Eravamo appena usciti dalla cucina dopo aver sgraffignato un po' di pane e un barattolo di miele e addentato la prima fetta.
Il pane era ancora caldo e aveva la crosta croccante e un odore inebriante.
- Quindi mi stai dicendo che io mi dovrei fidare di te e credere che non ti stai prendendo gioco della mia vita? - farfugliò Sam con la bocca ancora piena.
- senti.. Io che ci guadagnerei in tutta questa storia prendendoti in giro? - gli risposi un po stufo di rispondere alla solita domanda che ormai mi poneva a intervalli di 10 minuti.
- In effetti hai ragione.. Mi sembra comunque di non avere altra scelta se non fidarmi - mi rispose il contadinello.
- domani ti presenterò ai miei - gli dissi senza batter ciglio.
- cosa scusa?!! E per quale motivo dovresti farlo! - mi rispose diventando sempre più rosso.
- semplicemente perché ti presenterò loro come un mio amico venuto dalla città per respirare un po' d'aria di campagna. Presto o tardi verranno a sapere di te, preferisco quindi sottacere sulle tue origini con una piccola bugia, prima che qualche servo dalla lingua lunga parli e gli dica un po' troppe cose - gli risposi.
- Hey.. - mi disse quasi oltraggiato. Dopodiché mi diede un cazzotto amichevole sulla spalla per poi proseguire - guarda che sei ancora in tempo per riportarmi dove mi hai lasciato - detto questo, diede un bel morso al panino e mi guardò con i suoi occhi verdi.
- dici?... - gli dissi sospirando, senza staccare gli occhi dai suoi.
Non capendo, aggrottò il viso in un'espressione che mi fece scappare una piccola risatina.
- Bravo continua a deriderti di un povero ignorantello che hai raccolto per strada - mi disse.
Bhe, almeno non mi rispondeva più male, era un passo avanti.
- Su andiamo, c'è ancora molto che devo mostrati e poco tempo a disposizione - detto questo addentai l'ultimo pezzo del panino.
Lui di rimando, cercò di mangiare in fretta e furia l'ennesima fetta di pane e miele che si era fatto.
Certo che aveva davvero fame, pensai tra me e me.
Nella fretta si era sporcato sopra il mento con una gocciolina di miele.
Dovetti resistere con tutte le mie forze per non allungare la mano sul suo viso e pulirlo dolcemente.
Piuttosto rammaricato gli dissi - ti sbrodoli come un maialino - trattenendo a stento un sorriso.
Col fare di un orso un po' maldestro si pulì la faccia con l'orlo della maglietta e mi guardò perplesso.
- no, non sei più sporco - gli dissi allora.
- no, no.. Non stavo pensando di chiederti questo. Volevo dirti.. Ser "so tutto io perfettino", ha per caso dimenticato come si corre dopo anni passati a poltrire sui libri e ad imparare come utilizzare la forchetta? - detto questo, iniziò a spingere con la carrozzina.
- ma quanto sei sciocco - bofonchiai con voce sommessa prima di partire rincorrendolo.-quindi questa biblioteca raccoglie tutto il sapere umano? - mi disse Sam con un'espressione stupefatta.
- Quasi tutto. Ci sono alcuni libri conservati nella biblioteca della città delle stelle introvabili e viceversa - gli dissi con un pizzico di soddisfazione.
- Eee.. Come sono questi libri, interessanti? - mi disse con tono triste il contadinello.
- Si.. Ehhh, certamente - gli risposi un po' spiazzato da quel cambio repentino di comportamento.
- ci sono un infinità di libri. C'è tutto quello che vuoi sapere, ci sono interi scaffali che spaziano dalla scienza alla chimica fino ad arrivare allo studio dell'anatomia umana. Ci sono ricercatori, scienziati e dottori che vengono appositamente qui per condurre le loro ricerche. Prendi ad esempio questo - così dicendo, estrassi dallo scaffale un vecchio lbro rilegato in pelle tutto impolverato e glielo misi tra le mani - "Romeo e Giulietta", è una delle storie d'amore più tragiche scritte prima della grande guerra - gli dissi tutto preso dal raccontare la storia.
Vedendo che teneva il libro tra le mani e che fissava la copertina con uno sguardo perso gli dissi - che c'è, non ti piace? -.
- Io.. Io ecco, non so leggere - mi disse con una voce carica di vergogna.
- Ah, scusa.. Io, io non ci avevo davvero pensato, veramente...- dopo una breve pausa ebbi l'illuminazione - Se vuoi ti insegno io a leggere.. Sempre se vuoi, ecco.. - gli dissi con tono incerto.
- Davvero? Faresti questo per me? - i suoi occhi verdi si riempirono di gioia.
- a costo che ti impegni però! - gli dissi.
- certo, lo prometto!!- si affrettò a rispondermi.
Sentivo di non aver bisogno di altra ricompensa se non del suo sguardo carico di felicità..
- intanto puoi leggermi qualche pagina di questo? - mi disse, alzando il libro che gli avevo dato in mano.
- Adesso?! - gli chiesi stupito per poi ricordargli che a breve sarebbe stata ora di pranzo.
Non ci volle molto prima che le sue suppliche facessero breccia nel mio cuore e così iniziai a leggere - atto primo... - detto questo alzai lo sguardo e lo fissai mentre baciato dal sole che entrava da una finestra a vetri, era seduto sulla sedia a rotelle con gli occhi chiusi.
- Allora, quando cominci? - mi disse iniziando a spazientirsi.
Mi riscossi da quella dolce visione e proseguii a leggere, alzando ogni tanto gli occhi per vedere il suo bel viso.
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Abbracciami e Non Dire Niente
RomanceUn intrigo amoroso che va oltre la semplice attrazione sessuale. Un libro pieno di suspence, che ti farà divorare le pagine dalla curiosità, che ribalterà la tua concezione di giusto e sbagliato in un battito di ciglia, con eventi che faranno da sfo...