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JAYLA POV
Due mesi dopo
Mi sveglio nel cuore della notte sentendo dei dolori alla pancia : Steve, svegliati : sussurro dal dolore : aspetta piccola : borbotta assonnato : Steve maledizione ho i dolori : dico massaggiandomi la pancia : bevi un po di latte caldo : borbotta ancora : Steve ho paura che stai per diventare padre : ringhio : cazzo : salta dal letto e prende un pantalone nero e la cammicia appesa al letto,  corre da una parte all'altra se non fosse che ho dolori da per tutto avrei riso : ora ti prendo,  non agitarti : dice tremando : stai facendo tutto TU : urlo dopo l'ennesima contrazione,  mi prende tra le braccia e mi porta in macchina : saremo lì in due minuti resisti : dice accendendo la macchina : steve non sto per morire,  e poi hai preso il borsone : dico piano : si... No cazzo : torna indietro ed entra in casa e torna giù con un borsone nero : ora abbiamo tutto : dice correndo un pò troppo veloce sulla strada bagnata dalla pioggia : siamo arrivati, non preoccuparti : dice correndo dentro e uscendo due secondi dopo con una sedia a rotelle e un infermiere che la porta,  mi fa sedere e dento un altra contrazione e gli stringo il braccio : resta con me : sussurro : devo prendere il borsone : dice respirando piano , gli lascio il braccio e prende il borsone, entriamo in ospedale e dopo essere entrata in sala parto mi hanno spogliata e stesa su un lettino.
STEVE POV
sono in ospedale precisamente nel corridoio,  non vogliono farmi entrare,  sto facendo avanti e indietro come un pazzo perché non riesco a calmarmi dal nervoso : haaaa : sento un suo urlo,  busso alla porta che mi separa da lei : cazzo fatemi entrare : urlo,  esce un infermiere : mi dispiace signore ma non può : dice : non me ne frega niente lì c'è mia moglie che sta per partorire ed io voglio starle accanto : ringhio nervoso : va bene ma si deve sterilizzare le mani e si deve mettere un camicie e una cuffietta : dice terrorizzato : basta che entro : si sposta e mi porta ad un lavandino dove lavo le mani e mi pssa un camicie celeste e una cuffietta bianca,  mi sento ridicolo ma il nervoso non me lo fa pensare, entro nella sala e vedo la mia piccola stesa su un lettino bianco con le gambe divaricate e una donna tra di esse che le dice cosa fare : hey sono qui : le dico avvicinandomi : Steve : sussurra : si sono io : dico sorridendo : bene così ti faccio patire i miei dolori : dice seria : cosa? : chiedo stranito : vieni qui e dammi la mano : mi dice seria,  mi avvicino lentamente e le do una mano che stringe un pò troppo forte per i miei gusti
Dopo ore estenuanti e dolorose per..... Steve
: Ci siamo,  vedo la testa,  un altra spinta : dice incoraggiandola, prende un respiro profondo e fa pressione : bravissima continua così ora una un pò più forte ha mezzo busto fuori ed anche le braccia : dice sorridendo, ispira più aria e spinge : ecco fatto è tra le mie braccia,  signore vuole tagliare il cordone ombelicale? : mi chiede gentilmente, annuisco e mi avvicino al bambino e mi passa delle forbici particolari e mi indica il punto da tagliare ed eseguo l'incisione e mi passa il mio bambino : voglio vederlo : dice piangendo : è un ometto,  è bellissimo : dico emozionato e vado da lei per farglielo tenere tra le braccia
JAYLA POV
: signora mi perdoni ma lo dovremmo riprendere : mi dice un infermiere : dove lo portate? : chiedo stringendolo a me : lo dobbiamo semplicemente lavare : dice sorridendo,  glielo passo con diffidenza ed esce dalla stanza con mio figlio tra le braccia : signora mi scusi ma dovremmo continuare : dice la dottoressa : e lei signore dovrebbe uscire : dice tranquilla,  Steve annuisce e mi bacia le fronte per poi uscire dalla stanza.

IL PROF E LA LUPADove le storie prendono vita. Scoprilo ora