STEVE POV'S
bussano alla porta "avanti " dico tranquillo mentre la mia ragazza si allo ta a da me " professore nella nostra classe manca un insegnante e volevamo sapere se era disponibile all'ultima ora "chiede Clary in modo provocante " non saprei dovrei chiedere alla preside "dico tranquillo "capisco bhe professore se non le dispiace chiedere sarebbe fantastico " dice nello stesso tono "ehm ehm.. Clary ti sconsiglio di rompere i coglioni a quest'ora quindi sparisci " dice la mia ragazza nervosa "signorina Storm la prego di calmare i toni e di usare termini più aderenti a un contesto scolastico "la rimprovero serio "ho mi scusi prof " dice acida "signorina Clary ci penserò ora vada via per favore " dico serio , annuisce e se ne va "difendi quella cosa " mi urla contro "di certo non voglio perdere il lavoro per una ragazzina di quindici anni, e poi anche se fossi andato di certo non guarderei delle bambine " dico serio "ho si tu poi essere geloso di chiunque ed io no? Ma smettila, e poi avevi deciso proprio tu che se andava tutto in rotoli avresti lasciato questa scuola " dice seria " ma per fortuna è andato tutto in meglio perché rovinare ora tutti i nostri progetti " dico furioso " si scusa " sussurra abassando lo sguardo , mi siedo dietro la cattedra e la guardo correre fuori .
Il pomeriggio dopo le lezioni
Sono stato convocato per una riunione straordinaria della 4H , entro nell'aula professori e vedo tutti i miei colleghi "come mai questa riunione? " chiedo sedendomi " abbiamo saputo dalla preside che ti sposi... " dice la docente di lingue "si certo ma cosa c'entra con la classe " chiedo stranito " bhe sappiamo che la tua fidanzata è una studentessa " dice la collega di storia "ehm... Si ...e... C'è altro vero? " chiedo preoccupato " ovvio che c'è altro da dire, chi è la ragazza in questione? " chiede la stessa donna alzandosi in piedi " cosa può interessarvi lo scoprirete quando cambierà un cognome nella lista dei nomi delle studentesse ed ora se non vi dispiace vorrei sapere se c'è la preside " chiedo severo "si è nel suo studio "dice il collega di scienze annuisco, mi alzo e vado in presidenza, busso due volte e appena sento un avanti entro "salve professor Hartley cosa desidera " chiede tranquilla " so che lei fa parte del branco della mia compagna e vorrei chiedere se conosce un guaritore di poco conto ma bravo " chiedo " io sono una guaritrice, cosa vi succede " chiede preoccupata " bhe quando sono uscito dal suo ufficio ho avuto una visione credo, di me da bambino che corro verso una donna del quale non riesco a vedere il viso e la chiamo mamma e le chiedo del mio papà ma lei risponde che lui non tornerà perché è in guerra " dico tutto d'un fiato per togliermi questo peso di dosso " la donna vi ha dato un nome " chiede con le lacrime agli occhi " si se non sbaglio Sean " dico stranito, la donna di fronte a me inizia a piangere " figlio mio " sussurra alzandosi dalla poltrona in pelle e mi stringe tra le sue braccia "il mio piccolo Sean sei vivo "dice prendendo un respiro profondo, la allontano da me "non sono suo figlio i miei sono morti quando avevo cinque anni bruciati vivi in casa, ricordo bene quella notte "dico serio "no piccolo mio noi non eravamo in casa , io ero in giardino a potare le rose e tuo padre era già morto in guerra " dice asciugandosi le lacrime " no ti sbagli ho appiccato io l'incendio che ai è divampato in tutta casa " dico serio alzandomi dal mio posto "cosa ?" domanda allibita " si appiacai io l'incendio, mia madre era in cucina ed io ero al suo fianco e lei mi chiese di accendere il gas e lo feci ma non misi subito il fiammifero acceso e il gas si divampò in tutta casa, mia sorella era in soggiorno e mio padre in camera da letto appena avvicinai il fuoco al gas la casa prese fuoco " dico rivivendo la stessa paura di non sopravvivere " no piccolo non andò così eravamo in giardino a potare le rose ed entrarono dei ladri, li seguimmo in casa e c'era un uomo in camera da letto e una donna in soggiorno ed un altro ancora in cucina, quello che si trovava in cucina lo uccisi con le mie mani e il colpo della pistola si scontrò con il contenitore del gas ed esplose io riuscì ad uscire ma tu rientrasti in casa per prendere la foto di tuo padre e non uscisti più, dopo che le fiamme si spensero entrai per cercarti ma non ti trovai " dice piangendo "no vi sbagliate " dico spaventato "non mento sei mio figlio " dice seria "non vi credo " dico aprendo la porta ed esco dalla scuola e corro in auto verso casa
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IL PROF E LA LUPA
Ficção AdolescenteLei Jayla Storm studentessa dei superiori è stata bocciata una volta al terzo anno ora frequenta il quarto ed è un licantropo Lui Steve Hartley un ragazzo appena laureato trova lavoro nella scuola di Jayla come professore di educazione fisica , lui...
