LXI

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Sapeva che non doveva andare a quello stupido locale, il suo istinto gli aveva gridato di starsene a casa ed avrebbe potuto ascoltarlo per una fottutissima volta, e invece no, è uscito comunque, ha indossato la sua solita maschera ed inscenato la farsa ormai quotidiana di cui è sinceramente stanco di prendere parte. E forse deve farlo, deve proprio smettere di prendere parte a questa recita. Non se lo sarebbe mai aspettato di rivederlo in quel posto, ma invece, il destino evidentemente cerca di mandargli segnali in tutti i modi possibili, modi alquanto infami, ma cosa cazzo pretende se la fossa se l'è scavata da solo? È un coglione e da coglione quale è deve assumersi tutte le responsabilità.

È accecato dalla rabbia quando molla lì Cheryl da sola nel bel mezzo della pista, le dice che deve andare via urgentemente per motivi personali, lei si allarma e gli chiede cosa stia accadendo ma lui gli risponde che non gli interessa e che farebbe meglio a prendere un taxi per tornare a casa.

Per una volta, non pensa alle conseguenze, va dritto come un toro, i suoi occhi vedono solo rosso.

Non capisce cosa ci faccia Zayn lì con quella ragazza, vuole spiegazioni che probabilmente non si merita, vuole capire che cazzo significa quel bacio, perché, che cazzo significa?

Quindi lo raggiunge, lo strattona, gli tocca la spalla con un gesto rapidissimo poi la distoglie "Possiamo parlare?" gli dice, ma non riesce nemmeno a guardarlo negli occhi quando lo fa.

Il moro si gira, poi torna a guardare la ragazza che ha davanti, a lui sembra che stia cercando il suo consenso per andare a parlargli e gli dà un fastidio tanto grande che si deve mordere l'interno guancia per evitare di peggiorare la situazione già in bilico. Resta lì ad aspettare come un cretino per secondi, intermibabili secondi, "Allora?" alza un po' la voce, è prepotente, velenoso, tutto quello che non vorrebbe essere con Zayn, è per questo che non aggiunge nient'altro, lo lascia lì e va' avanti per la sua strada, strada che non sa neanche quale sia, cammina un po' a caso, strascica i piedi verso quelli che sono i bagni del locale perché ha bisogno di sciacquarsi la faccia e chiarire le idee, mentre se ne va non rivolge lo sguardo neanche per un attimo a Cheryl, non gli interessa niente.

"Se vuoi parlare con me, abbi almeno il coraggio di restare sui tuoi passi e non scappare come un codardo." lo raggiunge Zayn, sembra avere il fiatone eppure lui non è andato così lontano, così si gira e sono finalmente faccia a faccia, ma senza guardarsi negli occhi. È da tanto tempo che Liam si prepara mentalmente per raccontargli tutte le sue stronzate, le insicurezze, gli sbagli, i torti e le ragioni, è da un'infinità di tempo che ci pensa ma non si aspettava di ritrovarsi a farlo in quella circostanza e diventa tutto ancora più difficile perché sa che con Zayn ogni mossa è un giro alla roulette russa, sa che le probabilità che possa andare tutto bene sono pari al 0,05%. È spaventatissimo, un codardo, come gli ha appena detto Zayn. "Avrei preferito parlarti in un posto più tranquillo" gli confessa, poi.
Zayn scuote le spalle "A me non interessa del posto, se voglio parlare con qualcuno lo faccio pure nel cesso." Il suo tono è carico di rabbia, la solita rabbia che costruisce quel muro innalzato contro Liam allo scopo di proteggere se stesso.

"Ti andrebbe di fare due passi?" gli propone, lo fa con un tono docile e calmo, ben diverso da quello usato pochi minuti prima. No, non è lunatico e non cambia umore in un battito di ciglia, è solo che non riesce a tenere un tono di rimprovero nei confronti di Zayn, probabilmente è perché sa di essere nel torto, ma non ci riuscirebbe in nessun caso.
Zayn non risponde mai con le parole, però si avvia verso la porta d'emergenza e questo conferma che sta assecondando la sua richiesta.

Il tempo fuori è regolare, non fa freddo ma nemmeno caldo e c'è un silenzio inspiegabile ma appropriato alla loro situazione. Camminano distanti l'uno dall'altro e non parlano per un po'.

Taffy Love» Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora