dalle bambine della mia età e non accettandomi più iniziai a nascondermi.
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Hearts that beat as one
RomanceGli accarezzai il viso e le lacrime iniziarono a scivolarmi sulle guance, lui le asciugò delicatamente liberando un briciolo del mio dolore dal cuore.