CAPITOLO 3-memoria

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<<Non voglio tornarci. Sapete cosa è successo e ora volete riportarmi lì!? Questo posto mi piace troppo e se volete andarci, ci andrete senza di me>>. Andai correndo in camera mia, presi il mio libro e uscii di casa. Stavo andando al parco, e mentre andavo iniziai a piangere, non volevo andarme, stare lì mi piaceva tanto. Speravo di incontrare Thomas e come per magia era lì, bellissimo come sempre. Si accorse che avevo gli occhi lucidi così mi chiese cosa fosse successo, ma non riuscivo a parlare così mi abbracciò e ricambiai l'abbraccio stringendolo più forte... in quel momento mi sentivo bene, avevo dimenticato tutto e c'eravamo solo io e Thomas. <<Ti va di fare una passeggiata?>>, i suoi occhi erano fissi su di me e non potevo fare a meno di sorridere così dissi:<<Si, mi va>> mi guardava con un sguardo dolce, caldo... premuroso, mi sentivo al sicuro accanto a lui. Il tempo con Thomas volò, così si fece ora di tornare a casa. <<Vuoi che ti accompagni?>> <<No, tranquillo fare quattro passi mi farà pensare>> <<Comuque non mi hai detto perché piangevi>> <<Non stavo piangendo>> <<Si vedeva dai tuoi fantastici occhi scuri che avevi pianto, Jade non sono stupido.>> <<Fa niente, non credo importi a qualcuno>> <<Invece a me importa.>> feci un sorriso, tutti i sorrisi e le risate che facevo con Thomas erano tutte sincere, non ci fu mai una volta in cui avessi finto di essere felice con lui, <<Andiamo sali in macchina, ti accompagno>> <<Davvero non serve>> <<Voglio passare un altro po' di tempo con te... quindi sali>> disse sorridendo, alla fine salì in macchina e si dirigeva verso casa mia senza che io gli dicessi dove andare, così dissi:<<Come fai a sapere dove abito? >>, <<Bhe... la prima volta che ci siamo visti ti ho seguito>> <<E poi ero io la stalker psicopatica vero?>> <<Potresti ancora esserlo>> <<Può darsi>> mi guardò e ridemmo entrambi...poi ci fu silenzio, avevo la mano poggiata sulla gamba, prese la mia mano e la intrecciò alla sua, lo gurdai e sorrisi, ero davvero felice in quel momento, tutti pensieri negativi erano spariti, poi portò il mio braccio vicino al viso e mi baciò la mano, aveva fatto un gesto così carino e arrosì subito. Arrivammo a casa così mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia poi dissi:<<Ci si vede>> << Ci si vede Jade Walker>>. Entrai in casa ed era ora di cena, evitavo di guardare o parlare con i miei genitori, ero così arrabbiata con loro... come potevano farmi una cosa del genere? Soprattutto adesso che avevo conosciuto Thomas... da quando siamo partiti mio padre era sempre strano e arrabbiato senza un motivo...Finita la cena tornai in camera mia a vedere un po' di TV e all'improvviso iniziai a pensare a Thomas, alla fine si fece tardi così decisi di addormentarmi e in quel momento mi arrivo un messaggio.
Thomas: Buonanotte Jade Walker
Io: Buonanotte Thomas Jones.
Continuai a pensare al tempo passato con Thomas, era così dolce, ma anche strano...in quel momento non so perché,pensai alla mia famiglia... mi mancavano molto, ma in fondo sapevo che andare via era la cosa migliore. Era molto tardi così tra pensieri brutti e pensieri belli mi addormentai. Quella notte feci un incubo... ero in una foresta e all'improvviso qualcosa o qualcuno mi aggrediva, mi svegliai urlando e non riuscivo più a respirare, mia madre corse in camera mia e dopo di lei mio padre. <<Va tutto bene tesoro?>>, disse mia madre,<<Si mamma sta tranquilla... sto bene.>>, logicamente stavo mentendo... non stavo affatto bene... ma sforzai un sorriso per tranquillizzarla, ma mia madre sapeva che mentivo.<<Tranquilla mamma, sto bene ora mi preparo per andare a scuola>> <<Sicura? Se ti va di restare a casa, resta>> <<Sì mamma ne sono sicura, sto bene>>. Alla fine mia madre si convinse che stessi bene, così mi preparai per la scuola, ma quando scesi le scale trovai mia madre sorridente sulla soglia della porta, mi avvicinai e dissi:<<Mamma va tutto bene?>> <<Si tesoro, volevo dartela il giorno del tuo compleanno, ma non ho potuto aspettare! Vieni con me>>, andammo in garage e trovai una macchina, ero davvero felice, non riuscivo a contenere tanta emozione così abbracciai mia madre fortissimo, poi disse:<<Volevo dartela il giorno del tuo compleanno, ma ieri ti ho vista così triste e ho deciso di dartela adesso per tirarti su il morale, visto che hai già preso la patente non vedo perché no>> <<Grazie mamma, sei la migliore mamma del mondo, ma non c'era bisogno di un regalo così costoso>>, ero felicissima del regalo, ma non volevo che spendesse tanto, <<Tranquilla tesoro, se non spendo i miei soldi per te... per chi dovrei spenderli?>>, mi abbracciò, <<Mhh in realtà per nessuno, solo per me>>, ridemmo entrambe così forte che piangevo dalle risate, poi mi accorsi di essere in ritardo, salutai mia madre e poi andai a scuola con la mia auto, era davvero bella, non volevo più scendere.

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