IL PROF E LA LUPA

44 NUOVA VITA CON TE

JAYLA POV
Una settimana dopo
Mi sveglio come sempre prima di Steve ed inizio a preparare la colazione caffè, latte e pancake la nostra droga quotidiana, mi siedo sulla sedia bianca in pelle e sorrido pensando a ciò che abbiamo fatto in questi giorni e al fatto che ho accettato la vita che cresce in me : amore : dice il mio uomo alle mie spalle : amore : gli sorrido , mi alzo e controllo il caffè nella mokka : principessa : dice con voce soadente al mio orecchio : sai questa notte non mi hai soddisfatto e sai come ragiono in questi momenti : dice girandomi e mettendomi sul mobile della cucina ed inizia ad alzare la maglietta bianca lentamente : sai dovresti calmare il tuo lupo : scherzo : hohooo lui è calmissimo sono io quello eccitato : ammette sorridendo : bhe forse più tardi passeremo del tempo insieme ma ora no : dico allontanandolo con un sorriso stronzo : aspetta qui : sorride, zucchera il caffè e  lo mischia con il latte nelle tazze ,una la appoggia vicino a me e l'altra la ha lui e mi sussurra : ho fame di te : sorrido : anch'io ho fame : dico scendendo dal mobile : dai non puoi farmi questo : borbotta : o si che posso : dico ridendo : ti amo : lo corrompo : anch'io : borbotta : il mio cucciolo teneroooo : mi avvicino e lui ringhia : hey scherzavo : dico seria : c'è qualcuno che ci sta guardando : dice serio, mi giro ma Steve mi rigira verso di lui e mi stringe a se : resta qui : sussurra all'orecchio sinistro,  annuisco : arrivo subito : si allontana da me e corre in giardino e lo vedo trasformarsi per correre nel bosco , ho paura ma non so che fare lui è testardo e se vuole fare qualcosa la fa a modo suo anche se ci sono varianti meno pericolose,  mi allontano dalla cucina ed entro in soggiorno , sento i vetri rompersi corro in camera da letto e vedo che per terra ci sono scheggie ovunque e la vetrata è completamente scomparsa controllo tutta la stanza e sul letto vedo Steve in forma lupo che schiaccia con una delle sue enormi zampe un ragazzino di sette anni che piange : hey Steve lascialo : urlo ma lui mi ringhia di rmando : Steve ora lascialo andare : dico seria e lui "sbuffa " , alza la zampa e il bambino corre nella mia direzione, lo stringo tra le braccia e, il bambino continua, a singhiozzare : ritrasfortmati,  ma sei pazzo mi spaventi così,  sai che non posso agitarmi e tu mi fai prendere una goccia ma renditi conto delle cavolta che fai : gli urlo addosso si ritrasforma e dall armadio prende una tuta nera : non ho visto che era un bambino : brontola, si gira e nota la vetrata rotta : cazzo che ho combinato : dice incazzato con se stesso : piccolo che è successo ti sei perso?  : chiedo : s-si,  n-non trovo più il mio papà : dice asciugandosi le lacrime : ti aiutiamo noi,  vero Steve : enfatizzo il suo nome : sisi : borbotta : scendi che mi cambio e tu piccolino non aver paura di questo bestione non ti farà niente : dico sorridendo e il bambino lentamente si avvicina alla mano di Steve e scendono insieme ,  mi veso con un jeans e una maglietta di Steve e le convers nere ed usciamo di casa insieme al bambino.