52 UN INFANZIA RICORDATA

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STEVE POV
Entriamo nella villa e vediamo mia madre biologica che ci aspetta seduta in soggiorno su un vecchio divano impolverato : mamma : dico solo questo,  come un idiota non riesco a parlare : preside?  Allora avete risolto : chiede Jayla all'oscuro della situazione : bhe non proprio ma in grosso modo abbiamo risolto : dice sorridendo : siamo qui per un problema più grave di questo : dico interrompendo il silenzio nato dalla situazione : Jayla porta Aaron : dico serio : chi è quel bambino : chiede curiosa mia madre : bhe è nostro figlio: dice imbarazzata Jayla : è bellissimo : dice sorridendo : dove siete stati fino ad ora : chiede curiosa : in un paesino non distante : mento, non voglio che qualcuno sappia dove siamo voglio dimenticare questo posto e voglio che loro ci dimentichino : comunque mamma nostro figlio è nato da poco più di una settimana e ha avuto proprio oggi una specie di inizio di trasformazione : dico preoccupato guardando il piccolo Aaron che continua a dormire tranquillo : gli sono spuntati i denti e il pelo a zolle : chiede : si ed anche le orecchie : dico pensieroso : figlio mio, anche tu quando eri appena nato ti eri trasformato è una azione involontaria del corpo vi consiglio di non mandarlo a scuola fino ai cinque anni dovete insegnargli a controllare il suo corpo ma fino ad allora lasciatelo sfogare,  vi consiglio di iniziare ai tre anni verrete ascoltati : dice sorridendo tristemente : quindi dovremmo rinchiuderlo in casa? : chiedo shoccato : si mi dispiace, ma lo dovete tenere in casa finché non imparerà a controllarsi : dice triste : io non ci posso credere : dice la mia compagna arrabbiata : dobbiamo rispettare questa clausola : dico serio : non voglio crederci : dice ancora shoccata : piccola andrà tutto bene : dico cercando di tranquillizzarla : il nostro bambino non avrà amici come noi,  sarà solo come noi,  verrà preso di mira,  verrà deriso,  bullizzato e chissà cos'altro : dice piangendo : ma che dici piccola,  non dire cavolate avrà amici e sarà popolare proprio come te : dico sorridendo accarezzandole le guancie : ho paura dea luna perché proprio a noi : dice stringendomi la maglia in un pugno,  la stringo a me e  le bacio la testa,  alzo appena gli occhi e sul camino vedo una foto,  un uomo vestito in modo elegante che indica qualcosa nel lago ad un bambino,  sono entrambi di spalle,  mi inizia a girare la testa e abbandono la mia compagna per cadere per terra e chiudere gli occhi......

"Papà cos'è quella cosa che salta nel fiume " chiedo guardando una cosa grigia e oro saltare da una parte all'altra del fiume " è un pesce Sean ne vuoi catturare uno? " chiede ridendo " no vedo degli orsi avvicinarsi non voglio " borbotto deluso " va bene allora vieni a mangiare mamma ha finito di preparare il pranzo " dice mio padre mentre mi aiuta ad alzarmi dai sassolini,  ci avviciniamo al tavolino apparecchiato per tre e vedo la mia mamma seduta vicino a papà che racconta, la sua mattinata in ufficio di presidenza della scuola " papà perché io non vado a scuola " chiedo e lui sorridendo risponde "perché sei troppo piccolo " mi imbroncio " è bugia ho tre anni e so parlare e camminare benissimo , so anche mangiare da solo uffa " borbotto deluso " lo sappiamo ma amore non sei pronto per andarci " spiega dolcemente mio padre " uffaaaaa " dico più forte e, papà mi fà il solletico

Mi riprendo e apro gli occhi di scatto , salto in piedi dal pavimento : stai bene Steve : mi chiede la mia cucciola : si sto bene : dico tornando a fissare la foto incantato

IL PROF E LA LUPADove le storie prendono vita. Scoprilo ora