51 CAMBIO FORMA ?

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STEVE POV
Siamo tutti in soggiorno a badare a Alec e al nostro piccolo : dici che si trasformerà presto o no? : chiede curiosa : non lo so : sbuffo sconsolato : speriamo che non abbia malformazioni che non notiamo : dice preoccupata : andrà tutto bene: le sussurro abbracciandola : Steve :sussurra,  mi giro per guardarla : si? : le chiedo : siamo fuori dai guai? : chiede preoccupata : si lo siamo : le sorrido incerto, quel giorno non ho ucciso suo padre per essere fuori dai guai completamente ma andrà tutto bene : vi proteggerò a qualsiasi costo : dico sincero : Jayla Aaron piange : dice Alec,  si alza e prende in braccio il nostro piccolo , lo culla cantandogli una canzoncina a me famigliare ma non la ricordo parola per parola, non si calma : amore scusami puoi preparare il latte : vado in cucina e accendo il scalda biberon,  gli porto il biberon caldo ma non accenna a calmarsi anzi vomita tutto,  inizia ad avere le convulsioni ed inizia a crescergli il pelo ed i denti ma si blocca la trasformazione e torna bambino : o mia dea,  che gli è successo : dice piangendo,  io sono ancora sconvolto dall'accaduto e non riesco a dire una sola parola : c'è qualcosa che non va : dico serio : dobbiamo tornare : dico serio : no te lo scordi ci hai appena promesso di aiutarci di difenderci da loro e ci porti nella tana del lupo? : chiede furiosa : qui non c'è nessuno come noi,  dei semplici umani non sanno come siamo strutturati quindi qualcuno deve saperci rispondere ed io so anche chi può aiutarci : dico serio : non voglio tornare : dice seria guardando il bambino che si è addormentato sul tappeto : senti allora facciamo così andremo in un posto che è vicino ma allo stesso tempo lontano,  OK? : chiedo sperando che accetti : va bene,  solo per Aaron : dice seria : bravissima : dico baciandola,  prende il nostro piccolo e forse in quel momento riesce a liberarsi ed inizia a piangere : Alec ti devo portare da papà vieni andiamo : dico serio ed il bambino mi obbedisce e va ad indossare il cappotto,  in macchina corro alla stazione di polizia dove chiedo del sergente Morgestern e gli lascio suo figlio in custodia,  torno a casa e con mia moglie torniamo alle nostre origini in silenzio : so che mi odi ma dobbiamo sapere che cosa ha avuto nostro figlio : dico serio : lo so mi dispiace per come mi sono comportata sono sempre la solita impulsiva e nevrotica ho solo paura , una grande paura di rivederli ....ti amo : dice poggiando delicatamente una mano sulla mia coscia : ti amo anch'io : dico stringendoiela : devo messaggiare con una persona : dico prendendo il cellulare : chi? : chiede curiosa : lo saprai molto presto : dico ghignando : non mi convinci : dice sorridendo, cerco tra i contatti una sola, lettera e dopo parecchi nomi la trovo P le scrivo solo questi due righi :
Ho bisogno di te,  sono a casa , ti prego vieni solo tu mi puoi aiutare
Due minuti dopo mi risponde :
Arrivo,  sarò li tra qualche minuto
Arrivati a destinazione dopo quattro ore di auto usciamo dall abitacolo e ci incamminiamo verso la villa dei miei ricordi sfocati

IL PROF E LA LUPADove le storie prendono vita. Scoprilo ora