CAPITOLO 11-i poteri

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JADE

Thomas era pieno di ferite, ma in pochi minuti guarì, i miei genitori tornarono e io aiutai ad ordinare casa. Thomas tornò a casa sua e io mi diressi verso la scuola, avevo delle lezioni pomeridiane, ero in una stradina vicino alla foresta non sapevo neanche perché avessi preso quella strada, guardando fuori dal finestrino, vidi Cole che era ferito e indossava solo un paio di jans. Fermai l'auto e mi diressi verso di lui, e visto che faceva freddo, presi la mia giacca per poterla mettere sopra di lui, sembrava non essere cosciente, scesi dall'auto e iniziai a gridare il suo nome, ma lui non rispose. Corsi verso di lui fino ad inginocchiarmi vicino al suo corpo senza forze, misi una mano sul suo petto e subito dopo lui emanò un respiro, <<Grazie Jade>>, disse con un filo di voce, ero sconvolta, Cole si mise seduto, <<Cosa è successo? Che ci fai qui!?>>, Cole mi guardò negli occhi e sembrava scavarmi nel profondo dell'anima, <<Ti stavo cercando, ma ho avuto un piccolo contrattempo, niente di grave>>, sorrise, <<E questo sarebbe un piccolo contrattempo? Cosa è successo? E perché mi stavi cercando?>>, <<Bhe si, non è niente di grave, ho avuto solo uno scontro tranquilla. Ti stavo cercando perché devi conoscere una persona>>, mi prese la mano e in quel momento mi sentii in colpa, io stavo con Thoma e l'amavo anche se non glielo avevo mai detto. <<Cole.. io sto con Thomas...>>, lasciai la sua presa e portai la mano vicino alla mia gamba, <<Chi devo conoscere?>>, chiesi per cambiare argomento, nei suoi occhi vedevo un pizzico di tristezza e mi sentì terribilmente in colpa, <<Una strega, ti aiuterà ad ottenere il controllo e ad imparare tutto quello che c'è da sapere sulla magia>>, si alzò e mi prese la mano, iniziammo a camminare nel bosco, non conoscevo molto Cole, ma sentivo di potermi fidare di lui, <<Dove stiamo andando? >>, chiesi, ero impaziente di conoscere chi avrebbe potuto aiutarmi, <<Siamo quasi arrivati, ti fidi di me?>>, si voltò verso di me e mi sorrise, <<Sì>>, risposi convinta sorridendo. Camminammo per altri cinque minuti, <<Jade!?>>, mi girai, ma avevo riconosciuto la voce, era Thomas,<<Thomas>>, non mi fece finire la frase che si avvicinò velocemente spaventandomi, <<Che ci fai qui? E soprattutto con questo!?>>, dagli occhi di Thomas potevo perfettamente capire che era arrbbiato, mentre stavo per rispondere s'intomise Cole, <<"Questo" ha un nome ed è qui.>>, <<Come se me ne importasse qualcosa, andiamo Jade>>, Thomas mi porse la mano e in quel momento non sapevo che fare, volevo andare con Cole per conoscere chi poteva aiutarmi, ma non volevo far arrabbiare Thomas, era pur sempre il mio ragazzo. <<Jade dobbiamo andare>>, disse Cole, <<Jade, vai con quello o vieni con me?>>, Thomas mi chiese di scegliere, <<Mi stai chiedendo di scegliere Thomas?>>, non sapevo chi scegliere, ma sapevo che fare, dovevo fare la cosa giusta e la cosa migliore per non ferire più nessuno con la mia magia, <<Si, allora? Vieni con me o vai con lui?>>,<<Thomas, qui non si tratta di scegliere, qui si tratta di me, non voglio più fare del male con la mia magia e con la mia voce. Cole ha detto che conosce chi potrebbe aiutarmi, e io devo fare la cosa migliore per tutti...>>, Cole mi porse la mano e disse:<<Andiamo>>, presi la sua mano e annuii, mi voltai verso Thomas e sussurando dissi:<<Scusami Tommy>>, lui restò lì, con la mascella serrata e i pungi chiusi. Sul mio viso scese una piccola lacrima che Cole asciugò non appena la vide. Camminammo ancora e alla fine arrivammo in una casa in mezzo al bosco, era una casa bellissima simile alla mia, <<Wow>>, sussurrai, ero stupita dal fatto che in mezzo al bosco potesse esserci una casa, Cole prese delle chiavi ed aprì la porta, <<È casa tua?>>, chiesi, <<Si, io e la mia famiglia abitiamo qui>>, <<E perché siamo qui? Chi potrà aiutarmi?>>, ero confusa e mentre Cole apriva la porta disse:<<Mia nonna, è una Skull come te, ma tu sei la più forte, è come se tu fossi il suo Aplha>>, ero ancora più impaziente di conoscere sua nonna. Entrammo in casa e i suoi genitori non c'erano, salimmo al piano di sopra e bussó alla stanza di sua nonna che ci fece entrare, entrò prima Cole e poi io. Appena sua nonna mi vide spalancò gli occhi facendo una specie di inchino rivolto a me, mi sentivo in colpa non avrei mai permesso che una persona più anziana si fosse "inchinata" a me, mi inginocchiai vicino a lei e dissi:<<Signora non deve inginocchiarsi a me, davvero.>>, l'aiuatai ad alzarsi e a sedersi, poi Cole parlò, <<Nonna.. lei è Jade, la ragazza di cui ti ho parlato>>, Cole aveva parlato a sua nonna di me, pensai che fosse un gesto carino così sorrisi, <<Lei quindi può aiutarmi a controllarmi?>>, <<Certo mia cara, ma prima devo raccontarti tutta la storia...>>, mi raccontò le più antiche leggende delle Skull e della magia, Cole si sedette vicino a me e insieme ascoltavamo le storie di sua nonna, mi appassionava sapere le leggende su quel che ero, mi disse anche che mia nonna, prima di me, era la più forte e che loro due erano amiche, quelle parole mi fecero pensare a Crystal e al fatto che l'avevo trascurata, subito dopo sarei andata da lei. Mi disse tutto sulla magia e mi disse anche che c'erano centinaia di incantesimi, così mi diede un libro abbastanza vecchio, iniziai a sfogliarlo ed era pieno di incantesimi. <<Quindi ricapitolando, esistono anche le fate, le sirene e i demoni?>>, chiesi quasi scioccata a sua nonna, <<E i vampiri>>, intervenne Cole, <<Okay, ho capito. Si è fatto abbastanza tardi, dovrei tornare a casa, grazie di tutto davvero, spero di rivederla molto presto>>, <<Certamente, avrai bisogno di me>>, salutai sua nonna e mi incamminai verso la porta di casa, Cole mi fermò e disse:<<Aspetta Jade, ti accompagno con la macchina>>, in un batter d'occhio eravamo vicino alla mia auto, prima che se ne andasse mi diede un bacio sulla guancia, per poi tornare nella foresta. Poggiai il libro sul sedile del passeggero e mi diressi a casa di Crystal, mi mancava un casino. Appena arrivai lei subito aprii la porta e mi diede un caldo abbraccio e con una lacrima sul volto mi disse:<<Mi sei mancata tanto.>>, abbracciandola più forte sussurai "Anche tu."

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