THOMAS
Stavo facendo la doccia quando all'improvviso sento un urlo talmente forte da farmi male alla testa, <<Jade>>, sussurrai a me stesso. Uscii velocemente dalla doccia, mi vestii e con la mia auto a tutta velocità andai a casa di Jade, appena arrivai tutte le finestre erano rotte, aprii violentemente la porta e vidi Jade a terra, appena la vidi il mio cuore cessò, non sopportavo l'idea di vederla soffrire. <<Thomas? Che ci fai qui?>>, disse suo padre, <<L'ho sentita>>, suo padre mi guardava con aria strana, in cerca di risposte, ma in realtà neanch'io sapevo come avessi fatto, <<Com'è possibile?>>, mi chiese con un filo di voce, ma non risposi, mi avvicinai a lei e la presi in braccio portandola nella sua stanza. <<È il legame che c'è fra di loro.... è davvero speciale>>, disse sussurrando sua madre, ma ci pensai più di tanto, dovevo assicurarmi che lei stesse bene. La misi sul letto e...sembrava dormire, era bellissima, presi la sua mano e la strinsi aspettando che si svegliasse.
Passò qualche ora e finalmente Jade si svegliò, <<Che ci fai qui?>>, mi chiese appena si svegliò, mi avvicinai al letto e presi la sua mano, sentivo il battito del suo cuore accelerare era così dolce e dannatamente bella che ogni volta che mi guardava mi si fermava il cuore e mi mancava il respiro, ormai lei era parte di me, era una ragione per essere felice, mi innamoravo sempre di più, <<Ho sentito il tuo grido>>, mi guardò anche lei in cerca di risposte, <<Come hai fatto a sentirmi?>>, <<No lo so...>>, tirò la mia mano verso di se fino ad abbracciarmi, ricambiai l'abbraccio stringendola più forte, adoravo il suo profumo, la strinsi talmente tanto forte che il suo profumo diventò il mio, ogni secondo che passavo vicino a lei impazzivo sempre di più. Sciolsi l'abbraccio e le diedi un bacio sulla fronte che durò qualche secondo. <<Cosa è successo?>>, volevo sapere la causa del suo grido, ma lei mi guardò con uno sguardo assente e il suo battito diminuiva sempre di più, <<Ora so tutta la storia... ho ucciso delle persone... sento di nuovo le voci, devo andare>>, si incamminò verso la porta, uscì e prese la sua auto, io la seguii, non avevo la minima idea di dove stessimo andando, ma la seguii, mi fidavo di lei. Ci addentrammo nella foresta e arrivammo al precipizio dove tutto ebbe inizio. Scese dall'auto e correndo andò al bordo del precipizio, <<Jade!>>, continuavo a chiamarla, ma non si fermava, mi avvicinai e la presi per il polso, alzò la mano contro di me, aprii gli occhi ed erano tutti neri con le iridi di un viola intenso e con la magia mi butto contro un albero facendomi cadere l'albero addosso. Spostai l'albero e andai di nuovo da lei, <<Jade non farlo, ti prego>>, non avevo speranze di portarla via con la forza così provai con le parole, <<Le voci dicono così. Ho ucciso delle persone e adesso devo uccidermi anch'io.>>, <<No Jade, non devi, non è stata colpa tua, Jade ti prego... la morte non colpisce te, ma le persone che ti stanno intorno, se tu morissi... io sarei perso, Jade ti prego>>, si girò di scatto e mi prese la mano, <<Portami via>>, la presi in braccio e la misi in macchina, guidai fino a casa sua. Aprì la porta e suo padre mi disse di portarla al piano inferiore, avevo una specie di laboratorio, nel frattempo Jade continuava ad urlare, la poggai su un lettino e suo padre le fece una siringa e dentro c'era del vischio, riconobbi l'odore, <<Perché le avete dato del vischio?>>, ero preoccupato, di solito il vischio avvelenava i lupi, ma Jade era una Skull che era ben diverso, <<Sulle streghe ha un effetto rilassante, le farà tenere i poteri sotto controllo fino alla luna nera di domani>>, <<Ma si sveglierà?>>, <<Certamente, ora portala nella sua camera>>, annuii, la portai nella sua camera e la poggiai sul letto, le tolsi le scarpe e la coprii con una coperta, fuori faceva abbastanza freddo. Vederla in quelle condizioni mi faceva rabbia, non volevo che stesse male e non sopportavo di inutile e di non poterla aiutare a stare meglio, mi odiavo in quel momento. Era così grande, ma allo stesso tempo così piccola, mentre ero vicino a lei pensai alla sua risata, era contagiosa e rendeva felici, quanto avrei voluto che in quel momento ridesse, mi mancava così tanto sentirla ridere. Avevo come la sensazione che il peggio dovesse ancora arrivare.

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DARK EYES
WerewolfJade ha 15 anni quando inizia ad essere strana ed avere lo stesso incubo, per un tragico incidente successo nel suo paese si trasferisce a New Orleans, dove incontra Thomas che nasconde un enorme segreto che sconvolgerà Jade e cambierà la sua vita p...