CAPITOLO 16-lasciarsi

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JADE
Dopo che Cole mi cacciò tornai a casa mia. Avevo bisogno di chiarire le idee e non pensare.
Il mattino seguente mi svegliai molto presto, mi preparai e andai a scuola.
Come il giorno precedente non c'era nessuno. <<Jade>>, sentii chiamarmi da lontano, mi girai e vidi Dave, <<Hey>>, si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia, <<Come va?>>, disse appoggiando una mano vicino al muro, <<Bene grazie, e tu?>>, l'unica cosa che riuscii a dire, fu "sto bene" non avevo voglia di parlare del mio dolore con nessuno, <<Dai tuoi occhi si direbbe che tu stia male>>, rispose con una voce talmente delicata che per un momento pensai fosse quella di un bambino, <<No. Sto bene, davvero>>, <<Sicura? Non sembra...>>, non finì la frase che venne interrotto da Thomas che si piazzò davanti a lui in segno di sfida, <<Che vuoi da lei?>>, chiese Thomas con un voce minacciosa, <<Non sono affarti tuoi>>, rispose Dave, e prima che Thomas potesse rispondere mi intromisi io, <<Adesso basta Thomas.>>, presi Thomas per un gomito e lo tascinai via, <<Ci si vede Dave>>, dissi rivolgendomi in modo dolce, lui ricambiò il saluto con un cenno della mano. Arrivati nel parcheggio della scuola ed essendo soli, Thomas mi prese per i fianchi e mi tirò verso di se baciandomi, portando le sue mani sempre più giù, ma non dissi niente. La campanella suonò e ci dirigemmo in classe.
Alla pausa pranzo non vidi nessuno del gruppo, così andai a sedermi al solito tavolo in attesa che arrivasse qualcuno. Nell'attesa mi arrivò un messaggio da parte di Cole che diceva "Vediamoci nel parcheggio della scuola."
Appena lessi il messaggio corsi fuori dalla scuola, lasciando il mio vassoio sul tavolo e prendendo solo il mio zaino. Arrivai nel parcheggio e Cole era lì, ad aspettarmi. <<Pensavo non fossi venuta>>, disse avvicinandosi a me, ma io rimasi immobile, ero ancora arrabbiata, <<Già, anch'io...>>, dissi con un filo di voce, <<Scusami per ieri. Ti spiegherò tutto>>, mi fece segno di seguirlo e così feci. L'avrei seguito ovunque. Mentre ci dirigevamo nella foresta inziò a parlare, <<Ho dovuto farlo. Quando ho detto che mia nonna non era l'unico obiettivo dei vampiri e che ci sarebbe stato un altro obbiettivo... bhe l'altro obbiettivo sei tu.>>, a quella rivelazione non sentii niente. In quel momento, con la sua assenza era già come essere persi. Stavo con Thomas, ma setivo un vuoto dentro me, che Cole colmava. <<Perché io?>>, si fermò e si piazzò davanti a me, con i suoi solito occhi neri, i suoi capelli altrettanto neri, i muscoli che si vedevano sotto la sua camicia color marrone, <<Perché vogliono farmi del male.>>, <<E io che ruolo ho?>>, <<Il più importante.>>, rispose avvicinandosi a me. Nel momento in cui lui era vicinissimo a me e io riuscivo a sentire il suo respiro su di me, mi arrivò un messaggio di Thomas, che diceva "Ma che fine hai fatto? Ti sto aspettando nella mensa, vieni presto." Mi ricordai di dover andare, non potevo saltare le lezioni, <<Ora devo andare>>, dissi facendolo allontanare, <<Ciao Jade.>>, e in un batter d'occhio Cole si era addentrato nella foresta lasciandomi li e facendo tornare un vuoto dentro me.
Ritornai nella mensa e al nostro solito tavolo c'era solo Thomas. <<Dove sei stata?>>, mi chiese mentre mi sedevo vicino a lui, <<Fuori>>, risposi con un piccolo sorriso, dopo qualche secondo Thomas si avvicinò per annusarmi, <<Cos'è questo odore? O dovrei dire di chi è? >>, non avrei detto a Thomas che avevo incontrato Cole, si sarebbe arrabbiato e non volevo peggiorare quel vuoto, <<Un ragazzo non mi ha vista e mi ha urtata>>, <<Okay>>, rispose.
La pausa pranzo finì e tornammo tutti in classe.
Le lezioni successive passarono velocemente. Dirigendomi nel parcheggio c'era Thomas che mi aspettava per tornare a casa. <<Hey>>, dissi dandogli un bacio sulle labbra, <<Hey>>, disse ricambiando con un bacio più passionale, <<Andiamo a casa>>, disse sulle mie labbra.
Andammo a casa mia, i miei non c'erano, erano in Italia per lavoro e sarebbero tornati fra una settimana. 
<<Io vado di sopra>>, dissi a Thomas, <<Vengo con te>>, disse prendendomi per fianchi facendo scendere la sua mano. Andammo in camera mia, Thomas si sedette sul letto e io mi sedetti alla scrivania inziando a studiare. <<Jade>>, mi chiamò Thomas, <<Mh?>>, <<Vieni qui>>, <<Tom non posso, devo studiare>>, Thomas non rispose, si avvicinò e iniziò a baciarmi, facendomi alzare dalla sedia. <<Tom devo studiare>>, dissi cercando di staccarmi da lui, ma non ci riuscii. <<Tom no.>>, mi fece sedere sul letto dopodiché si stese su di me, continuando a baciarmi il collo e facendo scendere le mani sul mio corpo. <<THOMAS NO!>>, dissi gridando, finalmente si staccò da me, <<Ma perché!?>>,  mi chiese urlando più forte di me, <<Non mi sento pronta>>, dissi con un filo di voce, <<Perché no? C'è un altro? Stai con un altro? Fai sesso con qualcun altro!? Hai paura che scopra che non sei vergine!?>>, <<Ma come ti passa per la testa una cosa del genere!? Thomas va via. Adesso.>>, <<Mi stai cacciando?>>, chiese con i pugni stretti, <<Sì. Thomas è finita.>>, risposi tutto d'un fiato, <<Non puoi lasciarmi>>, disse avvcinandosi a me, <<Posso, e lo sto facendo.>>, non rispose prese solamente le sue cose e se ne andò. Non ero mai stata così arrabbiata come in quel momento, per qualche secondo mi pentii di aver fatto quella scelta, ma Thomas avrebbe dovuto rispettarmi. 

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