XX

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«Harry! Che fine avevi fatto?» affermò Gemma e il ragazzo la guardò come per dire "ti prego, non farmi domande" e si scaraventò sulla poltrona, accendendo la tv.
«Sto parlando con te.» continuò, prendendo possesso del telecomando che il riccio aveva tra mani e ponendosi di fronte lui, fissandolo con sguardo serio.
«Che rompipalle.» rispose, evitando il contatto visivo. Gemma sapeva che quando il fratello si comportava in quel modo era perché non voleva parlargli d qualcosa che preferiva tenere nascosto, per sé e lei odiava, aveva sempre odiato questo suo atteggiamento. Lei era lì per aiutarlo, se non si sfogava con sua sorella con chi altro avrebbe potuto farlo? «Mi dici cosa ti passa per la testa?»
«Niente. Sono stanco, non dovrei bere così tanto e poi sentirmi di merda il giorno dopo. Devo anche lavorare stasera, quindi se non ti dispiace vado a dormire.» disse, per poi dileguarsi facendogli cenno con la mano.
«C'è Louis che dorme, stanotte non ha chiuso occhio, giusto per avvertirti...»

«Lo so.»

«Lo sai?»

«Sono già salito in camera, è praticamente la prima cosa che ho fatto quando sono arrivato. Tu non c'eri...»

«No dico, come mai sai che non ha chiuso occhio?»

«Lo so.» rispose acido, alzando un po' la voce. Non poteva mica dirgli che Olivia e Louise avevano parlato quasi tutta la notte? «Lo immagino, suppongo si è fatto tardi e poi so che tu non dormi mai e lo avrai intrattenuto a parlare...immagino!»

«Harry...» si avvicinò al fratello con fare minaccioso. «Ti conosco abbastanza per dire che mi nascondi qualcosa. »

«Buonanotte, Gems.»

Tanto lo scoprirò prima o poi pensò la ragazza.

• • •

Harry aprì lentamente e senza far rumore la porta della sua stanza, ritrovando Louis che dormiva nel letto di fianco al suo, come sospettava. Si sdraiò e inizio a volgere l'occhio verso la sua direzione, dormiva rannicchiato e, con le braccia avvolte all'altezza delle ginocchia, quasi sembrò che si stesse abbracciando da solo. E a Harry, davvero, salì l'istinto di scendere dal suo letto e abbracciarlo forte. Si passò una mano sul viso, nervoso, stufo di se stesso e dei suoi pensieri senza senso. Si girò al lato opposto per evitare di guardarlo e provò a dormire, ne aveva bisogno.
Peccato che non ci riuscì per niente, quelle ore passarono anche troppo in fretta ed Harry non aveva fatto altro che registrare con la mente ogni mossa di Louis il quale continuava a dormire ignaro.

Si alzò, quindi, sbuffando perché stanco e per niente voglioso di lavorare.

«La bambolina è in coma o...?» azzardò Harry, rivolgendosi a Louis che non aveva fatto altro che dormire per tutto quel tempo. Ma questo è morto o...?
«Bimba?» lo chiamò ancora, più forte, avvicinandosi a lui e iniziando a scuoterlo leggermente. Profumava di rose, come può uno profumare di rose? chiese accigliato a se stesso.

Louis si stiracchiò per poi sbattere le palpebre e percepire la figura, ancora sfumata ai suoi occhi, di Harry. Era così vicino da poterne sentire il respiro e vedere attentamente la consistenza delle sue labbra, bellissime, rosse e carnose. Si sarebbe finto morto pur di restare così vicino ad Harry. «E-ehi, ciao.» sibilò con voce fievole. «Quanto ho dormito?»
«Eh non lo so, sono le otto. Quante ore hai dormito secondo te?»
Louis ci pensò per poi contare sulle dita di Harry, inconsciamente e ancora mezzo addormentato. «Uno, due, tre, quattro...cinque! Cinque ore.» lasciò immediatamente la presa, rendendosi conto di quello che aveva fatto e reputandosi ridicolo ed idiota. «Oh, scusa..»
«Di cosa?»
«...nulla, lascia stare.» si giustificò ancora, gesticolando con le mani. Fece per alzarsi e notò quello che era il suo cappotto. «E questo che ci fa qui?» disse interrogativo, prendendo l'indumento tra le mani. «Pensavo di averlo dimenticato ieri sera...»
«Infatti l'ho visto e te l'ho riportato.»
«Oh. Okay.» Ma, oddio, ho praticamente dormito con il cappotto a ricoprirmi, vuol dire che oddio, si è preoccupato di avvicinarsi a me e posarlo su di me e oddio, è una cosa dolcissima , oddio, oddio, non ce la faccio, il mio povero cuore.

Taffy Love» Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora