Nei giorni seguenti la conoscenza con Josh proseguiva di ben in meglio, a scuola durante la ricreazione stavamo insieme, parlavamo di noi e di vederci più spesso, così ci organizzammo per incontrarci in discoteca un sabato sera di quel mese.
Quando arrivò il giorno ero emozionantissima e cominciai a prepararmi a presto pomeriggio così da essere in perfetto ordine. Per quanto riguarda i miei capelli ricci, indomabili, ci misi ore e ore a sistemarli ed una volta averli acconciati passai al trucco che feci abbastanza leggero e infine mi vestii. Decisi di indossare dei pantaloncini corti di jeans di color grigio chiaro abbinati ad una canottiera aperta sulla schiena di colore nero che lasciava intravedere la pelle dorata.
Mi guardai un ultima volta allo specchio prima di uscire, non ero bellissima ma abbastanza carina quindi poteva andare.
Valeri mi passò a prendere e insieme a lei raggiungemmo le nostre amiche che decisero di andare a bere qualcosa prima di entrare al Posh.
Incontrai Josh per strada e l'agitazione iniziò a prendere il sopravvento, nonostante oramai ci conoscessimo, riusciva comunque a provocarmi ancora lo stesso effetto del primo giorno.
«Ciao Nataly»
Ricambiai il saluto con un sorriso.
«Non penso di voler entrare al Posh» disse con tono distaccato.
«Oh, ok va bene» risposi sollevata ma allo stesso tempo un po delusa.
Le mie amiche si erano incamminate e velocemente cercai di raggiungerle dopo averlo salutato freddamente, non avevo altro da dirgli.
Ore 00:30
La solita musica commerciale che ti rimbomba nelle orecchie innondava la piccola stanza ancora vuota.
Ore 1:00
La discoteca iniziò a riempirsi di persone, tutti visi conosciuti, è quel tipo di locale che durante le feste come carnevale o Natale sono la scusa per riunirsi tra amici di scuola.
Io e le mie amiche decidemmo di spostarci in disparte più precisamente vicino ai divanetti per poter chiacchierare comodamente quando ad un tratto Valeri mi guardò in modo strano, ovviamente non potevo immaginare che Josh alla fine aveva cambiato idea ma sopratutto non mi sarei mai aspettata di sentire il suo braccio avvolgersi intorno alla mia vita.
Mi fece voltare delicatamente e i nostri visi si sfiorarono. Iniziò a camminare in avanti tenendomi stretta a lui spostandoci in mezzo alla pista troppo affollata mentre con dolcezza accarezzava il mio viso ancora vicino al suo. Il cuore in quel momento cercò di schizzare fuori dal mio petto per poi saltargli addosso.
Non avendo mai avuto una storia non sapevo bene come comportarmi e Josh continuava a stringermi a se e ad accarezzarmi ed io non sapevo bene come muovermi.
Eravamo vicini ad un bacio ma non so come ci allontanammo e lui iniziò a fare il coglione con alcune ragazze a fianco a noi come se io non fossi lì accanto a lui.
Capii che aveva bevuto e cercai di scappare da quell'imbarazzante momento quando mi sentii prendere un braccio.
«Ehi dove vai?»
Josh sembrava tranquillo come se non fosse successo niente.
"Vado a cercare le mie amiche, voglio andare a ballare" risposi tranquillamente nascondendo il mio turbamento.
Mi allontanai e riuscii ad intravedere Harley, una mia grande amica fin dall'infanzia e la raggiunsi ancora turbata.
«Ehi Nataly» mi salutò affettuosamente con un abbraccio che ricambiai volentieri.
«Ho notato che prima eri abbastanza impegnata» trattenne una risata.
«Già» risposi ridendo.
«Le altre ragazze sono vicino alla console,andiamo anche noi dai»
Mi prese per mano mentre ci facemmo spazio tra la folla.
«Eccole» le indicai.
Valeri mi abbracciò e iniziammo a ballare allentando i brutti pensieri.
La serata proseguì velocemente e non avevamo fatto altro che ridere e danzare a ritmo di musica.
Ore 3:30
«Nataly mia mamma sta per arrivare, sarebbe il caso di raggiungere l'uscita non voglio farla aspettare» mi disse Valeri mentre iniziava a salutare Harley e le altre ragazze.
«Va bene» risposi dispiaciuta, mi stavo divertendo.
Salutai anche io e ci avviammo all'uscita dove incontrai Josh che mi bloccò con un braccio impedendomi di passare.
«Vai a casa?»
«Si,c'è la mamma di Valerì che aspetta, devo andare» dissi frettolosamente.
Si avvicinò e cercò di baciarmi ma appena la sua bocca si avvicinò alle mie labbra,voltai il viso dall'altra parte e l'unica cosa che potè fare a quel punto,era darmi un bacio sulla guancia, subito dopo me ne andai.I giorni successivi avevo una gran confusione in testa, pensavo e ripensavo al comportamento di Josh mostratosi totalmente diverso da come si rivolgeva quando eravamo a scuola, anche se in realtà c'era poco da interpretare poiché era ubriaco e in più ci trovavamo in un altri contesto e se di questo da una parte ero contenta, perché si era esposto fino a quel punto e per il famoso detto che quando una persona è ubriaca fa quello realmente vuole fare, dall'altra parte non mi sentivo appagata, quel suo atteggiamento mi aveva fatto sentire a disagio e non riuscivo a capire perché.
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Hearts that beat as one
RomansaGli accarezzai il viso e le lacrime iniziarono a scivolarmi sulle guance, lui le asciugò delicatamente liberando un briciolo del mio dolore dal cuore.