CAPITOLO 18-ombre

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Erano passati tre giorni da quando trovai Thomas al precipizio. Non parlavamo come prima, e non eravamo tornati insieme. I miei genitori non erano ancora tornati dall'Italia e quella sera ero a casa da sola. Erano le 07:30 quando improvvisamente dal piano di sotto sentì un rumore come di qualcosa che si sta infrangendo. Ebbi un sussulto, pensai che fosse stato il vento e senza pensarci troppo scesi le scale. Arrivata al piano di sotto vidi la foto di me e i miei genitori in mille pezzi sul pavimento, subito dopo il vaso che era riposto sulla mensola, cadde. Non c'era vento e tutte le porte erano chiuse. Dopo qualche secondo anche l'altra foto sul caminetto cadde, rompendosi in mille pezzi. Iniziai a preoccuparmi. Voltando lo sguardo vidi un'ombra, che subito dopo scomparì. Voltai di nuovo il viso e la stessa ombra era lì.
<<Chi sei?>>, chiesi gridando
<<Ciao piccola Jade.>>, rispose con voce inquietante
<<Chi sei? E che cosa vuoi!?>>
<<Voglio ucciderti piccola Jade>>, rispose con un sussurro, dopo una piccola pausa continuò:<<Ma non oggi piccola Jade. Ci si vede domani>>, in quel momento sentì come se fossi in una tromba d'aria. L'ombra sparì e man mano l'alba iniziò a sorgere. Iniziai a pulire i pezzi di vetro e di porcellana sul pavimento. Bussarono alla porta  e andai ad aprire. Era Cole.
<<Cole? Che ci fai qui?>>, chiesi leggermente sorpresa
<<Come stai? È successo qualcosa? Ti sei ferita? Dove? Ti fa male? È grave? Quanto tempo fa?>>, rispose preoccupato
<<Wo calma. Sto bene>>, risposi ridendo e facendolo accomodare dentro casa
<<Sicura di stare bene?>>, chiese ancora più preoccupato della prima volta
<<Si, ma perché!?>>
<<Jade... c'era un vampiro in casa tua. Sono arrivato più in fretta che ho potuto, ma quando sono arrivato lui non c'era più.>>
<<Un vampiro?>>, chiesi sconvolta
<<Sì. E sei stata fortunata che non ti abbia ucciso.>>
<<Io l'ho visto. Mi ha parlato>>
<<Che ti ha detto?>>
<<Ha detto che mi avrebbe uccisa, ma non oggi. Poi ha detto "ci si vede domani a scuola">>, Cole non rispose, era come se fosse entrato in un mondo tutto suo
<<Cole? Stai bene?>>
<<Jade devi stare attenta. Dove sono in tuoi genitori?>>
<<Sono in Italia e non tornerrano prima di una settimana. E sta tranquillo posso cavarmela, ho sempre la magia>>
<<No Jade non capisci.>>, disse alzandosi dal divano e camminando avanti e dietro, <<la tua magia non ha effetto contro i vampiri.>>
Allora ero davvero in pericolo, pensai. Cole aveva ragione. Dovevo stare molto attenta.
<<Okay.>>, dissi con un filo di voce
<<Okay? Jade è pericoloso non puoi dire soltanto "okay". Almeno per questa settimana starai da me. Adesso va a vestirti devi andare a scuola>>, disse con voce ferma, ma non potevo lasciare tutto e andare con lui. Avrei messo a rischio anche la sua vita.
<<Se venissi da te, metterei a rischio anche la tua vita.>>
<<Sbagli Jade. Sono io che ho messo a rischio la tua di vita.>>
Non dissi nulla, non avevo la voglia né la forza di discutere con Cole, mi limitai a dargli un abbraccio che lui ricambiò stringendomi più forte. Mi feci un bagno, mi vestii, mi preparai e scesi giù, Cole era lì che mi aspettava.
<<Andiamo ti accompagno io>>, disse sorridendo, ricambiai il sorriso e gli presi la mano.

<<Perché il tuo cuore batte così forte?>>, mi chiese prima che io scendessi l'auto
<<Sono leggermente spaventata.>>, dissi abbassando lo sguardo
<<Sta tranquilla. Io non me ne andrò. Qualsiasi cosa succeda, Jade, io sarò lì con te.>>, disse accarezzandomi la guancia, annuii e sorrisi. Cole si stava avvicinando sempre di più al mio viso e io feci lo stesso, ma la campanella suonò,
<<Ora va.>>, disse mettendo la sua fronte sulla mia, scesi dall'auto e mi recai in classe.
<<Jade!>>, mi chiamò in lontananza Crystal, ero fortunata ad avere un'amica come lei, c'era sempre per me.
<<Crystal>>, dissi andando nella sua direzione e abbracciandola
<<Quello era Cole?>>, chiese con un sorriso malizioso
<<Sì. Devo dirti un sacco di cose>>, mentre stavo per raccontare l'accaduto a Crystal, arrivò Thomas con la sua auto, ma non era solo, con lui c'era una ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri e un fisico da paura, era davvero bella, ma era anche la classica stronza di turno. Thomas mise un braccio intorno alla sua vita e baciò quella ragazza davanti a tutti, davanti a me.
<<Jade, stai bene?>>, mi chiese Crystal con un tono di voce premuroso e allo stesso tempo preoccupato
<<Mai stata meglio. Andiamo in classe?>>. Eravamo nel corridoio, mentre stavo raccontando l'accaduto a Crystal, ma Thomas si avvicinò
<<Ciao Jade>>, lo ignorai e continuai per la mia strada con Crystal, ma Thomas mi seguì, feci un cenno a Crystal di stare tranquilla e lei andò in classe.
<<Che cosa vuoi Thomas?>>, chiesi senza guardarlo negli occhi
<<Who siamo arrabbiati questa mattina eh?>>
<<Ma che ti prende!?>>, ero arrivata al limite. Avevo bisogno di spiegazioni
<<Cosa mi prende? Potrei farti la stessa domanda. Non ero io quello in macchina con Cole stamattina.>>
<<Bhe non ero io quella che per poco non scopava in pubblico.>>, avevo capito tutto, Thomas era geloso. Ma infondo lo capivo, lo ero anch'io. Eravamo stati insieme da più di un anno, era difficile non essere gelosi l'uno dell'altro, ma ormai era tutto finito. E il suo comportamento mi ferì, più di una volta. La rabbia cominciava a salire.
<<Sei gelosa?>>, mi chiese ridendo sotto i baffi
<<Potrei dire lo stesso di te>>, risposi guardandolo, finalmente, negli occhi
<<Jade io..>>, non finì la frase che suonò la campanella
<<Ora vado. E tornatene dalla tua amichetta. Ti starà aspettando.>>, dissi acida prima di andare via
<<Ci ritornerò sicuramente!>>, disse urlando per farmi sentire. Feci finta di niente, ma quelle parole mi ferirono amaramente.
Una volta in classe raccontai tutto a Jade e accennai qualcosa a Dave. Dave ormai era come un migliore amico per me.

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