40 RIBALTA

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STEVE POV'S
Lascio mia madre fuori da scuola e torno a casa mia tanto il mio orario di lavoro è finito , entro in casa butto la mia giacca sul pavimento dell'ingresso e mi stendo sul divano per poi addormentarmi .
Sera ore 20:30
Mi sveglia il suono del mio telefono leggo il nome : mamma : accetto la chiamata: pronto : dico assonnato : hey piccolo della mamma , come stai e come sta Jayla ?: chiede con il suo solito tono di voce alto : stiamo bene e voi come state ?: rispondo : bene , ehm ... Steve ti sento strano : dice preoccupata : ti offendi se ti mento ?: chiedo : un pó ma se non vuoi parlarne é ok : dice tranquilla : ho trovato mia madre naturale : dico la verità senza pensarci : sono felice per te : dice triste : ti voglio bene mamma : dico sorridendo : anche io piccolo mio: dice teneramente : mamma ora devo andare ci sentiamo dopo : dico sorridendo : va bene : sussurra , chiudo la telefonata e mi preparo ( foto) e mi metto delle scarpe nere non molto eleganti, salgo in macchina e corro verso casa di Jayla, dieci minuti dopo sono fuori casa sua, non so da dove mi è venuta questa pazzia ma ora sono qui fuori ad una porta ormai familiare ma ora mi sembra più grande di quanto non sia , prendo un respiro profondo e busso, immediatamente mi apre la porta la persona che cercavo : buona sera signore : dico serio : buona sera : dice agressivo : non sono qui per Jayla,  voglio parlarvi : dico guardandolo negli occhi : ti ascolto : dice serio,  prendo un respiro molto profondo e lentamente dico : non sapevamo della sua esistenza per cui abbiamo pensato di sposarci,  stiamo organizzando ormai tutto, ma ora che lei è tornato voglio chiedervi la mano di sua figlia vi prometto che non la abbandonerò mai e che qualsiasi cosa accada io le starò vicino : sospiro ma lui mi fissa con quegli occhi così simili ai suoi : sei il compagno di mia figlia e mi sei un pò simpatico ma amico non voglio la mia bambina sia destinata a viaggiare sempre e non avere una casa fissa, quindi amico la mia risposta è no : annuisco : mi dispiace dirlo ma lei mi appartiene e non come un oggetto ma me lo sento nella pelle lei è mia e lotterò finché lei non dirà di si come ha fatto sua figlia,  io non perdo ciò che è mio tanto facilmente : dico determinato, esco in giardino quando ricevo un messaggio
Principessa
Aspettami in giardino arrivo subito ti amo
Sorrido e mi nascondo dietro un albero vicino la mia auto, cinque minuti dopo : Steve : sento sussurrare dalla mia donna : piccola : sussurro sorridendo, esco dal nascondiglio e la abbraccio : cucciolo ho sentito ciò che hai detto a mio padre,  ti amo e grazie per ciò che hai detto : sorride e mi si butta addosso : hey piccola mi fai male : ridacchio : andiamo da te? : chiede maliziosa : e il cambio? : chiedo ridendo : non c'è problema : mi sorride ed entriamo in auto e guido verso casa .

IL PROF E LA LUPADove le storie prendono vita. Scoprilo ora