27 SEI TU ?

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STEVE POV'S
Il lupo non si muove : dimmi il tuo nome : dice la mia compagna ma il pupone non risponde : sono l'alpha dei AIRIAN e ti obbligo di rispondere per due motivi uno sono l'alpha e due sei nel mio territorio : dice seria con gli occhi pieni di rabbia : s-so-no u-un a-a-mi-co : balbetta cercando di prendere aria : ora il mio compagno ti porterà al campo di medicazione fuori dal villaggio : dice tranquilla ma il lupo sentendo compagno mi ha fulminato con gli occhi : perché non mi fido ancora di te : continua allontanandosi,  mi avvicino lentamente e si trasforma in uomo sulla cinquantina con i capelli brizzolati e rasati ai lati con un ciuffo riccio e devo dire anche in forma, lo studio per bene e vedo che il suo braccio destro perde sangue, sale sulla mia groppa e si regge ai miei peli molto forte,  più di quanto dovrebbe, con il braccio sano stringo i denti e seguo la mia compagna verso l'accampamento per medicarlo,  arrivati, entro in una tenda e noto molti medici,  mi accuccio e prendono il ferito in braccio lo stendono sul lettino, esco dalla tenda e lascio il resto alla mia compagna.
JAYLA POV'S
Steve esce dalla tenda e in quell istante mi sento sola, so che lui è qui fuori ma non mi sento al sicuro,  l'uomo alza il viso e provo una sensazione di vuoto e di paura : dai non ci credo,  come sei cresciuta : dice felice mentre i due medici gli disinfettato la ferita e gliela cuciono : ho queste sembianze da quando ho dodici anni : dico seria : un lupo di questa stazza è impossibile : dice ridendo : ed invece sì,  sono l'alpha dalla età di dodici anni : dico guardandolo negli occhi : ora voglio il tuo nome straniero : dico seria : non mi riconosci : dice ridendo : non ti avrei chiamato straniero ed ora parla : dico non staccando gli occhi da lui : sono il tuo peggior incubo : dice serio con gli occhi spenti : si ed io sono l'imperatrice Victoria,  su dimmi chi sei : dico annoiata : sono tuo padre : dice con la stessa espressione di prima : sisi ed io sono un attrice hollywoodiana : dico ringhiando : okok,  come vuoi non credermi,  anzi facciamo così portami tua madre Margareth : dice serio , esco dalla tenda e corro verso casa  arrivo in due secondi e sfondo la porta d'ingresso,  sento la sua presenza ma è molto distante da dove sono,  vado diretta in camera da letto e la trovo sul letto che stringe il suo braccio con forza,  mi avvicino al suo corpo tremando : va-vattene : balbetta : lui è vivo : dico seria : chi : chiede : mio padre,  tuo marito : dico seria : no lo hai ucciso : dice tossendo : sicura? : chiedo furiosa : si : urla,  scatto in avanti e le tolgo la mano dal braccio : non perdi sangue, il tuo braccio è normale : dico shoccata : lui è v-vivo : dico allontanandomi da lei ,corro all'accampamento e lo vedo sul tavolino che ride guardandomi stremata.

IL PROF E LA LUPADove le storie prendono vita. Scoprilo ora