Thomas
<<Al Seven sei obbligato a venire! Non te la perdono altrimenti>> esclamò Matthew quella mattina apparendomi alle spalle.
Lo avevo conosciuto il primo giorno di scuola e da quel momento non faceva che girarmi intorno. Era stato molto gentile con me e mi aveva presentato molti ragazzi della scuola, però aveva uno strano modo di approcciarsi.
In quel momento infatti era convinto che io alle otto di mattina avessi voglia di parlare di quello che avrei fatto quel venerdì. In quella città non c'era il buon uso di non infastidire qualcuno prima delle nove?
<<Non lo so>> sbadigliai ancora mezzo addormentato.
<<Ci saranno tutti, non puoi mancare!>>.
<<Cosa intendi per tutti?>>.
<<Tutti, chi non viene è sostanzialmente uno sfigato!>> disse tranquillo mentre camminavamo per i corridoi, <<parlando di sfigati...>>.Alzai lo sguardo e vidi la fragolina in compagnia delle sue amiche mentre si dirigevano in classe.
<<Come fai a dire che siano delle sfigate?>> chiesi incuriosito.
<<In tutti questi anni non le ho mai viste ad una festa. Forse la bionda ha cominciato ad uscire da quando è fidanzata, perché prima era uguale alle altre due>>.
<<E come sarebbero le altre due?>> domandai non smettendo di fissare la rossa. Non si accorgeva neanche dell'insistenza con cui la stavo guardando.Mi chiesi d'istinto quanti ragazzi la fissassero senza che lei se ne rendesse conto ma subito mi riscossi. Non era affar mio.
<<Passano tutto il tempo tra loro a studiare o sparlare. Ergo sono una palla>> concluse al suono della campanella, mentre le ragazze entravano in un'aula, sparendo dalla nostra vista.
<<Non necessariamente diverso significa noioso>> dissi solo, andando a mia volta verso la classe.
<<Se lo dici tu...>>.Elizabeth
Durante il pranzo Miriam apparve sulla sedia di fronte a me facendomi andare quasi di traverso il boccone. <<Ci venite vero?>>.
<<Dove?>> chiese di getto Sarah.
<<Al Seven>> rispose per lei Carly.<<Già, venite no?!>>.
Miriam era la classica persona che voleva andare per forza d'accordo con tutti. Era una bravissima ragazza, su questo niente da dire ma aveva manie di protagonismo. Forse perché era la seconda di tre figli e in quanto ad amicizie si appoggiava spesso e volentieri sulla sorella poco più grande. Inoltre, la entusiasmava l'idea di essere rappresentante degli studenti, erano un paio d'anni che lo faceva e anche quell'anno non accennava a darsi per vinta.
Da qualche tempo si era avvicinata molto a Carly e ogni tanto uscivano anche insieme. Se solo avesse saputo quello che la bionda pensava di lei anni prima, non credo che sarebbero diventate tanto amiche. Capisco cambiare opinione ma passare dall'insultarla a chiamarla "tesoro" era eccessivo.
<<Io e Andrew veniamo quasi sicuramente>> rispose Carly con un sorriso.
E poi c'era Andrew. Era il ragazzo di Carly da più o meno un anno e la mia amica sembrava non vivere senza nominarlo almeno una volta al giorno. Carly era cambiata da quando lo frequentava, non era più quella di prima. A suo avviso era cambiata in meglio e forse era davvero così ma nel suo cambiamento stava allontanando, in primis, me e poi anche Sarah. Il loro rapporto non era più quello di una volta e non ero sicura che se ne rendesse conto.
<<Magari vengo anch'io però ho bisogno di un passaggio>> intervenne Sarah di mia sorpresa.
Tutte e tre si misero a guardarmi in attesa di una risposta.
<<Tu vieni?>> chiese Miriam dopo un po' vedendo che non rispondessi.
<<Non lo so... Devo vedere>>.
<<E dai! Molla quelle cretinate che fai il venerdì per una volta e vieni anche tu!>> mi esortò la castana.<<Vi faccio sapere>>.
<<Quindi non verrai>> concluse Carly, facendomi innervosire.Io e lei avevamo un ottimo rapporto prima del suo "cambiamento", da allora ogni occasione era buona perché lei mi togliesse la parola.
Mi ero accorta che da qualche tempo il nostro rapporto si basasse puramente sul suo umore.
Sbuffai e tornai a concentrarmi sul piatto.
<<Comunque, mi firmereste la lista per la mia candidatura?>> chiese Miriam arrivando alla vera ragione della sua visita.
<<Certo!>> esclamò subito la bionda.
<<Grazie>>.
<<Sicuramente non voterò per Stacy>> rise Sarah.Stacy era la seconda candidata. Era arrivata al secondo anno ma era diventata popolare a scuola quanto, se non più, di Miriam. E non potevano convivere due prime donne a scuola quindi si facevano la guerra a vicenda.
<<Lizzy ci sei?>> mi destò dai miei pensieri la mora, passandomi una mano davanti al viso.
<<Sì, scusa. Firmo anch'io>> dissi sbrigativa. Pur quanto tollerassi poco Miriam, anch'io non avrei votato per Stacy.**
Malgrado la poca forza che avessi, quel pomeriggio fui costretta ad andare in libreria.
Non che non avessi voglia, è che con tutto quello che avevo da fare, tra cui badare a mia sorella che aveva deciso di ammalarsi in quei giorni, ero stravolta.
<<Buongiorno>> dissi stanca entrando.
<<Ciao, Elizabeth. Come mai quella faccia, tutto bene?>> chiese gentilmente la signora Robinson.
<<Sì, solo un po' di stanchezza accumulata>> le feci un sorriso tirato.
<<Okay. Ci sono degli scatoloni pieni di libri da sistemare in magazzino>> mi comunicò sorridente.Quella donna amava la sua libreria come amava i libri - di ogni genere e autore - e la sua passione era contagiosa.
<<Vado subito>>.
Presto mi immedesimai nella perfetta libraia e la fatica passò, seppur di poco. Anch'io ero un'appassionata di libri. Mi piaceva sperimentare nuovi generi e leggere libri che quasi nessuno avrebbe letto. Lo trovavo liberatorio, un ottimo modo per fuggire dalla quotidianità.
La mia pace dei sensi tuttavia durò poco perché dal negozio mi giunse una voce maschile in cerca di qualcuno che lo servisse.
Attesi senza risultato che qualcuno andasse in suo aiuto e, dopo alcuni minuti, mi decisi ad andare io.
<<Salve, come posso aiut->> mi interruppi quando vidi di chi si trattasse.
<<Non ci credo!>> esclamò il castano mettendo a posto un libro, <<probabilmente dovevo immaginarlo>> disse sfoderando il ghigno più irritante che avesse nel suo arsenale e incrociando le braccia al petto.Stava diventando ufficialmente sempre più fastidioso.

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Vivere a Colori
Teen FictionElizabeth e Thomas si sono scontrati per caso in un giorno qualunque per corridoi dell'Old River High School e da quel momento tra loro sono state solo scintille. Lei sapeva di aver bisogno di un po' di caos nella sua vita ma mai si sarebbe aspettat...