XXXV

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"Sei uno stronzo, vaffanculo. Oh, te lo assicuro, non vedrai mai più Louis, non cadrà a pezzi per uno come te.” digitò nervosamente Zayn, le mani gli tremavano, non poteva crederci, anche se doveva aspettarselo. La gente fa schifo, sempre, normale che lui non si fidi di nessuno, tantomeno di uno come Harry che mai gli aveva ispirato simpatia, ma Louis era diverso,
aveva aperto il suo cuore ad Harry senza alcun freno, Zayn si sentiva in colpa per averglielo permesso. Come avrebbe potuto difenderlo da tutto questo?
«Che hai?» gli domandò Liam inarcando un sopracciglio, Zayn, come suo solito, non rispose, ignorandolo e continuando a scuotere la testa. Non voleva vedere Louis soffrire, non sapeva quanto sarebbe stato in grado di tirarlo su, perché non si trattava di una delusione qualsiasi, a malincuore Zayn lo aveva capito che l'umore di Louis si inclinava a seconda delle azioni di Harry, non lo aveva mai visto così tanto felice, non aveva idea e si sentiva male a pensare a quanto tutto quello lo avrebbe distrutto. Non doveva succedere, non lo meritava, era squallido ed ingiusto. «Andiamo fuori e mi spieghi?» continuò a dire Liam, anche se il moro non lo stava ascoltando per niente, troppo perso tra i suoi pensieri. Intrecciò la mano alla sua e lo trasportò fuori dall'abitazione.
Zayn si mangiucchiava le unghie mentre continuava imperterrito a leggere quei messaggi, gli dispiaceva, davvero, non era insensibile, non era di ghiaccio come molti pensavano, i dolori delle persone a cui teneva di più intaccavano la sua stabilità. Non era così forte alla fine, anzi, e non sapeva come esserlo abbastanza per sorreggere Louis. In più Liam che continuava a guardarlo di sottecchi, ad accarezzarlo e stringergli i fianchi per ottenere una sua reazione non lo aiutavano, anzi. Lo spintonò piano, tutta quella situazione era un motivo in più per non lasciarsi andare a Liam, nonostante negli ultimi tempi avesse abbassato la guardia, non voleva restare inevitabilmente scottato. «Via, sei come lui.»
«Lui chi?» si accigliò, Zayn era fidanzato? Non che fosse nella posizione più comoda per accusarlo, ma cazzo, avevano condiviso tanto in quel periodo...scosse la testa freneticamente, no, non era così, si stava sicuramente sbagliando.
«Il tuo cazzo di amico, vi divertite a prendere la gente per il culo, eh? Che cos'era, una scommessa ?» replicò agitando le mani. «Bene, io non ci sto!»
«Di cosa stai parlando? Respira e dimmi con calma... »

«Calma un cazzo!» gli urlò contro, guardandolo con cattiveria. «Credete che le persone siano giocattoli? Oggetti? Che i sentimenti siano carta straccia da buttare?»
«Ehi.» circondò le sue braccia attorno alle spalle dell'altro, tenendolo al caldo, Zayn gli soffiò contro, concedendosi di dargli piccoli pugni all'altezza del petto. Sfogare la sua rabbia su Liam gli riusciva sempre bene, tramutare quello che sentiva nei suoi confronti in odio era sempre più facile, chiudersi a riccio evitando di uscire allo scoperto sembrava sempre di più la giusta soluzione. «Va tutto bene, mh?» lo strinse più forte a sé Liam perché ormai quel tipo di comportamento non era più un mistero per lui, abbracciarlo era l'antidoto alla sua ira fittizia. «Non so di cosa tu stia parlando, ma sei l'unica persona con la quale sono me stesso, mi piaci e più del dovuto. Senza i tuoi modi di fare la mia vita è tremendamente noiosa. Credevo fosse solo una distrazione all'inizio, ma la verità è che mi è difficile starti lontano anche solo un secondo. Se non ti fidi, lo capisco, ma dovevo dirti queste cose prima di lasciarti tornare a casa.»
Non piangere, non piangere, non piangere, continuava a ripetersi tra sé e sé, con gli occhi lucidi ed  un groppo in gola che gli impediva anche solo di sussurrare qualcosa, un turbinio di emozioni contrastanti lo travolgevano tutte insieme, mentre si stringeva di più a Liam, in quel momento non riusciva a fare diversamente, troppo vulnerabile per agire, troppo orgoglioso per ammettere i suoi sentimenti e troppo impaurito per pensare a cosa sarebbe successo da quel momento in poi. Fidarsi  era difficile, eppure non riusciva a staccarsi da lui. Liam gli alzò il mento con due dita, facendo incrociare i loro occhi e lo baciò castamente, assaporando lentamente le sue labbra un po' screpolate.

Taffy Love» Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora