CAPITOLO 15-il ritorno

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JADE
Era passato un anno dall'ultima luna nera in cui non avevo controllo. Io e Thomas stavamo ancora insieme, mentre Cole per qualche strano motivo non mi rivolgeva più la parola. Questa cosa mi feriva molto ed ero davvero arrabbiata, ma avrei rispettato la sua decisione. Era il primo giorno di scuola e mi ero sveglita prestissimo, decisi di scendere in cucina dove trovai mia madre, <<Buongiorno mamma>>, <<Buongiorno tesoro, come mai sveglia a quest'ora?>>, <<Non ho dormito tutta la notte....posso farti una domanda?>>, colsi l'attimo per farle alcune domande su di me, sapevo poco e niente, <<Certo dimmi>>, <<Puoi spiegarmi la questione dei legami? Thomas e Cole dissero che io avevo un legame con loro, ma com'è possibile? >>, <<Ciò che riuguarda voi Skull è un mistero, ma posso dirti che non sono gli unici con cui hai un legame. Tre persone hanno un legame con te, ma potrai sceglierne solo uno ed esso sarà il tuo compagno a vita.>>, quella risposta mi confuse ancora di più le idee. C'era una terza persona? Chiesi fra me e me. <<Grazie, anche se non ho capito granché>>, <<Più in la lo capirai>>, mi sorrise e poi tornò al piano di sopra. Feci colazione e mi preparai per la scuola. Fuori la scuola non c'era nessuno, il che era insolito. Erano le 08:15 e di solito a quell'ora il cortile era pieno. Scesi dall'auto e chiudendo la portiera feci cadere le chiavi. Mi chinai per prenderle, ma qualcuno mi precedette, <<Devi fare più attenzione alle tue cose>>, alzai il capo per vedere chi fosse e non avevo mai visto tanta bellezza in una sola persona, aveva un sorriso perfetto, degli occhi marroni, ma incredibilmente belli, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, ero sicura che a momenti sarebbe uscito dal petto, <<Bhe... si...dovrei..>>, feci un sorriso di imbarazzo che lui ricambiò con una piccola risata, mi alzai lentamente e lui fece lo stesso, <<Dave>>, disse porgendomi la mano, <<Jade>>, dissi porgendo anch'io la mano, strinse la mia mano con tale delicatezza, <<Sono nuovo di qui, magari dopo potresti portarmi a fare un giro della scuola se ti va>>, disse sorridendo e restituendomi le chiavi della macchina, <<Certo>>, dissi ricambiando il suo sorriso e prendendo le mie chiavi, <<Allora ci si vede in giro?>>, <<Si...ciao>>, poi si allontanò. <<Jade!>>, Crystal mi risvegliò dai miei pensieri, <<Heyy>>, <<Chi era?>>, chiese Crystal con un sorriso malizioso, <<Si chiama Dave, è nuovo e mi ha chiesto se potevo portarlo a fare un giro della scuola>>. La pausa pranzo arrivvò in un batter d'occhio. Io, Crystal, Thomas e gli altri del gruppo eravamo seduti in un tavolo della mensa. <<Allora? Quando facciamo quel giro?>>, disse qualcuno dietro di me, mi girai ed era Dave, <<Quando vuoi>>, risposi sorridendo, <<E lui chi è?>>, chiese Thomas, <<È Dave, è nuovo da queste parti>>, diedi un bacio sulla guancia a Thomas e me ne andai con Dave, iniziai a fargli vedere le aule, lo spogliatoio maschile, i laboratori, poi andammo nel campo di lacrosse. <<Quindi quel Thomas... è il tuo ragazzo?>>, chiese Dave palesemente in imbarazzo, <<Sì è il mio ragazzo>>, <<Sai Jade Walker, meriti di meglio>>, <<Come fai a sapere il mio cognome?>>, pensai a come facesse a sapere il mio cognome e non mi preoccupai del fatto che aveva appena offesso Thomas, <<L'ho sentito dire in giro>>, <<Qual è il tuo cognome?>>, chiesi cambiando discorso, << Dave McCartney>>, non risposi. In lontananza, nella foresta, vidi un corpo senza forze vicino ad un albero, mettendo a fuoco l'immagine mi resi conto che era Cole, <<Scusa devo andare>>, dissi correndo verso Cole, <<Vengo con te>>, <<Non c'è bisogno, tranquillo>>, lasciai lì Dave e mi diressi verso Cole. <<Cole oh mio Dio! Che è successo? Come stai?>>, Cole non rispose, mi inginocchiai vicino a lui e misi la sua testa sulle mie gambe, misi una mano sulla sua fronte e feci un incantesimo. Dopo qualche secondo Cole aprì gli occhi, <<Jade...scusami>>, <<Come stai?>>, si mise seduto, <<Ora sto bene. Jade scusami.>>, <<Perché non mi hai rivolto più la parola?>>, chiesi con un filo di voce, <<Era necessario>>, mi alzai e mi diressi verso Dave che era ancora lì, mi girai prima di andarmene e dissi:<<Non ti capisco più.>> e poi me ne andai.
<<Scusa se ti ho lasciato qui, ma ora devo andare, ci si vede in giro>>, dissi sorridendo a Dave, <<Tranquilla. Ci si vede in giro>>, disse ricambiando il mio sorriso. Tornai a casa e andando in camera mia caddi in un sonno profondo

COLE
Jade se ne andò. E il vuoto che lasciò era indescrivibile. Doveva stare il più lontano possibile da me. Non avrei permesso che l'avrebbero uccisa solo per il potere.
Tornando a casa trovai la porta aperta, ed entrando sentii odore di sangue, <<Nonna? Ci sei?>>, non rispose, così iniziai a cercarla per tutta la casa. Finché non la trovai. Era distesa a terra in una pozza di sangue e dei morsi sul tutto il corpo, ma respirava ancora, <<Nonna! Ti prego. No. Non lasciarmi anche tu, ti prego>>, dissi piangendo, ma dopo qualche secondo il suo cuore cessò di battere. L'avevano uccisa. I vampiri avevano ucciso mia nonna e chiunque fosse stato, avrei fatto in modo che me la pagasse. Continuavo a piangere sul corpo giacente di mia nonna, finché non bussarono alla porta con tanta violenza. Andai ad aprire ed era Jade, <<Dov'è tua nonna?>>, chiese fredda con gli occhi lucidi, non dissi niente le feci solo segno di entrare e di seguirmi. Non avevo voglia di parlare, non ci riuscivo. Arrivati nella stanza in cui c'era mia nonna, Jade diede un urlo di dolore e corse vicino a lei, <<No. Non può essere vero. Signora? Mi sentite vero?>>, Jade piangeva e vederla soffrire aumentava il mio dolore. Andai vicino a lei e la presi per un braccio, <<Jade, basta.>>, <<Cos'è successo?>>, disse con un filo di voce, non riuscii a parlare e scoppiai in lacrime anch'io. Jade si alzò e mi abbraccio. In quel momento avevo bisogno d'affetto, così ricambiai l'abbraccio.
Eravamo in soggiorno e io ero seduto sul divano con lo sguardo perso, mentre Jade preparava della camomilla. Avevo bisogno di calmarmi. <<Cos'è successo, Cole?>>, disse Jade porgendomi la camomilla e sedendosi vicino a me, <<L'hanno uccisa.>>, Jade prese il mio viso fra le mani e mi costrinse a guardarla negli occhi, <<Chi?>>, <<I vampiri.>>, Jade sbarrò gli occhi e mi lasciò il viso. <<Perché?>>, chiese lei sconvolta, era il momento di dire tutto, <<Per una vendetta. Quand'ero piccolo, i miei genitori non rispettarono i patti con i vampiri. Loro non la presero bene, così li uccisero, ma io e mia nonna siamo riusciti a scappare, ma l'anno scorso ci hanno trovati e poi...l'hanno uccisa.>>, <<L'anno scorso?>>, chiese perplessa, <<Sì. I vampiri sono tornati e mia nonna non era l'unico obbiettivo. Quindi adesso devi andartene. Subito>>, le dissi spingendola verso la porta, <<Come? Perché non me l'hai detto e chi è il prossimo obbiettivo? E cosa vogliono da te?>>, Jade aveva uno sguardo indecifrabile, ma nei suoi occhi c'era un velo di tristezza. Doveva stare lontana da me. Non avrei permesso a nessuno di farle del male. Senza dire niente e senza dare spiegazioni la cacciai fuori, il che aumentò il mio dolore. Mi disesi vicino alla porta. E lì rimasi per tutta la notte.

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