~Capitolo 2~

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Elizabeth

<<Adoro la tua maglia!>> esclamò entusiasta Sarah rivolgendosi a Carly.
<<Ti piace?! L'ho presa un paio di settimane fa>>.
<<Sì, ti sta molto bene!>>.

Era l'ora di pranzo e le ragazze continuavano a passare da un argomento all'altro senza un vero e proprio senso logico. Ovviamente quando intervenivo venivo bellamente ignorata, quindi dopo cinque anni che le conoscevo decisi di lasciarle perdere. Tanto era inutile provarci.

Nella confusione che regnava in mensa, però, non riuscivo a smettere di pensare all'incontro-scontro di qualche ora prima con il ragazzo nuovo. Un vero maleducato, tra parentesi, con quel suo atteggiamento saccente.

<<Ehi, fragolina, attenta a dove vai!>> aveva esclamato spavaldo il colpevole della mia caduta.

Alzai lo sguardo furiosa per fulminarlo, ma un dolore lancinante alle natiche mi spinse ad emettere un verso decisamente poco femminile.

<<Idiota, è colpa tua se sono caduta!>> gli feci notare acida a denti stretti.
<<Sei tu che mi sei venuta addosso>>.

Senza rispondere alla sua provocazione raccolsi le cose che mi erano cadute a terra e mi alzai.

<<È buon costume, chiedere scusa quando si travolge qualcuno>> continuò il ragazzo con un fastidioso ghigno dipinto sul volto.
<<Ma se sei stato tu a venirmi addosso!>>.
<<Calmati, fragolina, non c'è bisogno di agitarsi>>.
<<Sei tu che mi agiti!>> urlai esausta passandomi una mano sul viso, <<e non chiamarmi fragolina!>>.
<<Come vuoi, nervosetta. Ora chiedi scusa>> insistette mettendosi le mani in tasca con fare da duro. E pensava che con me avrebbe attaccato? Non sapeva con chi avesse a che fare, poveretto.
<<Io non ti chiederò scusa, maleducato!>>.
<<Per tua informazione ho un nome: Thomas>> ribatté incrociando le braccia.
<<Okay, Thomas>> dissi marcando l'ultima parola, <<la prossima volta guarda dove vai!>> sbottai passando oltre il ragazzo, diretta in classe, <<maleducato...>> mi lasciai scappare volutamente, perché mi sentisse.

<<Lizzy, ci ascolti?!>> mi destò dai miei pensieri Sarah, schioccandomi due dita davanti agli occhi.
<<No, sta sognando il principe azzurro>> rispose per me Carly.

<<Come?!>> scossi la testa confusa.
<<Ben tornata nel mondo reale!>>.
<<Che cosa mi sono persa?>> chiesi ignorando la sua affermazione.
<<Più "cosa" direi "chi">> disse maliziosa Sarah.
<<Si dà il caso che oggi sia arrivato un nuovo alunno e che sia davvero interessante>>.

Entrambe guadavano sognanti un punto impreciso della mensa, così decisi di voltarmi a mia volta.

<<Che ne dici?>>.
<<Carino...>> risposi tornando a concentrarmi sul piatto davanti a me, <<ti ricordo Carly che sei fidanzata>>.
<<Solo carino?!>> sbottò scioccata Sarah battendo le mani sul tavolo.
<<Se ti piace il genere...>>.
<<No, davvero sei seria? Comincio a pensare che gli uomini non ti piacciano!>> commentò Carly, infastidendomi.

Ogni volta che non dicevo che un ragazzo che a loro piaceva era bello, cambiavo improvvisamente orientamento sessuale. Altro che libera opinione.

Senza dire nulla raccolsi le mie cose. Mi era passata la fame. Non avevo niente contro gli omosessuali, odiavo solo che le mie "amiche" facessero affermazioni non vere solo perché non la pensavo come loro.

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