38 VECCHIA E NUOVA VITA

522 29 0
                                    

STEVE POV'S
Il lunedì seguente
Mi sveglio e di fretta mi lavo e vesto con i primi vestiti che trovo , vado a scuola e vedo la donna che dovrebbe essere mia madre all'esterno vestita come sempre con un taileurs lilla e una cammicia bianca e dei tacchi neri lucidi,  un trucco leggero ed un tuppo semplice  . Sale in macchina e mi indica la strada, mezz'ora dopo scendiamo contemporaneamente dall'auto e mi spinge verso una vecchia casa : questa era casa nostra,  vieni ti faccio vedere la tua camera : dice sorridendo appena : se non ti dispiace voglio vedere il giardino del retro : dico pensieroso : si va bene : mi sorride appena, apre il cancelletto ed entriamo,  mi fermo al centro del giardino ,vedo tutto sfocato ma non mi sento debole anzi ho molta adrenalina in corpo, mi inizia a far male la testa sento come se qualcosa mi compromesse il cervello è una sensazione orribile, lentamente la mia vista si perde ma l'adrenalina è sempre alta, sento il mio corpo scuotersi da spasmi : Sean Sean che ti sta succedendo : urla una voce :haaaaaaaaa: urlo di dolore, non provo nulla non sento nulla è come se fossi in una stanza buia da solo, apro gli occhi di scatto e vedo un cielo chiarissimo e delle piccole nuvole mi alzo dall'erba umida , mi guardo intorno e vedo la villa di prima ma è più pulita e nuova di quella che ho visto al mio arrivo "mamma " sento una voce e vedo un bambino anzi sono proprio io da piccolo che mi corre affianco "mamma papà ha detto che posso andare con lui al villaggio ad allenarmi " dico felice alla donna vestita con una tuta grigia e rosa pesca "stai attento e non allontanarti molto da tuo padre " dice sorridendo .
Sono in un villaggio dietro ad un edificio e mi vedo da piccolo sulle spalle di un uomo " papà oggi l'alpha vi farà stancare? " chiedo innocente " no oggi non credo,  ci sarà sua figlia , ti ho portato per farle compagnia " dice ridacchiando " va bene " sbuffo.
Siamo in un campo io bambino sono seduto vicino ad un albero e al mio fianco c'è una bambina con i capelli castani " uffa mi annoio corriamo un pò?  " mi chiede la bambina sbuffando " va bene ma non ci dobbiamo allontanare " dico serio...
Mi rialzo di scatto dall'erba secca e rivedo d'avanti agli occhi tutta la mia vita di bambino , rivedo quell'incidente dove per anni mi sono dato la colpa , ciò che mi ha detto è vero,  chiudo gli occhi e lacrime amare scorrono senza fine : mi dispiace... Mi dispiace tanto per tutto... M... Mamma... Io.. Io non volevo ricordare... Mi dispiace... Non volevo scappare,  ho provato a salvare Lucinda ma... ha voluto sacrificarsi per una stupida foto : dico piangendo : l'importante è che almeno tu sei vivo con me piccolo mio, ti ho cercato da per tutto , soffrivo ogni giorno ,non riuscivo a trovarti e pensare che ti ho sempre avuto qui vicino a me : dice sorridendo appena.
Dopo una buona mezz'oretta mi calmo : possiamo tornare indietro, ti prego non dire niente a nessuno : dico serio : lo prometto : mi sorride,  torniamo in auto e in città.

IL PROF E LA LUPADove le storie prendono vita. Scoprilo ora