CAPITOLO 19- il bacio

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Alla fine delle lezioni uscii dal cancello principale e Cole era lì che mi stava aspettando.
<<Sei stato tutto il tempo qui?>> chiesi avvicinandomi a lui
<<Te l'avevo detto.>> rispose sorridendo e aprendomi la portiera dell'auto, sorrisi e salì.
<<Dove andiamo?>> chiesi all'improvviso
<<A casa mia. Non avevamo deciso così?>>
<<Sì. È che dovrei passare prima a casa mia>>
<<Ai suoi ordini signorina>> disse facendomi un sorriso a trentadue denti.
Arrivammo a casa mia e appena aprii la porta trovai delle valigie vicino al divano. I miei genitori scesero di corsa e vennero ad abbracciarmi
<<Jade! Ci hai fatto preoccupare! Come stai? Sei ferita?>> chiese mio padre preoccupato
<<Tranquilli sto bene.>> risposi abbracciando di nuovo mia madre
<<Oh ciao Cole>> disse mia madre staccandosi da me
<<Signori Walker>> rispose Cole.

Presi la mano di Cole per parlare con lui in camera mia. Non si oppose. Una volta in camera si sedette sul letto.
<<Comunque adesso ci sono i tuoi genitori. Puoi stare tranquilla.>> disse con un filo di tristezza.
<<Grazie lo stesso>> dissi abbasando lo sguardo
<<Di cosa?>>
<<Di tutto>> risposi guardandolo negli occhi.
<<E adesso andiamo>> dissi prendogli la mano e uscendo di casa
<<Dove?>> chiese Cole, evidentemente, sbalordito
<<Da te. Dove sennò?>> detto questo Cole fece un sorriso a trentadue denti e ci avviammo verso casa sua.

<<Ma tu non dovresti essere al college adesso?>> chiesi improvvisamente per sapere qualcosa in più su di lui
<<Mi sono preso un anno per riflettere. Ma l'anno prossimo ci andrò.>>
<<E come farai senza borsa di studio?>> chiesi facendomi i fatti suoi. Ormai la curiosità aveva preso il sopravvento. Volevo sapere tutto di lui.
<<Eredità di famiglia.>>
<<Capito>>
<<Quanti anni avevi quando..?>>
<<Cosa? Ah... avevo solo tredici anni.>> rispose con la voce rotta.
<<Mi dispiace. Non avrei dovuto chiedertelo...>>
<<Tranquilla>> disse facendomi un sorriso
<<Quindi adesso hai diciannove anni?>>
<<Non ancora. L'11 dicembre è il mio compleanno>>
<<Davvero!? Anche l'11 dicembre è il mio compleanno. Cole Lightwood, sei per caso l'uomo del destino?>> dissi voltandomi verso di lui, ridendo
<<Qual è il tuo colore preferito?>> chiese Cole all'improvviso, era stranita dalla domanda, ma risposi lo stesso
<<Nero. Non ti chiedo qual è tuo perché già lo so>> risposi con una faccia soddisfatta
<<Ah si? E qual è?>>
<<Il nero. Come la tua anima. Perché è così che ti senti.>>
<<Cavolo. Mi capisci davvero.>> disse lui voltando il suo viso verso di me.

Arrivammo a casa sua, mi fece accomodare, nel frattempo Cole era andato a fare una doccia. Notai che c'era parecchio disordine, così mi alzai dal divano e iniziai a riordinare. Avevo riordinato tutto, mi mancava solo la sua stanza, così entrai e iniziai.
<<Cosa fai?>> chiese Cole facendomi sussultare e facendomi girare verso di lui, aveva solamente una asciugamani in vita, ed aveva i capelli leggermente bagnati, cercai di togliere lo sguardo su di lui, ma mi risultò difficile
<<S-stai bagnando il p-pavimento.>> balbettai facendo la figura di una cretina,
<<Il tuo cuore sta battendo davvero forte>> disse avvicinandosi a me
<<Cole va a vestirti.>> dissi seria, lui rise e una volta asciutto si mise una maglietta, facendo risaltare i suoi muscoli. Cole era davvero muscoloso a differenza di Thomas.
<<Non mi hai ancora detto cosa stavi facendo>> disse tornando nella sua stanza completamente vestito, aveva una t-shirt nera e i pantaloni del pigiama color grigio, aveva asciugato i capelli, ma erano tutti spettinati, sembrava così piccolo, un piccolo cucciolo da coccolare. Al quale è stato strappato la famiglia. Che era solo e che non aveva nessuno su cui contare.
<<Stavo solo riordinando>>
<<Perché?>>
<<Per te>> dissi quelle parole senza pensare, Cole aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lui, e quel qualcuno volevo essero io. Poi continuai
<<Sei davvero stanco e hai bisogno di dormire. Quelle occhiaie dicono tanto.>>
<<Grazie. Davvero. Ma non dovevi>>
<<Invece si, devi riposare. Io torno a casa>> dissi facendo segno con la testa il suo letto. Mi sorrise e poi si infilò sotto le coperte
<<Jade>> mi chiamò prima che uscissi dalla sua stanza
<<Dimmi>>
<<Resta qui con me>> a quelle parole il mio cuore si sciolse come la neve al sole. Sorrisi, mi tolsi le scarpe e mi infilai sotto le coperte accanto a lui. Il suo viso era a pochi centimetri dal mio e riuscivo a sentire il suo respiro su di me, Cole si stava avvicinando sempre di più, il mio respiro accelerava e il mio cuore batteva più forte, fin quando le sue labbra erano a pochi centimetri dalle mia, alzai la testa e le nostre labbra si unirono in un dolce bacio, mise un braccio attorno alla mia vita. Finalmente tutto era perfetto. Lo guardai negli occhi e i suoi occhi erano cambiati, non erano più neri, ma di un verde che era quasi azzurro.
<<Cole... i tuoi occhi>>
<<Che hanno?>>
<<Sono diversi.>> si alzò e andò a guardarsi allo specchio
<<Allora questo è il vero colore dei miei occhi.>> disse sorridendo
<<Che intendi?>>
<<Fin quando non sarei stato felice con la mia compagna, i miei occhi non avrebbero mai rivelato il loro vero colore. E adesso che sono felice e che tu sei con me, loro l'hanno rivelato>>  riflettei su quelle parole, io ero la sua compagna, mi alzai e andai vicino a lui, lo guardavo fisso negli occhi. Erano stupendi... proprio come lui. Si avvicinò e mise le sue mani dietro la mia schiena avvicinandomi a lui, intrecciai le mie mani dietro al suo collo e ci baciammo con passione. La sua lingua era intrecciata alla mia, le sue mani che accarezzavano la mia schiena, le mie mani nei suoi capelli e i nostri cuori felici. Insieme.

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