LVIII

1.4K 74 5
                                    

Non aggiorno da un po' di tempo quindi ecco un piccolo riassunto dei capitoli precedenti: I Larry stanno vivendo il loro periodo d'oro, non ci sono problemi all'orizzonte ed hanno chiarito più o meno tutto ciò che avevano da chiarire. Non si può dire lo stesso per Zayn e Liam, si sono visti l'ultima volta al compleanno di Zayn, dove lo hanno celebrato anche in un ristorante a Doncaster (sorpresa di Liam). Poi si sono allontanati e Zayn viene a scoprire, dal nulla, che, apparentemente, Liam si deve sposare. Quindi lo elimina dalla sua vita, ogni tanto Liam cerca un suo contatto, ma lui si ostina a non farsi sentire. Okay, poi vabbe' c'è l'amore mio (Ellery♥♥), la cugina di Neil (lol), che aiuta un sacco Zayn e che sembra  voglia spingerlo ad agire. Ma non sappiamo ancora se agisce o no, come non sappiamo ancora cosa cazzo stia combinando Liam. Bene, in questo capitolo lo scopriremo. :)
Buona lettura...xx

* * *

Tra il dire ed il fare non c'è di mezzo solo il mare, ma un intero oceano di cui non si conosce la fine, un oceano pieno di insidie, un oceano mosso da onde che non conferiscono certezza alcuna, che l'attimo prima appaiono  calme e quello dopo estremamente agitate, ci si perde facilmente nel mezzo. 

Ci si perde.

Liam oggi è un ragazzo perso. Un ragazzo che aveva l'intenzione di fare la scelta giusta, ma che, nella realtà dei fatti, ha mandato tutto a rotoli. 

La sua esistenza è fatta di fughe continue, esperienze non vissute, pezzi mancanti, attimi vuoti, scelte facili rivelatesi poi le più scomode, rimpianti, situazioni apatiche.  

È tante cose e niente, è ricco ma vuoto, sta bene, ma si sente uno schifo. 

Liam sa di essere scorretto, sa di essere uno schifoso bugiardo. Riconosce di essere orrendo e, a volte, non riesce neanche a guardarsi allo specchio perché non ne ha il coraggio, perché il senso di colpa lo sovrasta.

E sa che autocommiserarsi non lo aiuterà ad alleggerire il peso che ha sullo stomaco né tantomeno a ridimensionare la situazione, ma, ripeto, si sente perso.

-Febbraio-

Aveva appena finito di scrivere un messaggio dei suoi a Zayn, adorava punzecchiarlo e gli piaceva farlo perché il ragazzo si innervosiva con estrema facilità, iniziando a complottare teorie assurde che lui amava ascoltare o -in quel caso- leggere. Si stava affezionando sempre di più a lui ed era strano perché teneva sempre sottochiave ogni tipo di emozione, non aveva il tempo materiale  per dedicarsi ad una relazione, ma con Zayn era diverso. Era sempre stato diverso. Zayn gli teneva testa, lo guardava con quell'espressione corrucciata, incazzata, e voleva averla vinta ad ogni costo, sempre. Quel suo lato del carattere ossessivamente competitivo lo aveva colpito, lo aveva colpito perché difficilmente nella vita di tutti i giorni si ha a che fare con persone di questo tipo, solitamente ci si ritrova a parlare con gente composta al cento per cento di buonismo e frasi fatte, Zayn è il contrario di tutto ciò. È completamente fuori gli schemi. E questo lo faceva impazzire perché a volte non riusciva nemmeno a stargli dietro.

Stava per iniziare la sua giornata tipo, era lì che aspettava la sua "compagna" per lo shooting programmato in giornata. Sbuffò perché stanco di quella situazione, ma ben consapevole di non poter mollare tutto all'improvviso. Ci aveva pensato, ogni tanto, ma poi aveva allontanato l'idea perché non si sentiva ancora pronto.
Come poteva sentirsi pronto? Si trattava di dover abbandonare tutta la sua vita per stare dietro ad un'incognita...lasciare lavoro, casa e famiglia per un ragazzino qualunque? Cosa gli diceva il cervello? Si diede un colpetto sulla testa per distogliere i pensieri, doveva darsi una regolata. 

Taffy Love» Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora