Capitolo 13.🏍

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Driin.
Mi affretto a rispondere al telefono, è Valeri.
"Pronto"
"Vestiti, andiamo a vedere una gara di moto"dice eccitata.
Sbuffo e non so come mi sente subito.
"Non sbuffare, dai accompagnami" mi  implora.
"Va bene" rispondo scocciata.
"Perfetto, ci vediamo li"
Chiude la telefonata.
Arrivo alla pista e da lontano intravedo Valeri che si sbraccia e fa il tifo per Derek, la raggiungo velocemente.
"Eccoti finalmente, sai gareggia anche Dylan"dice sorridendo.
"Ah si, bene" non mi importa proprio per niente, certo come no.
"Non far finta che non sei contenta di vederlo" dice sicura di se.
Non le rispondo.
Passa Derek e con la mano riesce a salutarci, Dylan è subito dietro di lui e i nostri sguardi si incrociano. Trattengo un sorriso e mi volto verso Valeri.
Ad un tratto vediamo la folla spostarsi di corsa tutta nella stessa direzione, io e Valeri ci guardiamo senza capire quello che era appena successo.
Seguiamo tutte quelle persone e in lontananza il rumore delle sirene dell'ambulanza si avvicina sempre di più, subito ci preoccupiamo e andiamo a cercare Derek e Dylan.
Valeri fa un sospiro di sollievo vedendo Derek star bene ma lui al contrario non è calmo proprio per niente anzi è molto agitato, deve essere successo qualcosa a Dylan, me lo sento.
Ci avvicinavamo e Derek abbraccia subito Valeri.
"Che è successo?"dice preoccupata.
Non riesce nemmeno a parlare e io mi sto agitando.
"Dylan... non so come ma... è cascato dalla moto e si è fatto male, lo stanno portando in ospedale" dice trattenendo le lacrime.
Non pensavo mi importasse così tanto ma a quelle parole, il mio cuore smise di battere.
"Oddio" pronuncio preoccupata una volta aver ripreso fiato.
"Dobbiamo andare in ospedale, subito" dice Valeri.
"Si, adiamo" la asseconda Derek prendendola per mano.
Li seguo e riusciamo a trovare un passaggio.
Una volta raggiunto l'ospedale cerchiamo subito il dottore che fortunatamente ha buone notizie per noi.
"Dylan sta bene, per la caduta che ha fatto avrebbe potuto lasciarci le penne."
Tiriamo tutti e tre un sospiro di sollievo.
"Ha una braccio rotto, una caviglia slogata e alcune costole incrinate dovrà stare a riposo per un bel po"
"Possiamo vederlo?" Chiede Valeri.
"Si, andate pure" acconsente il medico indicandoci la stanza in cui ora sta riposando.
Entrando noto dall'espressione di Dylan che è sorpreso di vedermi li.
"Fratello ma che combini" dice Derek mostrandogli un sorriso dolce.
"Qualcosa mi ha distratto, non sono riuscito a controllare più il manubrio."
Valeri si gira verso di me.
"Qualcosa o qualcuno" mi sussurra trattenendo un sorriso.
"Shh"
L'azzittisco fulminandola con lo sguardo per la stupidaggine che ha appena pronunciato.
"Quando ti fanno uscire ?" Domanda Valeri.
"Devo aspettare i miei genitori e poi forse posso tornare a casa oggi stesso ma prima vogliono farmi degli esami "
"Perfetto" dice Derek .
Restiamo ancora un po' a fargli compagnia, tra una chiacchiera e l'altra si fa tardo pomeriggio, cosi decidiamo di lasciarlo riposare e usciamo dall'ospedale.
Derek propone a Valeri di andare a casa sua e lei ovviamente accetta io sarei tornata comunque a casa mia.
So che mi racconterà tutto appena può.

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